Napoli – Fermati. Concediti tempo e mettiti comodə. Chiudi gli occhi e ascolta il tuo respiro. Inspira e espira e, nel farlo, fai attenzione a quello che senti. Sentiti, avvertiti, entra in relazione con il tuo corpo, la tua mente e il tuo spirito.
È in questo esercizio meditativo di connessione con se stessi che si inserisce la pratica della alimentazione consapevole. La cucina, cioè, come esercizio di presenza a sé. Io sono presente nel cibo di cui mi nutro: so che cosa sto mangiando.
Paola Iaccarino Idelson, biologa nutrizionista, e Marina Mosca, cuoca esperta in cucina naturale, sono le ideatrici e fondatrici de “Il Centro di Alimentazione Consapevole”. Un’associazione di promozione sociale, nata l’8 marzo 2014, con sede a Vico San Pietro a Majella 6, a Napoli, che si propone di educare a un’alimentazione sana e consapevole attraverso corsi di cucina e nutrizione per adulti, corsi di manipolazione e cucina per bambini, incontri con produttori e gruppi d’acquisto, progetti di educazione alimentare con le scuole, incontri di terapia nutrizionale, consulenze, percorsi di Mindful Eating individuali e di gruppo, cucina a domicilio eco-sostenibile per cene, feste ed eventi, conferenze, proiezioni di film e documentari, corsi di avviamento alla cucina naturale e di prevenzione dell’obesità.
Gli incontri coinvolgono anche i più piccoli per insegnare loro, fin da subito e attraverso il gioco, a conoscere gli alimenti, la loro stagionalità, le loro proprietà nutritive, e imparare, così, a saper scegliere il cibo, privilegiando, ad esempio, i cibi naturali e fatti in casa a quelli industriali, l’acqua alle bevande zuccherate e/o gasate.
Noi viviamo irrelati all’ambiente che ci contiene. Mangiare prodotti di stagione, del territorio in cui viviamo, significa nutrirci di ciò di cui necessita il nostro corpo in quello specifico periodo dell’anno e in quello specifico territorio. Se l’estate è il periodo dei peperoni, delle zucchine, delle melanzane, è delle qualità nutritive di questi ortaggi che ha bisogno il nostro corpo per rispondere, al meglio, agli stimoli dell’ambiente-estate. Conoscere e seguire la stagionalità significa, inoltre, interrompere quell’automatismo del mangiare – innescato da un mercato alimentare che produce tutto, in continuazione e fuori da ogni logica stagionale – che ci rende consumatori assuefatti, i quali, il più delle volte, non sanno neppure cosa stanno mangiando.
Conoscere i sapori e gli odori delle stagioni e nutrirsi ricercando, a seconda del periodo, quegli specifici sapori e odori significa, invece, essere sintonizzati con il proprio sé e con l’ambiente circostante.
La pratica dell’alimentazione consapevole è un’istigatrice di connessioni: incentiva l’agricoltura locale, valorizza una cultura alimentare plurima, abbatte ogni distanza tra chi acquista e chi produce, stimola a imparare da sé a autoprodurre parte del proprio cibo.
Se mi nutro, restando in connessione con il mio corpo e con il mondo che mi circonda, il mondo mi, e si, nutrirà restando in connessione con me. Un equilibrio che gioverebbe allo stare al mondo, non solo degli umani, ma dei viventi tutti.
E allora, prova. Fermati. Concediti tempo e mettiti comodə. Chiudi gli occhi e ascolta il tuo respiro. Inspira e espira e, nel farlo, fai attenzione a quello che senti. Sentiti, avvertiti, entra in relazione con il tuo corpo, con la tua mente e con il tuo spirito.