Cercola. Comune fitta e paga spazi pubblicitari sugli impianti abusivi, parte ‘alla grande’ la Primavera Fest (..però, è Estate…) con fondi della Città Metropolitana

Cercola (Na) ‘Una ne fanno e cento ne sbagliano’: questo è il motto che sembra animare l’inadeguata squadra amministrativa guidata dal sindaco Biagio Rossi. L’ultima, ma solo in ordine di tempo, ‘grossolana genialata’ messa in piedi dalla premiata ditta Amministrazione Politica/Uffici Comunali si ‘perde’ nei 600€ spesi per affiggere 4 megamanifesti che annunciano gli eventi della rassegna Primavera Fest sugli impianti cittadini della Valentino Pubblicità, sarebbe anche una ditta di fiducia del comune, però, il fatto curioso e serio risulta essere che l’affidamento del servizio pubblicità sul territorio comunale su tali manufatti è scaduto nel 2019, tale concessione dal comune di Cercola non è mai stata prorogata, tantomeno è stata prevista un nuova procedura di affidamento. Inoltre, tali impianti pubblicitari violano indisturbatamente, e da anni, il Codice della Strada, essendo installati sulle rampe di accesso della SS268, sotto al ponte/cavalcavia di Caravita, sui guard rail, sul ciglio della strada, nelle curve e in prossimità degli incroci. Insomma, davvero bravi.

A ‘progettare’ questa impresa, unica nel suo genere, è stato il capo dell’Ufficio Tecnico del Comune Lorenzo D’Alessandro, infatti, il sindaco Biagio Rossi lo ha nominato, attraverso decreto, anche responsabile del servizio cultura e spettacoli, giusto per una decina di giorni ovvero il tempo di distribuire i fondi della città metropolitana di Napoli che ha assegnato al progetto artistico culturale per la primavera , stagione ormai andata via. Il dato politico/amministrativo che fa riflettere in questa vicenda è questo: chi ha affidato il servizio a pagamento – seicento euro – parliamo dell’affissione di quattro manifesti sugli impianti pubblicitari abusivi è lo stesso responsabile del servizio che avrebbe dovuto attivare la nuova procedura di affidamento in concessione ai privati del servizio in questione, infatti, in carico all’Ufficio Tecnico Comunale. Quindi, l’ingegnere Lorenzo D’Alessandro si ‘è dimenticato’ che quegli impianti pubblicitari non hanno l’obbligatoria autorizzazione comunale per affidamento in concessione del servizio pubblicità oppure lo stesso si è distratto, ancora una volta, sulla via luminosa del Municipio?

Un’altra serie di grossolane e preoccupanti criticità giuridico amministrative hanno caratterizzato l’elargizione a pioggia di quasi trentamila euro di fondi della città Metropolitana di Napoli alle varie realtà culturali del territorio, tra le quali spicca l’immancabile Largo alla Musica, riconducibile ai familiari di un dipendente comunale. Restate sintonizzate sull’inchiesta di TuttoVesuvio.com per ques’altra vicenda di malamministrazione…