Cercola (Na) – E’ stata disposta per Gaetano Busiello, attuale direttore responsabile della testata giornalistica TuttoVesuvio.com e difeso dall’avvocato Gennaro Tarallo, l’archiviazione del procedimento penale di diffamazione a mezzo stampa, relativamente a diversi articoli pubblicati dal giornale Il Secolo Nuovo, intentato dai due concessionari della Cittadella Sportiva di Caravita a Cercola: precisamente da Gerardo Luongo, di origine casertana, rappresentante legale della cooperativa sociale Consorzio Terzo Settore e da Gennaro Nappo, presidente della Molinari Volley Ponticelli. Dopo un prima richiesta di archiviazione, presentata nel novembre 2020 dal Pubblico Ministero Luca Pisciotta, titolare dell’inchiesta, il solo concessionario Gerardo Luongo presentò al Giudice per le Indagini Preliminari Martino Aurigemma l’opposizione alla richiesta di archiviazione. Il 12 settembre scorso è stata depositata presso il Tribunale di Nola l’ordinanza di archiviazione della posizione del direttore Gaetano Busiello.
I fatti caduti sotto l’attenzione giudiziaria risalgono al 2020, in quel periodo Gaetano Busiello ricopriva il ruolo di direttore responsabile della testata giornalistica d’inchiesta Il Secolo Nuovo.com. I concessionari della maxi struttura sportiva comunale presentarono due querele distinte, contestando la diffamazione a mezzo stampa. Il direttore Busiello, senza mai fermarsi nel raccontare i fatti, anche in presenza di ‘strumentali’ querele, continuò ad informare i lettori delle irregolarità commesse sia nella procedura di gara per l’affidamento in concessione ventennale della struttura sportiva che rappresenta una parte consistente del patrimonio di Cercola( valore della struttura stimata in 32 milioni di euro) che nella gestione della stessa. Ecco alcuni dei temi caldi che raccontò il direttore Gaetano Busiello: 1.) La procedura di gara fu irregolare; 2.) l’approvazione dell’allora Giunta Municipale del progetto esecutivo di gestione presentato dai concessionari era irregolare perchè si approvarono migliorie non consentite dal vigente Piano Regolatore Generale e dal bando stesso; 3) in particolare la previsione del manto sintetico nello stadio comunale Giuseppe Piccolo tolse l’opportunità a quella struttura di rappresentare il riferimento meridionale dei più importanti meeting di atletica leggera, sport in ascesa, senza dimenticare la trasformazione del manto in sintetico di quello in erba naturale – appena rifatto con i fondi regionali delle Universiadi 2019 (300.000€ buttati al vento) non previsto da normative comunali; 4) infine, la previsione di megaristoranti, foresteria e piscina balneare in una area destinata dallo strumento urbanistico vigente al vincolo di attrezzature sportive.
“Colgo con estrema soddisfazione quest’ennesima vittoria di un’altra estenuante battaglia giudiziaria, durata quattro anni. Ringrazio la grande competenza e professionalità di Gennaro Tarallo, un avvocato che ha dimostrato anche in questo procedimento giudiziario la sua innegabile caratura professionale.” Ecco quanto riferisce Gaetano Busiello, direttore della nostra testata giornalistica
“Però, bisogna segnalare anche il rovescio della medaglia di questa vicenda giudiziaria, – ha dichiarato Gaetano Busiello – perchè l’utilizzo improprio della querela determina un attacco fortissimo al diritto di critica e di cronaca sancito costituzionalmente. Noi giornalisti di frontiera ci troviamo di fronte ad un dispendio di energie mentali ed economiche al fine di proteggere il diritto all’informazione libera e indipendente. La questione dell’introduzione della querela temeraria potrebbe essere messa al centro del dibattito sulla libera informazione, però, attualmente non ‘sento’ un bel niente. In tre anni ho dovuto fronteggiare una ventina di querele, la maggioranza archiviate e qualche assoluzione in processo. Nessuna condanna. E questi esiti giudiziari sono il segno distintivo di un modo d’intendere il giornalismo: raccontando la verità nel solco della serietà.”
Sullo scottante caso delle presunte irregolarità alla cittadella sportiva Gaetano Busiello dovette fronteggiare anche un’altra querela dal capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cercola Lorenzo D’Alessandro, anche questa culminata in una archiviazione del GIP nel 2021.