Spese  folli al cimitero consortile, oltre 43,000€ ad 8 professionisti(4 architetti, 3 ingegneri ed un archeologo)  per le consulenze ai lavori di costruzione di 120 loculi e 9 tumuli. Non restituiti ai cittadini oltre 55,000€

Un viavai, almeno sui documenti, di tecnici, costati ai contribuenti locali oltre 43.000€, che sono stati impegnati nella progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione dei 120 loculi e dei 9 tumuli al cimitero consortile di Massa di Somma. A detta di alcuni tecnici qualificati di questi territori, raggiunti da noi di TuttoVesuvio, hanno riferito che tale opera di semplice apposizione sul terreno cimiteriale di un prefabbricato, al cui interno erano previsti i 120 classici fornetti che accolgono i resti mortali dei defunti, sarebbe palesemente uno degli interventi tecnici più semplici e meno difficoltosi da eseguire. Ed invece i vertici istituzionali del camposanto vesuviano hanno dovuto reclutare ben 8 professionisti, compreso il tecnico in servizio al cimitero consortile, al fine di dare vita a questa opera pubblica autofinanziata dai cittadini!

Chi sono e che incarico hanno ricoperto in questo progetto di costruzione dei 120 loculi e 9 tumuli il cui costo dell’intera opera è a carico dei contribuenti/concessionari delle nicchie? Passiamoli in rapida rassegna: il progettista esecutivo risulta essere Ida Ciriello, architetto di Cercola, che è stata incaricata anche per l’aggiornamento dei dati contabili del progetto esecutivo al tariffario regionale 2022, tra l’altro abbastanza contestato dagli utenti che si sono visti aumentare il costo dell’opera di un terzo, da 240,000€ a 322,000€. Era arrivato il Covid 2019/2020, il bando fu aperto nel 2018 ed i cittadini hanno dovuto subire economicamente anche i ritardi, lievitazioni dei costi annessi, anche se i responsabili , precisamente istituzionali, erano noti a tutti. La prestazione professionale dell’architetto Ida Ciriello è costata la cifra di 7.778,00€. La direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Vincenzo Storia, professionista di San Giorgio a Cremano, però risulterebbe molto vicino ai quotati tecnici sansebastianesi. Le prestazione professionali dell’architetto Storia sono costate ai contrubenti vesuviano oltre i 15.000€. E’ spuntato anche la figura del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, che si è aggiunto a quello in fase di progettazione (Architetto Ida Ciriello n.d.r.), ed è stato individuato nell’ingegnere Gaetano Langella, tecnico di San Giorgio a Cremano con studio a Frattamaggiore, ed è costato ai contribuenti 6.026,00€. In qualità di collaudatore dell’intervento edilizio è stato individuato l’ingegnere Mauro Rastelli di San Giuseppe Vesuviano , però, con studio a Terzigno. L’incarico tecnico di Rastelli è costato ai contribuenti 4.680,00€. Un altro incarico è stato affidato all’archeologo Raffaele Romano per la presentazione della relazione geologica degli scavi per i lavori dell’opera, le sue prestazioni sono costate 2.537,00€. Tra i tecnici impiegati in questa squadra troviamo anche l’ingegnere Natale Baiano, Amministratore Unico della P.N.Engineering di Casalnuovo in qualità d ispettore di cantiere, costo delle prestazioni professionali dell’ingegnere Baiano sono state di 1.776,00€. Sempre dal comune di Casalnuovo è sbarcato un altro ingegnere, precisamente Pietro Di Palo – che ha svolto il ruolo di supporto al Responsabile Unico del Procedimento l’architetto Antonio Perugino ed è costato alle tasche degli utenti circa 1.500,00€. Antonio Perugino ricevette l’incarico dal consiglio dell’amministrazione del consorzio cimiteriale, lo stesso è un casalnuovese, ricopre il ruolo di responsabile del servizio tecnico al consorzio cimiteriale, rinnovato per altri due anni nel maggio 2024, ha goduto di oltre 3.600€ previsti dal fondo incentivante proprio per l’impegno sul servizio tecnico di esecuzione dei lavori e di collaudo. I rumors parlano di una forte influenza politica al comune di Casalnuovo di Napoli del geometra Giorgio Esposito, attuale presidente del consiglio comunale di Cercola, dove governa Massimo Pelliccia, uomo di Forza Italia, la compagine che ha candidato sindaco due volte – 2013 e 2018 – il politico di Caravita.

Il caso curioso che esplose qualche settimana fa, successivamente al sorteggio delle posizioni nel prefabbricato dei loculi al camposanto, è relativo al fatto che i sorteggiati nella prima fila dal basso, circa una trentina, dichiararono ai nostri taccuni che avrebbero rinunciato alla concessione perchè lo squadrone dei tecnici impegnati non aveva previsto un rialzo dal terreno per l’inizio dei posizionamenti dei loculi, ed anche in concomitanza con la presenza di un’aiuola, i concessionari temono giustamente, alla luce delle piogge torrenziali ormai tipiche di questi anni, un allagamento che insidierebbero i resti mortali dei defunti ubicati nel loculo. Come risulta possibile che 8 tecnici di elevata professionalità non abbaino notato questa grossolana sbavatura tecnica? Si sano mai presentati al cimitero oppure no? E, poi, come sono stati reclutati: dalla short list del consorzio cimiteriale o di nomina diretta del responsabile tecnico?

Intanto, passano le settimane ed i contribuenti che si sono visti aumentati di 600€ il costo del loculo, su iniziativa del responabile del servizio tecnico Antonio Perugino, come si evince dalla determina dirigenziale del 31 maggio 2024 pubblicata all’albo pretorio del sito ufficiale del camposanto vesuviano, non si registra ancora il rimborso di quanto incassato impropriamente dal consorzio cimiteriale. I lavori di costruzione dei 120 loculi e dei 9 loculi erano previsti in autofinanziamento dei concessionari/contribuenti dei loculi e dei tumuli, quindi, tot si spende e tot si paga: invece, il quadro economico presentato al CDA nel novembre 2022 dal progettista Ida Ciriello ha previsto il costo di 322000€, mentre si è incassato presumibilmente in modo illegittimo oltre 378,000€. Ballano nel sistema nervoso dei concessionari la mancanza di quasi cinquecento euro cadauno, Ma tutto si svolge tranquillamente, anche le opposizioni dei tre consigli comunali di Cercola Massa e San Sebastiano giocano a nascondino. E i cittadini pagano!

Ricordiamo ai nostri lettori che Il Consorzio Intercomunale del Servizio Cimiteriale è composto dai tre comuni di Cercola, massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio. Il rappresentante legale è il sindaco di Cercola Biagio Rossi, anche presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Consorzio Cimiteriale, che vede anche la presenza con quote minoritarie anche il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio Giuseppe Panico e quello di Massa di Somma Gioacchino Madonna. Mentre nel consiglio di amministrazione troviamo tre componenti nominati dal sindaco Rossi per le tre quote di Cercola e sono: Davide Giampaglia,candidato non eletto nella lista uniamoci per Cercola, ricopre anche il ruolo di presidente, Fabiana Perna, candidata non eletta nella lista Fare X Cercola, e Giorgio Nocerino, sansebastianese, stranamente indicato da Rossi. Panico confermò la nomina di Salvatore d’Amato e il sindaco Gioacchino Madonna, nominò il cugino acquisito Antonio Zeno, ex sindaco di Massa di Somma. Ecco chi fa il bello e il cattivo tempo al cimitero consortile, prendendosi gioco del sentimento profondo e condizionato dal dolore che hanno gli utenti verso i cari defunti e, in particolare, presumibilmente ‘mettendo’ in modo irregolare le mani nelle tasche dei cittadini che non si vedono ancora rimborsare il dovuto rispetto all’autofinanziamento dei loculi e tumuli cimiteriali.