Incidenti stradali in aumento tra Napoli e provincia nel 2023

Nella Città Metropolitana di Napoli, secondo gli ultimi dati Aci-Istat, lo scorso anno si sono verificati 5.416 incidenti stradali, con 88 morti e 7.385 feriti. Rispetto al 2022 risulta in deciso calo il numero dei decessi (-10,2%), mentre aumenta sia quello dei sinistri (+5,9%) che dei feriti (+6,3%).

Il costo sociale della sinistrosità stradale nella sola provincia partenopea è di oltre 560 milioni di euro. E’ quanto rileva l’Aci di Napoli con un focus sui comuni della provincia di Napoli. Escludendo il capoluogo di provincia che registra, in termini assoluti, i valori più elevati di incidentalità e sue conseguenze, dall’analisi dei dati relativi agli altri comuni risulta che quelli con il maggior numero di incidenti sono: Pozzuoli (194), Giugliano in Campania (184), Torre del Greco (139), Casoria (133) e Afragola (116). Di questi, solo Pozzuoli presenta un decremento su base annua (-16,4%), per gli altri quattro, invece, si registrano aumenti superiori alla media provinciale, passando dal +11,5% di Afragola al +6,9% di Torre del Greco. Pressoché analogo è l’andamento dei feriti dove, ancora una volta, Pozzuoli è il capofila (286) ma con un trend al ribasso (-16,1%), seguito da Giugliano in Campania (265; + 10,9%), Casoria (194; +14,8%), Torre del Greco (179; +9,8%) e Afragola (175; +6,1%). Riguardo ai decessi, è il comune di Giugliano in Campania a prevalere in questa tragica classifica con 5 morti, nonostante sia riuscito, nell’arco di un anno, a dimezzarne l’entità (-50%). Seguono, Castellammare di Stabia (4 morti; +100%), Casalnuovo (3; + 200%); Torre del Greco (3; -25%) e Pozzuoli (3; -62,5%).
   

Prendendo in considerazione il tasso di mortalità, ovvero il rapporto decessi/incidenti registrato nel territorio di riferimento, spiccano evidentemente i comuni minori, quelli, cioè, dove i pochi eventi verificatisi hanno, però, avuto esiti letali. Al riguardo, particolarmente critica è la situazione del comune di Comiziano dove, in un anno, si è passati da 1 a 11 incidenti, da zero a 1 morto e da 2 a 25 feriti, per un tasso di mortalità pari a 9,1 (quello della Città Metropolitana è di 1,6). Preoccupante è anche lo stato di Casalnuovo: 3 decessi su 35 incidenti per un tasso di mortalità pari a 8,6. Su 92 comuni della Città Metropolitana di Napoli ben 62 (67,4%) non hanno fatto registrare vittime della strada. Nel 2022 erano 53. Gli unici in cui, invece, sono stati riscontrati aumenti della mortalità risultano essere Casalnuovo di Napoli (da 1 nel 2022 a 3 nel 2023), Castellammare di Stabia (da 2 a 4), Ischia, Marano di Napoli, Ottaviano, Quarto, San Giorgio a Cremano e Sant’Anastasia (tutti da 1 a 2).

Focalizzando, invece, la sinistrosità stradale in relazione alla popolazione, dopo Comiziano, che presenta un rapporto di 6,5 incidenti ogni 1.000 abitanti, troviamo Piano di Sorrento (3,9), Castello di Cisterna (3,8), San Vitaliano e Sorrento (3,6 per entrambi). Rispetto al parco circolante, è sempre Comiziano a svettare con 8,9 incidenti per ogni 1.000 veicoli registrati nel suo territorio, seguito da Castello di Cisterna (4,8), Pompei (4,2), Piano di Sorrento (4,1), San Vitaliano e Meta (entrambe con 4,0). Visciano, infine, è il comune più virtuoso della Città Metropolitana di Napoli, registrando lo zero in tutte le “caselle” relative all’incidentalità stradale e sue conseguenze.
    “Benché ci siano dei miglioramenti in diversi comuni della Città Metropolitana di Napoli, commenta il Presidente dell’Automobile Club partenopeo Antonio Coppola, lo stato della sinistrosità continua a destare preoccupazione. Sicuramente la stragrande maggioranza degli incidenti è riconducibile al comportamento scorretto e pericoloso degli utenti che li hanno causati, ma anche le condizioni delle infrastrutture, spesso, giocano un ruolo determinante. Motivi questi che devono indurre le amministrazioni locali ad intensificare le attività di controllo e, ancor più, quelle di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, della rete viaria di loro competenza, attingendo i fondi anche dai proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie così come prevede l’articolo 208 del Codice della strada”.

Fonte: Ansa.it