Sarebbe ipotizzata un’attività investigativa sul tema dei rifiuti anche ai piedi del Vesuvio: il fatto emerge tra le ‘carte giudiziarie’ dell’inchiesta riguardante le presunte accuse di corruzione e turbativa del mega-appalto (120mln) della raccolta e smaltimento dei rifiuti al comune di Giugliano in Campania sollevate dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli Nord e che ha determinato una sessantina di indagati.
Ad accendere le ‘attenzioni’ degli inquirenti sarebbe il ‘rapporto di fiducia’ tra la Teknoservice s.r.l. e Giuseppe De Rosa ex funzionario del comune di Cercola ed ex dirigente del comune di Giugliano in Campania, ritenuto dagli inquirenti un uomo di riferimento della ditta di Piossasco, deduzione sostenuta da alcuni colloqui intercettati dagli investigatori tra i dirigenti Teknoservice s.r.l. relativamente ai fatti giudiziari sotto osservazione al comune di Giugliano in Campania che hanno visto formulare dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, guidata dalla dottoressa Troncone, decine di richieste di arresti, tra i quali anche a carico del sindaco in carica Nicola Pirozzi e dell’ex Antonio Poziello, proprio in questi giorni sono partiti gli interrogatori degli indagati. Più volte citato negli atti giudiziari come persona gradita a dirigere l’Ufficio Ambiente del comune di Giugliano Giuseppe De Rosa, volontà della ditta che sarebbe stata rivolta al sindaco Pirozzi al fine di nominarlo nel settore Ambiente. In questa vicenda Giuseppe De Rosa non risulta indagato, però, lo stesso è colpito da un provvedimento di restrizione di libertà, agli arresti domiciliari, relativamente alle accuse di concussione e corruzione contestate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord rispetto ad un’altra vicenda amministrativa relativa a presunte tangenti riguardanti un appalto ad un centro sportivo comunale, l’inchiesta Antares partì a seguito di una denuncia dell’imprenditore locale.
LA PROCURA DI NAPOLI NORD SCRIVE: “DE ROSA AVREBBE ASSUNTO RUOLI PROTAGONISTICI NELLE VICENDE CRIMINOSE AI COMUNI DI MASSA DI SOMMA E CASTELVOLTURNO”. Ecco quanto contenuto nelle risultanze investigative culminate nella richiesta di applicazione custodia cautelare personali emessa dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord nei confronti degli indagati per lo scandalo dell’appalto di igiene urbana al comune di Giugliano in Campania: “Giuseppe De Rosa è un profilo ricorrente nell’attività investigativa, che ha assunto ruoli protagonistici nelle vicende criminose relative al comune di Castelvolturno e quello di Massa di Somma. De Rosa è da considerarsi un uomo di fiducia della Teknoservice s.r.l. Sulla scorta di tali informazioni appare chiara l’importanza di avere il De Rosa a capo del settore Ambiente del comune di Giugliano in Campania, con lui al comando l’impresa di Nicola Benedetto si sarebbe assicurtato un servizio tranquillo senza preoccuparsi delle contestazioni/penalità ed avrebbe potuto accaparrarsi, o dirottare a piacimento, appalti di interessi banditi dal Comune di Giugliano “ Ecco quanto riportato testualmente nella richiesta dei magistrati. Quindi, la nostra attenzione si è subito spostata su quale ruolo abbia avuto al comune di Massa di Somma, relativamente a presunti coinvolgimenti di De Rosa nell’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed abbiamo scoperto che Giuseppe De Rosa era componente della commissione giudicatrice della gara dall’appalto. Con determina dirigenziale n.549/2020, come modificata dalla determina dirigenziale n.719/2020 del comune di Massa di Somma, fu nominato componente della commissione esaminatrice, insieme al presidente Michelangelo Gatta – dipendente del comune di Massa di Somma – , anche presidente del collegio, e con Alfieri dipendente comunale del comune di Terzigno. Riflettendo sulle risultanze investigative di Giugliano in Campania presumibilmente sarebbe attenzionato Giuseppe De Rosa per le sue attività svolte in qualità di commissario di gara. Noi di TuttoVesuvio abbiamo riscontrato nel tempo tre gare di appalto di servizio di igiene urbana vinte della Teknoservice s.r.l. in cui De Rosa era protagonista o da responsabile unico del procedimento al comune di Cercola nel 2016/2017, in qualità di funzionario all’ambiente del comune di Cercola, o di commissario di gara al comune di Ovodda, in provincia di Nuoro nella lontana Sardegna ed al comune di Massa di Somma (2020). Nel momento in cui era responsabile del servizio ambiente al comune di Cercola, servizio affidato alla ditta piemontese, Giuseppe De Rosa, comunque, partecipa quale commissario di due gare, quella di Ovodda (2017) e di Massa di Somma (2020). A noi di TuttoVesuvio non ci risultano documenti che riscontrano al comune di Castelvolturno una attività amministrativa controversa dell’ex funzionario cercolese , anche se De Rosa, in verità, è stato sovraordinato al comune di CastelVolturno tra gli anni 2013 e 2015 , comunque, gli atti giudiziari giuglianesi ipotizzerebbero un’attività investigativa presumibilmente a suo carico nel comune in provincia di Caserta.
LA PROCURA INTERCETTA I DIRIGENTI TEKNOSERVICE : “DE ROSA SAPEVA DI ESSERE INDAGATO, NON SAPEVA SE A MASSA DI SOMMA O IN SARDEGNA” : Dalla lettura degli atti giudiziari di Giugliano in Campania emerge anche un’altra significativa intercettazione ambientale captata tra un dirigente della Teknoservice s.rl. e un loro tecnico di riferimento, ecco quanto si legge nei documenti della Procura della Repubblica di Napoli Nord: “Giuseppe De Rosa aveva saputo di essere indagato. In una intercettazione veicolare del 27 aprile 2021. Giuseppe Magno (dirigente Teknoservice s.rl. n.d.r.) a Roberto Battipede ( Direttore unico del contratto di Giugliano) dice che aveva Giuseppe De Rosa aveva saputo di essere indagato, ma non sapeva se si trattasse di Massa di Somma o di un comune della Sardegna ed aveva premura di comunicarglielo di persona a Nicola Benedetto ( Amministratore della Teknoservice s.r.l. n.d.r.)”. Tale intercettazione ambientale coniugata con le risultanze della Procura relativamente all’esistenza di attività investigative che riguarderebbero Giuseppe De Rosa nei comuni di Massa di Somma e Castelvolturno confermerebbe l’esistenza di una attività inquirente presumibilmente sui fatti di gara a Massa di Somma, affidamento ancora in corso e che fu appannaggio della Teknoservice s.r.l. e in commissione gara c’era De Rosa.