San Sebastiano al Vesuvio (Na) – Un’azione congiunta con la Procura della Repubblica di Nola, Prefettura di Napoli, Parco Nazionale del Vesuvio, Agenzia dei Beni Confiscati e Questura di Napoli, oltre il coinvolgimenti degli agenti del commissariato di Polizia di Stato di San Giorgio a Cremano, i Carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio, gli agenti del comando della Polizia Municipale di San Sebastiano al Vesuvio, i Carabinieri Forestali del Parco Nazionale con la stazione di San Sebastiano al Vesuvio, in sinergia con l’ufficio tecnico e l’amministrazione comunale, si è conclusa la procedura di abbattimento dei volumi realizzati abusivamente all’interno dell’area su cui insisteva un manufatto di circa 700 mq e due piscine abusive in cia Panoramica Fellapane, che svolgevano da anni attività non autorizzate.
“Si è, quindi, – hp spiegato il sindaco Giuseppe Panico – definita la fase di acquisizione dell’area di beni confiscati alla criminalità organizzata e di opere realizzate senza titoli autorizzativi e criteri di sicurezza per l’utenza, ripristinando di fatto la Legalità ed il rispetto della tutela ambientale, paesaggistica e naturalistica nell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio. Nei prossimi mesi avvieremo un bando di idee volto ad accogliere proposte utii alla riqualificare dell’area e riportare questa incantevole collina alla pubblica fruibilità. Sarà necessario concentrare ulteriori sforzi per reperire risorse utili ad una rigenerazione naturalistica dell’area che, presentando un grande potenziale, può contribuire al benessere della comunità ed alla valorizzazione ecoturistica del nostro territorio, puntando sulla creazione di percorsi naturalistici, di nuove aree verdi, di spazi per attività ricreative e culturali utili alla socialità, – ha concluso il sindaco Giuseppe Panico – nonché infopoint volti a sensibilizzare i visitatori sulla tutela ambientale ed ai prodotti tipici a km zero.“