Napoli –“E’ opportuno che le istituzioni preposte, Prefettura e Procura, accendano i riflettori sul rischio di un pericoloso intreccio politico-mafioso al Comune di Cercola (Napoli). In qualità di presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania ho ricevuto da fonti primarie documentazione che attesta fatti inquietanti e sui quali è assolutamente necessario fare chiarezza.” Ecco quanto riferisce in una nota diffusa dall’Ansa che riporta le dichiarazioni di Carmela Rescigno, presidente della commissione regionale anticamorra.
RESCIGNO: “CASA COMUNALE ASSEGNATA AD ESPONENTI VICINI AI CLAN, MAI REVOCATA”. “Dalla suddetta documentazione – si legge nella nota Ansa del consigliere regionale della Lega Carmela Rescigno – emergerebbero episodi specifici come l’assegnazione dal 2006 di un alloggio popolare ad esponenti ritenuti vicini a clan di camorra e mai revocata dal Comune, e ancora, un esponente di spicco del clan egemone sul territorio nominato rappresentante di lista alle ultime elezioni, assunzioni e assegnazione di appalti sospetti per servizi fondamentali per le attività del Comune e il benessere di tutta la cittadinanza.” Il deputato regionale della Lega Carmela Rescigno cita fatti che potrebbero essere già nel mirino degli investigatori napoletani.
RESCIGNO: NO A ENCLAVE DI ILLEGALITA’ NELLA NOSTRA REGIONE “Mi risulta, – chiarisce nella nota Ansa Carmela Rescigno – inoltre, che vi sia stata anche una recente e severa presa di posizione del Consiglio Nazionale dell’Autorità Anticorruzione, che ha stigmatizzato la condotta dell’amministrazione di Cercola nei confronti di un dirigente comunale, dichiarandone la natura ritorsiva, ed attestando l’illegittimità della revoca dell’incarico, al segretario generale, delle funzioni di responsabile anticorruzione, avvenute dopo una attività di denuncia all’Autorità e ad altri enti competenti. Ritengo sia indispensabile e doveroso un’operazione verità da parte di tutti gli attori coinvolti ed in primis dei vertici dell’Amministrazione comunale. No a enclave di illegalità nella nostra regione”. Ecco le conclusioni della durissima presa di posizione di Carmela Rescigno diffusa in una nota Ansa nelle sue funzioni di Presidente della Commissione Anticamorra della Regione Campania.