Volla. Ex sen Sergio Vaccaro : “Donato ha mantenuto la sua identità politica rifiutando alleanze al ballottaggio.”. Inesatto: Donato ha stretto alleanze con Volla 2025, Uniamo Volla e l’ex PDCI e PD Gianluca Pipolo, rappresentante di lista per il centrodestra

Volla (Na) – Tutti eravamo in attesa della ‘strampalata’ e faziosa analisi del voto del ballottaggio di Sergio Vaccaro, ex senatore del Movimento Cinque Stelle, vollese di residenza: é arrivata ieri. L’ex parlamentare grillino ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Il Gazzettino Vesuviano che Giuliano Di Costanzo ha vinto il ballottaggio perchè ha stretto alleanze al secondo turno con Pasquale Di Marzo (Fatto clamorosamente non vero n.d.r. .) e benchè l’altro candidato sindaco escluso al ballottaggio Gianluca Pipolo abbia stretto accordi con Lino Donato, i suoi elettori, come quelli Di Marzo, ideologicamente di sinistra non hanno votato Lino Donato, però, a detta del ‘grillino che lo stesso Lino Donato avrebbe preservato(?) la sua identità politica non stringendo accordi elettorali al ballottaggio: oltre a smentirsi da se citando l’accordo con Pipolo, Vaccaro è contraddetto anche dalle dichiarazioni pubbliche, provate dalle foto al comitato elettorale del centrodestra di via Einaudi, che immortalano lo stesso Lino Donato con i rappresentanti di Uniamo Volla e Volla 2025, le due liste che sostennero Pasquale Di Marzo, ufficializzando un appoggio elettorale esterno al ballottaggio.

Ora passiamo in rassegna soltanto alcune delle diverse inesattezze e contraddizioni che l’ex senatore Vaccaro evidenzia in due passaggi importanti di un’intervista rilasciata a Il Gazzettino Vesuviano, ieri 12 giugno 2025, dove tenta, suo malgrado, di interpretare il voto vollese del ballottaggio, ma resta condizionato dal legame personale, lui stesso ha dichiarato di avere con Lino Donato, e dalla sua scarsa attenzione per le dinamiche politiche vollesi: presumibilmente sarà troppo impegnato e distratto dai viaggi in Kazakhistan, a spese e per conto della Regione Campania, dove svolge una missione di rappresentanza per la Camera di Commercio di Napoli, così è scritto nelle informazioni del suo profilo ufficiale di facebook.  

Sergio Vaccaro: ‘Donato ha preservato la sua identità politica, non l’ha snaturato per il potere.’ Invece, ha stretto accordi elettorali con Volla 2025, Uniamo Volla e il candidato sindaco sindacoPipolo. Ecco quanto ha dichiarato testualmente a Il Gazzettino vesuviano: “Lino Donato ha perso per soli 400 voti (447 n.d.r.) , ma il 47,83% al ballottaggio dimostra che la sua base di consenso è solida. Ha preferito preservare la sua identità politica piuttosto che snaturarla per il potere. Di Costanzo, con questi numeri, non saprà mai quante persone lo sostengono realmente.” Una delle evidenti ragioni politiche che ha determinato il ribaltone al ballottaggio, secondo noi di TuttoVesuvio, è stata proprio la percezione dello spostamento a sinistra del centrodestra che ha avuto l’elettore del centrodestra notando lo stesso Sergio Vaccaro, ex M5S, spendersi per il candidato sindaco del centrodestra Lino Donato certificando un voltagabbanismo fastidioso, infatti, a fine 2021, da senatore grillino Vaccaro fu uno dei più fedeli sostenitori di Giuliano Di Costanzo, anche allora candidato sindaco per il PD alle comunali. L’identità politica del centrodestra vollese Lino Donato, contrariamente a quanto sostiene Vaccaro, l’ha messa in soffitta nel momento in cui stringe accordi con Volla 2025, lista civica facente capo a Giovannone Riccio, già consigliere comunale di SEL di Nichi Vendola e stringe un altro accordo con Gianluca Pipolo, già ex comunisti italiani e PD, addirittura, ha ricoperto il ruolo di rappresentante di lista al ballottaggio di Lino Donato, che ha avuto stampato sulla scheda elettorale il simbolo di Fratelli d’Italia, superando di gran lunga Giovannone Riccio nella leadership del voltagabbanismo locale: Pipolo partì dai comunisti italiani e PD ed arriva ad essere rappresentante di lista di Fratelli d’Italia, partito erede del MSI, da candidato sindaco escluso al ballottaggio. Incredibile. non si registra nella storia di questi territori un competitor per la fascia tricolore diventare rappresentante di lista del suo diretto avversario del primo turno . E Vaccaro ha ancora l’ardire di sostenere che Donato ha saputo preservare l’identità politica del centrodestra, invece, diventato approdo di finti pentiti di sinistra?

Sergio Vaccaro: Di Costanzo è stata sostenuto da Di Marzo. Invece no, le sue liste Uniamo Volla e Volla 2025 strinsero accordi con Donato per il ballottaggio, mentre DI Marzo diede libertà di voto ai suoi elettori. “Di Costanzo ha beneficiato del sostegno, diretto o indiretto, della lista civica di Di Marzo, che al primo turno aveva ottenuto il 14,49%, circa 1.701 voti. È come se al ballottaggio si fosse assistito a una partita asimmetrica: da una parte Donato, con la sua coalizione originaria, dall’altra Di Costanzo, rafforzato da un apporto determinante. In politica, le alleanze sono legittime e i numeri contano, ma questo ha alterato l’equilibrio rispetto al primo turno. E’ una scelta.” Tra i due candidati sindaco il solo che ha stretto alleanze elettorali al ballottaggio è stato Lino Donato con Volla 2025 e il gruppo di Uniamo Volla, lista civica espressione diretta di Pasquale Di Marzo, capeggiata dal più votato ta i candidati al consiglio comunale Raffaele Castiello, già consigliere comunale, ed oggi dirigente provinciale della Lega di Matteo Salvini, oltre alla presenza dell’ex commissario cittadino di Fratelli d’Italia Angela Sgritto. Non esiste nessuna lista di Di Marzo, contrariamente a quanto sostiene Vaccaro nell’intervista, che ha preso il 14,49% e conquistando 1.701voti . Oblò per Volla e Il Giglio facevano capo a Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo di Napoli e Vicecoordinatore provinciale di Forza Italia che non si è esposto minimamente al ballottaggio.

Apprezziamo la volontà di Sergio Vaccaro di intestarsi un diritto di cittadinanza politica nel territorio vollese, dopo l’esperienza parlamentare, però, va anche impreziosita di un contributo politico al territorio scevro da condizionamenti determinati da affetti personali, vedi la decantata stima ed amicizia con il candidato sindaco del centrodestra Lino Donato, e, in particolare, deve essere supportata da notizie certe e inconfutabili, sennò si rischia di non fare una gran figura rispetto al ruolo che ha rappresentato nelle prestigiose istituzioni nazionali. Sergio Vaccaro, a nostro avviso, è risultato essere fazioso e poco credibile in questa analisi del voto del ballottaggio pari a quella dell’invito al voto al primo turno di votare Lino Donato perchè motivò politicamente che visto nel 2007 Salvatore Ricci, sindaco del centrodestra finì il mandato sindacale, anche Lino Donato, candidato anche lui della stessa coalizione, era garanzia di stabilità rispetto ai crolli dei governi comunali del centrosinistra, prima della fine della consiliatura. Insomma, o tale sostegno ha potuto suscitare ilarità nell’elettorato storico del centrodestra.

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