Alessandra Bernardini si aggiudica l’ottava edizione di “San Gennà…Un Dolce per San Gennaro” by Mulino Caputo con “Pucundria – Il miracolo è nel ritorno”

Vivere al Nord e avere Napoli nel cuore. Fondere le radici, i sentimenti, l’artigianalità, la fede verso il patrono e trasformare tutto questo in un dolce dedicato a San Gennaro è il percorso che ha portato Alessandra Bernardini a creare “Pucundria – Il miracolo è nel ritorno”, con il quale si è aggiudicata l’ottava edizione del Pastry contest  “San Gennà…Un Dolce per San Gennaro” by Mulino Caputo.

Felice ed emozionata, la pasticcera ventottenne, in forza presso il DavPastryLab di Albano Sant’Alessandro, in provincia di Bergamo, racconta la storia della sua monoporzione.

Pucundria è un dolce dedicato a tutti i ‘fuorisede’, come me, rappresenta quel sentimento di appartenenza che ogni ragazzo custodisce quando lascia casa. Un po’ malinconico come concetto, ma molto autentico. Benché sia felice di lavorare a Bergamo, spero di tornare presto a casa e sogno di aprire una pasticceria tutta mia“.

Per i non napoletani, la  ‘Pucundria’ è  la saudade in chiave partenopea: un insieme di rimpianto nostalgico, malinconia e lieve tristezza. 

Partita, professionalmente, dall’Aloha Eventi di Bacoli, passata per la Chocolate Academy di Milano, Alessandra è approdata al DaVPastryLab dopo una significativa formazione accanto ad Emanuele Forcone, già Campion del Mondo di Pasticceria.

Alessandra descrive così il suo dolce:  “Si tratta di una sfoglia di cioccolato che rappresenta la Mitra di San Gennaro, sulla quale ho disegnato il rosone del Duomo di Milano, con il desiderio di fondere i simboli delle due città. La composizione del dolce prevede una financier all’amarena, realizzata con la farina Frolla di Mulino Caputo, diplomatica al limone e vaniglia tostata, confettura di limone e fiori d’arancio, croccantino alla mandorla e coulis di amarena.”

La vincitrice porta a casa un premio di mille euro e mille chilogrammi di farina Mulino Caputo, come stabilito dalla giuria composta dai maestri pasticcieri Sal De Riso e Sabatino Sirica, dallo chef  Gennaro Esposito e da Antimo Caputo, Ceo dell’azienda promotrice della kermesse.

Alla Bernardini anche un riconoscimento da Santorè, azienda specializzata nella produzione di frutta candita e frutta secca, sponsor tecnico dell’evento, con un’opera in ceramica dell’artista Mate.

La finale del contest si è svolta in una location d’eccellenza: la terrazza panoramica del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, affacciata sul Maschio Angioino e sul porto di Napoli, con il Vesuvio a fare da sfondo.

Per il Ceo del Mulino, Antimo Caputo: “La volontà di promuovere questo contest è nata per colmare un vuoto: San Gennaro, il più celebrato e più amato tra i protettori di Napoli, paradossalmente, non ha mai avuto un dolce a lui dedicato. Con questo concorso, abbiamo voluto stimolare la pasticceria napoletana, e non solo, a sperimentarsi nella creazione di un dolce ispirato al Santo. Anche questa edizione, come le precedenti, ha visto in gara dolci interessanti e molti pasticceri giovanissimi, addirittura un ventiduenne, come Angelo Guarino. I giovani sono molto creativi, amano mettersi in gioco e noi li sosteniamo sempre con entusiasmo”

Molto apprezzate anche le proposte degli altri finalisti: Guglielmo Cavezza del Mommy Cafè di  Cicciano, ha presentato ‘Stregati da San Gennaro’: una pasta frolla con crema al liquore Strega, biscotto morbido alla nocciola e amarena; Giuseppe Cristofaro della Pasticceria Raffaele Barbato di Frattaminore, con il suo  ‘Oro di San Gennaro’ , una pasta brioche con crema di bufala aromatizzata allo zafferano e cremoso alle ciliegie; Benedetta D’Antuono, della Piccola Pasticceria artistica Cake Art di Sorrento, ha proposto ‘Tesoro di Napoli‘: una tartelletta di pasta frolla alle nocciole, con coulis di amarene, lemon curd  con limoni di Sorrento e glassa a specchio a base di purea di amarena e cioccolato bianco. Angelo Guarino, pastry chef de La Corte degli Dei di Palazzo Acampora, ad  Agerola, è arrivato in finale con  ‘San Gennà… penzace tu‘, una tartelletta di pasta frolla, con lamponi e crema di mandorle, mousse di yogurt glassato al lampone, bigné con cremoso al té matcha e craquelin al cioccolato; Andrea Marano , del Victor Lab di Riccione, ha presentato alla giuria ‘Sangue e lava’:  una roccia di cioccolato al latte modellata a mano, con crumble alla liquirizia, chantilly al Dulcey e inserto all’amarena; Bruno Merlonghi, primo pasticcere presso l’Aloha Eventi di Bacoli, ha presentato ‘A Speranza’, una financier rivestita con bavarese yuzu e basilico, rifinita con gel e composta di ciliegie.

In conclusione di evento, Antimo Caputo ha dato appuntamento per il prossimo anno quando, in un’edizione straordinaria, si sfideranno tutti i vincitori delle manifestazioni precedenti per decretare il “Dolce prodigioso” per eccellenza, quello che rappresenterà San Gennaro nella pasticceria napoletana e, quindi, nazionale.