Napoli – L’interrogazione parlamentare sulle bonifiche a Napoli Est, discussa oggi alla Camera dei deputati, ha confermato i limiti dell’azione del Governo: dal MASE è arrivata una risposta che elenca pochi fondi e procedure, senza indicare tempi certi, cantieri attivi e priorità.
“Va detto con chiarezza: Cirielli e la destra che oggi chiedono di governare la Campania sono gli stessi che hanno smantellato la cabina di regia nazionale sulle bonifiche costruita nel 2019 dall’allora governo. E la stessa maggioranza ha appena convertito il decreto Terra dei Fuochi: una legge che doveva essere il punto di svolta ed è invece un’operazione di facciata. Il commissario Vadalà ha certificato che servono 2 miliardi in dieci anni e subito 500 milioni per attuare la sentenza CEDU. E cosa fa il Governo? Ne stanzia appena 60 (circa il 12%). Mancano 440 milioni immediati all’appello e 1,5 miliardi nel medio termine: con questi buchi non si bonifica un territorio avvelenato.
Bonifiche significa salute pubblica, legalità nelle filiere e sviluppo: priorità alle aree pubbliche e ai contesti più esposti; tracciabilità di appalti e subappalti; tutela di chi segnala irregolarità; integrazione con rigenerazione urbana, lavoro e mobilità. La Campania merita rispetto”. A dirlo i capolista della lista Fico Presidente Giovanni Russo (Napoli), Virginia Anna Crovella e Francesco Apperti (Caserta), Alfonso Annunziata (Salerno).

Spazio elettorale – committente: il candidato Giovanni Russo – Lista Fico Presidente
