Poliziotti nei centri di accoglienza in Albania. Sergio Scalzo (COSAP) : “Renzi li definisce  ‘giocatori di burraco’? Grottesca e inaccettabile caricatura da un ex Capo di Governo. Rispetto per i servitori dello Stato!”

Il sindacato della Polizia di Stato COSAP non ci sta alle grottesche accuse dell’ex Primo Ministro Matteo Renzi su impiego e comportamento dei 500 appartenenti della Polizia di Stato impiegati dal Governo Meloni nei centri di accoglienza in Albania. Di seguito il comunicato stampa integrale:

“La Segreteria Nazionale COSAP esprime ferma indignazione per le gravi e sconcertanti esternazioni dell’onorevole Matteo Renzi, che ha ritenuto opportuno dileggiare l’operato dei circa 500 poliziotti italiani impiegati nei centri di accoglienza in Albania, descrivendoli, con una caricatura grottesca, “giocatori di burraco”.

Una battuta infelice che, oltre a essere totalmente priva di rispetto, rivela una superficialità allarmante da parte di chi ha ricoperto ruoli di altissima responsabilità istituzionale. Affermazioni del genere sarebbero già inaccettabili se pronunciate da un utente anonimo dei social network; ma sentirle da un ex Presidente del Consiglio le rende semplicemente intollerabili.

Questo tipo di commenti, sprezzanti e distanti anni luce dalla realtà operativa, costituisce un insulto diretto al senso del dovere, alla professionalità e ai sacrifici quotidiani delle donne e degli uomini della Polizia di Stato.

Sorprende inoltre la memoria selettiva di chi oggi si erge a giudice dell’impiego del personale, ignorando che proprio durante gli anni di governo Renzi il comparto sicurezza abbia subito un pesantissimo indebolimento degli organici, con una riduzione che ha inciso in modo significativo sulle capacità operative.

Quelle stesse criticità che oggi vengono strumentalmente usate come bersaglio politico sono, in larga misura, il frutto di scelte politiche di allora.

È quantomeno paradossale che chi ha contribuito a creare difficoltà strutturali alle Forze di Polizia si permetta ora di pontificare sul loro rendimento.

I 500 colleghi impegnati in Albania non sono “personale sottratto” al territorio nazionale: sono la dimostrazione concreta della capacità dello Stato di garantire sicurezza anche in contesti internazionali complessi, con professionalità, responsabilità e spirito di servizio.

Anche per questo, descrivere questi operatori come fannulloni non è solo una clamorosa mistificazione: è un’offesa diretta al loro lavoro, al loro sacrificio, alle famiglie che hanno lasciato e alla credibilità stessa delle nostre istituzioni. È inquietante constatare quanto poco ci si renda conto – o forse quanto poco si voglia ammettere – delle reali esigenze della sicurezza moderna.

Chiediamo pertanto all’onorevole Renzi una immediata e pubblica rettifica delle sue parole, accompagnata dalle scuse dovute non solo ai colleghi impiegati in Albania, ma all’intero Corpo di Polizia di Stato.

Allo stesso tempo, chiediamo alla politica tutta di abbandonare il terreno sterile della battuta facile e di assumersi finalmente la responsabilità di affrontare i problemi reali del comparto: reintegro degli organici, investimenti adeguati e un nuovo decreto che riconosca con chiarezza le specificità professionali e operative delle diverse articolazioni della Polizia di Stato.

Il COSAP continuerà senza esitazione a denunciare ogni tentativo di svilire l’impegno, il sacrificio e l’abnegazione dei colleghi che operano ogni giorno – in Italia e all’estero – per la sicurezza dei cittadini.

La nostra solidarietà ai colleghi, ovunque si trovino a servire il Paese, è totale e non negoziabile.”

Comunicato Stampa – SEGRETARIO GENERALE COSAP – SERGIO SCALZO