Cercola (Na) – Un’operazione congiunta della Tenenza dei Carabinieri di Cercola e del locale Comando della Polizia Municipale ha determinato l’emersione di due gravi abusi edilizi nella proprietà di Gaetano Barone , consigliere comunale di Uniamoci per Cercola, lista civica a sostegno del sindaco in carica Biagio Rossi.
Le forze dell’ordine del territorio, accompagnate dal tecnico del comune di Cercola, hanno rilevato l’edificazione di una costruzione(presumibilmente intorno ai 25mq), sprovvista di permesso a costruire, ed appoggiata sul muro di cinta di proprietà del comune, rientrante nella pertinenza dell’immobile di residenza del consigliere comunale Gaetano Barone. Inoltre, le autorità di controllo del territorio hanno sanzionato anche l’illegittimo cambio di destinazione d’uso del garage sottostante la residenza utilizzato come spazio residenziale. Tali interventi edilizi non autorizzati violano palesemente la Legge sulla Zona Rossa del Vesuvio e diverse norme urbanistiche nazionali e comunali. Ad otto giorni dall’accesso dei controllori pubblici l’ufficio tecnico del comune di Cercola non ha ancora pubblicato l’ordinanza di abbattimento per la costruzione edificata senza permesso a costruire e l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi per l’illegittimo cambio di destinazione d’uso del garage. L’immobile sottoposto a controllo e sanzionato potrebbe essere in attesa del condono edilizio, fatti, questi appena citati, che potrebbero condizionare anche la procedura di sanatoria.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Biagio Rossi, ha il duro compito di far digerire ai già delusi elettori il “cambiamento” mai accennato ed ora anche di reggersi sul voto determinante di un consigliere comunale, un suo fedelissimo, ‘beccato’ a violare norme urbanistiche , le conseguenze sono anche di carattere penale: l’abuso edilizio è un reato, scattando di fatto anche la trasmissione della notizia di reato al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Nola.
La notizia è stata oggetto di una discussione tenuta nel corso di una conferenza dei capigruppo del consiglio comunale svoltasi la settimana scora, sembra che qualche gruppo avrebbe già chiesto le dimissioni immediate del consigliere comunale Gaetano Barone. Nel frattempo il mondo politico locale ‘trema’ al cospetto di questo avvio dei controlli mai registrati in precedenza, diverse e storiche sono le criticità sul fronte di abusi edilizi condonati e non che penderebbero sulla testa di tanti amministratori comunali in carica.
Gaetano Barone già fu coinvolto in una polemica pubblica: una quindicina di anni fa fu assunto alla Gori s.p.a. , insieme ad altri esponenti politici locali dell’allora Democratici di Sinistra, proprio nel momento in cui era consigliere di amministrazione della Gori s.p.a l’ex sindaco Ciro Maglione dei DS. La lista che fa capo a Gaetano Barone è Uniamoci per Cercola, che vede il dominus politico in Pasquale Aprea, coinvolto direttamente nel Sequestro Cirillo, l’ex assessore democristiano , all’epoca avanti con l’età, fu tenuto prigioniero proprio nell’abitazione di Aprea. La figlia di Aprea attualmente siede in consiglio comunale eletta proprio nella lista Uniamoci per Cercola. Il sindaco Biagio Rossi ha avuto ed ha ancora come faro politico lo stesso Aprea, anche zio acquisito.