Fatti di Crotone. Scalzo(Cosap): “Siamo vicini al poliziotto Sortino. Il governo pensi ai fatti, non agli slogan. In Calabria attaccato un servitore dello Stato”

Il tragico evento di Crotone che ha visto protagonista il poliziotto Giuseppe Sortino che, suo malgrado. si è visto protagonista di una controversa vicenda che va ancora chiarita dai magistrati inquirenti, purtroppo, ha lasciato in strada la vita il pizzaiolo Chimirri a conclusione di una delicata operazione di controllo messa in campo da Sortino, fatti che coinvolgerebbero anche il figlio di Chimirri.

E’ intervenuto il segretario generale nazionale del sindacato COSAP Sergio Scalzo che ha scritto a Giorgia Meloni ed al Capo della Polizia Vittorio Pisani reclamando tutela e protezione con i fatti, oltre gli slogan mediatici. “La scrivente OS COSAP – ha scritto Sergio Scalzo – desidera manifestare solidarietà e vicinanza al collega Vice Ispettore della Polizia di Stato Giuseppe Sortino e alla sua famiglia per quanto accaduto; lo stesso infatti è stato vittima di un brutale ed ingiustificato pestaggio nel quartiere Lamparano di Crotone, solo per chiarire la dinamica di un banale incidente stradale, che si sarebbe potuto concludere pacificamente se solo si fosse imbattuto in individui rispettosi delle regole del vivere civile e del ruolo di un appartenente alle forze dell’ordine.

I PASSAGGI CRUCIALI DELLA IMPORTANTE LETTERA DI SCALZO AL PREMIER MELONI ED AL CAPO DELLA POLIZIA VITTORIO PISANI. A parere della scrivente OS COSAP – ecco l’appello lanciato da Scalzo a Giorgia Meloni e Vittorio Pisani – quanto accaduto dimostra ancora una volta la scarsa considerazione e la sfrontatezza di taluni verso chi, in quel momento, rappresenta degnamente lo Stato e le Istituzioni democratiche del paese, ma vede nell’appartenente alle forze dell’ordine, un nemico da contrastare, da abbattere, tanto da far sfociare un ingiustificato pestaggio in un presunto tentativo per fortuna fallito – di uccidere il collega esamine sul selciato, da parte del figlio dell’aggressore. Ill.mo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, non sarebbe affatto ultroneo da parte del Governo che Lei rappresenta, tutelare con i fatti gli appartenenti alle forze dell’ordine, che quotidianamente sono oggetto di minacce, aggressioni e violenze di ogni genere, con un dato allarmante di circa 4200 operatori feriti nel solo 2024. Ill.mo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, nessuno vorrebbe mai uno Stato di Polizia, ma aggredire un appartenente alle FF.OO di riflesso è come aggredire lo Stato democratico!!! Calpestare leggi e norme che costituiscono uno Stato Democratico è inaccettabile e con il rispetto dovuto alla Ill.ma SV non bastano slogan di solidarietà alle FF.OO come quelle che Lei ha chiosato nelle maggiori testate giornalistiche dopo gli scontri occorsi durante la manifestazione pro-Palestina, ove censurava la Violenza inaccettabile’ dei manifestanti esprimendo gratitudine al Ministro dell’Interno: “grazie a chi ci difende” ma occorrono fatti e tutele concrete.
La scrivente OS COSAP prende atto ancora una volta che gli appartenenti alle FF.OO in termini di tutela, contratto e turn over sono sempre “orfani” del Governo di turno e “figli” dell’opposizione politica, ma chi ne paga le conseguenze sono solo i fedeli servitori dello Stato, che quotidianamente, con abnegazione ed alto senso del dovere, sacrificano affetti personali per assolvere appieno ai loro compiti d’istituto. Quanto accaduto a Crotone, nonché l’inaccettabile incitamento condotto a mezzo social di colpire mortalmente sia il collega che la sua famiglia stanno alimentando un già diffuso ed allarmante malcontento tra il personale, che è stufo e demotivato di subire sempre e dovunque aggressioni di ogni tipo. Il collega Sortino, a parere della scrivente OS COSAP è stata una sentinella di legalità sul territorio, tanto da non esimersi da inseguire per poi identificare una persona fuggita dopo un banale sinistro stradale, –
conclude Scalzo – dimostrando una non comune dedizione al servizio pubblico e alla protezione della collettività, per cui auguriamo al collega ricoverato di riprendersi celermente e tornare a svolgere il suo lavoro nella pienezza di una recuperata salute fisica e serenità mentale.