Napoli – Dal primo settembre prossimo sarà possibile presentare domanda per ottenere il contributo per la realizzazione degli interventi di riparazione dei danni e di riqualificazione sismica degli edifici residenziali inagibili a seguito degli eventi sismici del 13 e 15 marzo scorsi. La Giunta comunale, su proposta dell’assessora all’Urbanistica, Laura Lieto, e dell’assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile, Edoardo Cosenza, ha approvato la delibera che stabilisce le modalità di accesso.
L’istanza può essere presentata dai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa risulti danneggiata alla data dell’8 maggio 2025. Il contributo è erogato anche per gli immobili sgomberati per inagibilità dopo l’8 maggio 2025, purché entro tale data sia stata richiesta la verifica di agibilità in conseguenza degli eventi sismici di marzo scorso.
Per consentire alle famiglie che hanno dovuto lasciare la propria abitazione di realizzare gli interventi necessari, il decreto legge del maggio scorso ha istituito un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno in corso e di 15 milioni di euro per ciascuno dei due anni successivi.
I soggetti in possesso dei requisiti per accedere al contributo potranno presentare l’istanza in modalità telematica attraverso l’apposita piattaforma che sarà allestita, utilizzando il modello che sarà reso disponibile sul sito web del Comune, nella pagina tematica dedicata dello Sportello Unico Edilizia. Il termine ultimo per la presentazione della richiesta è il 31 dicembre prossimo. Gli uffici comunali provvederanno ad esaminare le domande entro 60 giorni dalla presentazione. Per garantire il rispetto dei tempi, sarà potenziato l’organico della struttura incaricata dell’istruttoria.
Per la realizzazione degli interventi, i richiedenti dovranno rispettare precise scadenze. I termini entro cui dovranno essere ultimati i lavori e redatto il certificato di regolare esecuzione sono definiti dal decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare adottato ai sensi del decreto legge n.76/2024.