Napoli. Sequestro della Polizia Locale a Barra: Capannone industriale trasformato in deposito abusivo di esplosivi e merce contraffatta

Napoli – Sequestro della Polizia Locale a Barra: Capannone industriale trasformato in deposito abusivo di esplosivi e merce contraffatta

La Polizia Locale di Napoli, attraverso l’Unità Operativa I.A.E.S. (Investigativa, Ambientale, Emergenze Sociali, Minori e Fasce Deboli), ha portato a termine una operazione che ha condotto al sequestro di un vasto capannone industriale nel quartiere Barra, in via S. Barbato, utilizzato abusivamente come deposito e punto vendita all’ingrosso di materiale ad alto rischio e prodotti contraffatti.

Dettagli dell’Operazione e Materiale Esplosivo

Il capannone, di circa 1.000 mq, era stato illecitamente trasformato in un centro logistico e commerciale.

All’interno, gli agenti hanno riscontrato la presenza di una quantità estremamente pericolosa di materiale esplodente, custodito in locali privi di certificazioni antincendio e presidi di sicurezza, creando un grave rischio per l’incolumità pubblica.

Nello specifico, sono stati sequestrati:

– 4.560 fontane pirotecniche a innesco elettrico.

– 346 bustine di polvere di titanio (totale 73 kg).

– 1.000 kg di materiale pirotecnico vario, di cui 245 kg di NEC (Contenuto Esplosivo Netto).

Prodotti Contraffatti e Illegali

L’attività abusiva non si limitava ai materiali esplosivi.

La Polizia Locale ha rinvenuto anche migliaia di prodotti elettronici professionali per l’audio e l’illuminazione, recanti marchi presumibilmente contraffatti di note case produttrici internazionali del settore, tra cui: JBL, Shure, Sennheiser, Danon DJ, Lab Gruppen, Avolites, MA, Clay Paky, Portman, Music & Light e d&b audiotechnik.

I titolari dell’attività, un uomo e una donna di nazionalità cinese, non erano in possesso di alcuna autorizzazione, né amministrativa né di Pubblica Sicurezza, per la detenzione e il commercio di tutti i materiali sequestrati.

Provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria

Al termine dell’operazione, i responsabili dell’attività illecita sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per:

– Detenzione e vendita di materie esplodenti.

– Commercio di prodotti con marchi contraffatti.

L’intero capannone e tutto il materiale rinvenuto (inclusi esplosivi, apparecchiature professionali e prodotti audio/video) sono stati posti sotto sequestro e sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le necessarie perizie tecniche.