San Giuseppe Vesuviano. Le reliquie del bastone e del manto di San Giuseppe arrivano al Santuario di San Giuseppe

San Giuseppe Vesuviano (Na) – La parrocchia e la comunità dei Giuseppini del Murialdo di San Giuseppe Vesuviano, si apprestano a vivere due giorni di celebrazioni e festa. L’occasione è data dall’arrivo in santuario di un pezzetto del manto e del bastone del padre di Gesù, tutt’ora conservate presso la Basilica di San Lorenzo in Firenze.

Sarà proprio il priore della Basilica fiorentina, Mons. Marco Domenico Viola a consegnarle, grazie alla mediazione di Pasquale Del Giudice, membro dell’Associazione Cattolica dei Portatori di San Giuseppe che, con il presidente Alfonso Di Somma e tutta l’Associazione Cattolica dei Portatori di San Giuseppe, hanno fortemente desiderato il dono di questi preziosi frammenti, che la tradizione attribuisce essere il bastone sul quale si appoggiava lo Sposo di Maria e il mantello con cui si copriva.

La intensa due giorni di spiritualità, fede e cultura apre ufficialmente il percorso che porterà al centenario della presenza della Congregazione di San Giuseppe nella comunità vesuviana, e che cadrà il 15/12/2028.

Una tavola rotonda tesa ad approfondire e attualizzare la figura del falegname di Nazaret si terrà sabato 27 giugno alle ore 10:30 presso il Centro Giovanile dei Giuseppini del Murialdo (ex Seminario) e farà da apripista al fine settimana giuseppino. Ad essa parteciperanno: don Sergio Antonio Capone responsabile della custodia delle S.S. Reliquie della diocesi di Salerno-Campagna, Acerno; padre Giuseppe d’Oria, Giuseppino del Murialdo e vice provinciale della provincia italiana; e ovviamente Mons. Marco Domenico Viola, priore della Basilica di provenienza delle reliquie. Modererà i lavori Rosa Carillo Ambrosio collaboratrice de l’Osservatore Romano.

Nello stesso pomeriggio alle ore 17:00 verrà effettuata una processione solenne delle reliquie con partenza da piazza Elena D’Aosta verso il Santuario di San Giuseppe cui seguirà il Santo Rosario e la Santa Messa cantata dalle Piccole Ancelle di Cristo Re e animata dal Gruppo dei Portatori di San Giuseppe e la suggestiva Cascata dei petali.

Il giorno seguente, domenica 29 giugno, le reliquie verranno offerte alla devozione dei fedeli per l’intera giornata a partire dalle ore 07:00 sino alle ore 21:00. A conclusione dei due giorni ci sarà alle ore 21:00 una catechesi-concerto a cura della fraternità Evangelii Gaudium e infine la benedizione con il bastone di San Giuseppe.

Il culto verso il padre di Gesù, è molto significativo in questa comunità posta alle falde del Vesuvio, che proprio da questa devozione prende il nome di San Giuseppe Vesuviano. Nel 1622 si costruisce una Chiesetta dedicata al santo, ma era il 1675 quando la statua del santo arrivò nella comunità che allora era di pertinenza dei Medici di Ottajano, un ramo cadetto dei Medici di Firenze, oggi Ottaviano. L’arrivo del ligneo simulacro avvenne in modo fortuito poiché proveniva da Napoli dove era stata realizzata ed era diretta a Striano dove era stata commissionata. A causa di un forte temporale gli accompagnatori della stessa chiesero di ripararla nella chiesetta della comunità locale. I fedeli del luogo colsero l’evento come un segno e alla statua non solo non fu permesso di essere portata via ma da quel momento si rinsaldò un culto fortissimo del paese verso San Giuseppe, al punto che poi il santo divenne protettore e con l’autonomia amministrativa diede anche il nome al nuovo comune. La statua posizionata su un trono marmoreo simboleggia l’incontro tra il santo e il suo popolo a cui “porta” il Santo Bambino. I sangiuseppesi vivono un amore viscerale verso il loro santo patrono.

Nel 1928 su interessamento del parroco don Giuseppe Ambrosio la comunità parrocchiale venne affidata ai Giuseppini del Murialdo. Fra tre anni sarà un secolo di presenza laboriosa e proficua e di amore vicendevole, attraverso il santo Giuseppe, con la parrocchia. Attualmente il santuario vesuviano è anche sede giubilare e si appresta a divenire Basilica. Ospita molti ex voto di persone che rivoltesi al protettore hanno ottenuto grazie. Ospita anche le reliquie di Carlo Acutis e le spoglie di don Gino Ceschelli, il parroco che il 23/09/1943 venne ucciso dalla furia nazista per mettere in salvo la gente del luogo. L’arrivo di queste reliquie suggellano un percorso di fede, devozione e anche cultura antico ma che si rinnova ogni giorno.

«Tutti i confratelli giuseppini riconoscono in San Giuseppe il loro modello e patrono. Egli, nell’umiltà e nell’offerta totale di sé stesso, educò e custodì il Figlio di Dio vivendo, per Lui e con Lui, una vita ispirata a grande fiducia verso il Padre. I confratelli saranno riconoscenti al Signore per essere stati scelti a continuare nella Chiesa il suo spirito e la sua missione (Dalla Regola dei Giuseppini, art. 5)», dichiara padre Giuseppe d’Oria, Giuseppino che opera soprattutto con la pastorale giovanile nella comunità.

«Le reliquie che accoglieremo sono appena un piccolo segno di una cosa ben più grande, che è la nostra riconoscenza a colui che Dio scelse in terra a svolgere il compito di papà del suo proprio Figlio, Gesù. Papa Francesco volle l’Anno santo dedicato a San Giuseppe e da allora intorno alla nostra comunità si è creato un fermento che va anche oltre il perimetro parrocchiale», dichiara padre Rosario Avino, parroco Giuseppino del santuario.

Gli appuntamenti di sabato e domenica prossima verranno anticipati venerdì 27 giugno alle ore 21:30 da una passeggiata per il centro storico guidata dal divulgatore scientifico Gennaro Barbato a cura della Pro Loco di San Giuseppe Vesuviano mentre domenica 29 giugno presso la casa canonica si terrà una mostra fotografica sul nostro santuario a cura della Pro Loco di San Giuseppe APS.