Sant’Anastasia.  Le accuse di abusivismo al parcheggio del Santuario non hanno suscitato reazioni istituzionali. Perchè? Giacomo Gammella accusò il Priore ed il Comune  in un manifesto affisso in città

Sant’Anastasia (Na) – Non si è registrata nessuna reazione dell’amministrazione comunale in carica, guidata dal sindaco Carmine Esposito, relativamente alle pesanti accuse lanciate dal leghista Giacomo Gammella contenute in manifesto affisso sui tabelloni istituzionali del territorio, rispetto ad un presunto atteggiamento pilatesco dei vertici amministrativi di Palazzo Siano su un presunto esercizio abusivo dell’attività di parcheggio nel Santuario della Madonna dell’Arco a carico del Priore pro tempore – Giampaolo Pagano – in qualità di responsabile amministrativo delle attività del sito religioso anastasiano. Noi ci chiediamo: se ci fosse stata l’autorizzazione per l’esercizio dell’attività di parcheggio perchè il comune non ha fermato l’affissione dei manifesti o tantomeno presentato querela per diffamazione nei confronti di Gammella? Comunque, Giacomo Gammella è stato consigliere comunale di Sant’Anastasia e dirigente della Lega di Matteo Salvini, la ‘denuncia’ arriva non dall’ultimo arrivato.

Il manifesto, firmato dal socio sostenitore della Lega Giacomo Gammella, conteneva anche una volontà di presentare al Ministero dell’Interno una richiesta di invio degli ispettori al comune di Sant’Anastasia in quanto non sarebbero stati attivati i controlli di rito, ad avviso dell’esponente del Carroccio potrebbero determinare anche l’interruzione dell’attività commerciale in quanto non sarebbero state rilasciate dagli uffici competenti comunali le dovute autorizzazioni per l’esercizio commerciale dell’attività, ma, inoltre, lo stesso Gammella ipotizza anche una presunta violazione delle norme di sicurezza necessarie al fine di garantire senza rischi l’accesso e la permanenza di centinaia di auto nel parcheggio de Santuario.

Noi di TuttoVesuvio abbiamo tentato in queste settimane di vederci chiaro, siamo stati più volte al Municipio anastasiano e siamo stati sistematicamente rimbalzati per la richiesta di conferire con il responsabile del servizio SUAP. Abbiamo contattato anche alcuni assessori che ci hanno promesso chiarimenti, però, mai arrivati. Insomma, ci siamo ritrovati in un porto delle nebbie. Riteniamo che le accuse presentate pubblicamente da Giacomo Gammella vadano verificate ed accertate al fine di concedere risposte anche ai tantissimi fedeli del Santuario della Madonna dell’Arco che in queste settimane, notando i manifesti di accuse pesanti al Priore, si sono interrogati cosa stesse accadendo a Sant’Anastasia. Non risultano, al momento, querele per diffamazione sul caso a carico di Gammella: Comune e Santuario non pervenuti? Perchè?

Anche il Bar-Albergo – Ristorante del Pellegrino è caduto sotto le accuse del manifesto su presunte violazioni edilizie delle strutture di proprietà del Santuario della Madonna dell’Arco. Nei prossimi giorni continuerà il viaggio TuttoVesuvio alla ricerca della verità al fine di dissipare le ombre pesanti che Gammella ha lanciato nei confronti degli amministratori dell’importante sito religioso anastasiano e dei vertici municipali.