Volla. Centri Educativi, garantito il contributo all’associazione sportiva Teqball Napoli, presumibilmente non doveva essere ammessa al bando. ‘Salvata’ dal funzionario Borrelli

Volla (Na) – Tra rinunce profetiche (Officine delle Idee di Rosa Praticò – PD) ed esclusioni d’autorità (M&C Producrion s.r.l.s) resta clamorosamente in piedi il Centro Educativo – provvisorio – dell’associazione sportiva Teqball Napoli previsto per lo svolgimento di laboratori educativi rivolti ai minori di Volla, finanziati con i fondi del Ministero della Famiglia, trasferiti prima dell’estate al Comune di Volla nella misura di 40.000€: 5.000 € a testa per 5 realtà territoriali: restano avvolti nel mistero, invece, gli altri 15.000€ messi a disposizione per il municipio vollese dal Governo Meloni . La mancata estromissione dal bando pubblico dell’Associazione sportiva Teqball Napoli l’ha decisa il funzionario alle politiche sociali del comune di Volla Alessandro Borrelli, in servizio dal 2 dicembre scorso dopo le dimissioni del suo predecessore Monica Cirillo: Borrelli ha approvato la determina n.76 del 10 dicembre 2025 avente ad oggetto una singolare rettifica all’avviso pubblico, accogliendo nel dispositivo la rinuncia. protocollata il 9 dicembre, guarda caso poche ore prima della modifica amministrativa, da Officine delle Idee, presieduta da Rosa Praticò ed ha escluso M&C Production s.r.l.s perchè le società commerciali non erano previste tra le ammesse a partecipare.

Associazione sportiva Teqball Napoli non risulterebbe soggetto del Terzo Settore. Il contratto con il Centro Sportivo di Cercola non sarebbe stato in itinere dal giorno di presentazione delle istanze per l’avviso pubblico. Tra gli ammessi a partecipare per la costituzione di questi Centri Educativi. da svolgersi entro il 31 dicembre 2025, erano ammessi soltanto i soggetti del Terzo Settore e le strutture socioeducative pubbliche e private con esperienze nel sociale. Dunque, non era prevista dall’avviso pubblico del comune di Volla l’ammissione alla procedura pubblica vollese delle associazioni sportive, invece, prevista, da bando pubblico, in altri comuni. L’associazione sportiva Teqball Napoli non sarebbe un soggetto del Terzo Settore, si desume dal fatto che nello statuto di questa realtà sportiva nello scopo sociale non è per nulla citata la vocazione al ‘terzo settore’ che, comunque, avrebbe dovuto avere per qualificarsi soggetto del Terzo Settore l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. L’Associazione sportiva Teqball Napoli ha iniziato le sue attività soltanto a fine 2022, quindi, poco più di due anni di vita associativa, tali da non risultare nell’elenco regionale degli enti di promozione sociale: abolito in quell’anno. Ma il dato più preoccupante è relativo al fatto che alle altre associazioni sportive del territorio è stato impedito di partecipare all’avviso pubblico che, ribadiamo, era rivolto ai soli soggetti del Terzo Settore e alle strutture pubbliche e private socioeducative. Il funzionario vollese Borrelli ha escluso la società commerciale M&C Production s.r.l.s, ma non l’associazione sportiva Teqball Napoli: perchè? Il funzionario Borrelli, cognato dell’assessore PD Daniela Petrone e del dirigente del PD Volla Giuseppe Antignano, ‘avrebbe atteso’ la rinuncia al contributo di Rosa Praticò, presidente di Officine delle Idee, nonchè candidato al consiglio comunale nel PD a maggio 2025? Ci chiediamo perchè Borrelli non ha escluso Officine delle Idee che ha indicato come luogo di svolgimento del suo progetto per un Centro Educativo la Villetta Comunale Navarro e non era la stessa affidataria dello spazio pubblico, fatto amministrativo che l’avrebbe dovuto impedire la partecipazione al bando. Perchè due pesi e due misure? Conta qualcosa l’appartenenza politica dei titolari di queste realtà :Salvatore Marrazzo di M&C Production s.rl., candidato al consiglio comunale nel maggio 2025 in Oblò per Volla, lista di Massimo Pelliccia, neo consigliere regionale di Forza Italia, mentreRosa Praticò è stata stata candidata al consiglio comunale nel PD a maggio 2025?

L’associazione sportiva TeqBall Napoli ha sede legale in Casalnuovo di Napoli, i suoi soci sono quasi la totalità napoletani e scelgono come luogo di svolgimento delle attività sportive Cercola nel Palazzetto dello Sportivo di Caravita. Insomma l’estrazione territoriale di questo coinvolgimento nel progetto sociale non risulta essere vollese, ma le attenzioni nel preservare il mantenimento del contributo pubblico è di chiara matrice istituzionale vollese. Noi di TuttoVesuvio, da riservate fonti documentali e dirette abbiamo appurato presumibilmente che nel giorno della presentazione delle istanze all’avviso pubblico il contratto di uso del campo tra l’associazione Sportiva Teqball Napoli e le società affidatarie del Centro Sportivo Cercola presumibilmente non era ancora stipulato. Fatto che se confermato aprirebbe degli scenari che non si fermano all’ opportunità politica e violazioni di avviso pubblico. Anche tra le spese elencate dall’Associazione Teqball Napoli per la realizzazione del Centro Educativo risulterebbero alcune voci alquanto controverse , in particolare, il Comune di Volla ha approvato il progetto economico e sociale di questa realtà sportiva prevedendo l’acquisto del tavolo da gioco, di 2.000€, senza prevedere che il tavolo utilizzato per i pochi giorni restasse in disponibilità dei centri sportivi di Volla. Noi ci chiediamo: un’associazione sportiva, leader napoletana di questo gioco, perchè non avrebbe a disposizione un tavolo da mettere a disposizione dei minori di Volla per appena un mese? Anche l’orario di gioco in cui sono previsti i laboratori lascia molto perplessi: mercoledì e venerdì, dalle ore 13,30 alle 15,00. Quindi, i genitori durante le ore di pranzo, dopo lunghe ore di attività scolastiche, lascerebbero i propri figli in un tour de force, anche sportivo, da non consentire manco la digestione del pranzo? Queste sono semplici ed evidenti perplessità.

Dal comune di Volla, l’assessore alle politiche sociali Bianca Incarnato risulta assente su queste vicende a tutela dei minori e della spesa consapevole e giusta dei fondi del governo nazionale, mentre fa impallidire il silenzio sul caso del sindaco Giuliano Di Costanzo.