Al via accordi @ DISACCORDI – Festival Internazionale del Cortometraggio – 22a Edizione a Napoli

Dal 3 al 9 novembre 2025 a Napoli la ventiduesima edizione di accordi @ DISACCORDI – Festival internazionale del cortometraggio, diretta artisticamente da Pietro Pizzimento e Fabio Gargano; Festival organizzato dall’associazione Movies Event, con il coordinamento di Giuseppe Collela e con il contributo della Regione Campania tramite il fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.

Centocinque cortometraggi, documentari, film d’animazione e sperimentali, in rappresentanza di ventidue nazioni, con moltissime opere in assoluta anteprima europea e italiana sui quattromilasessantaquattro lavori pervenuti da centoventiquattro Paesi a cui si affiancheranno incontri con gli autori e gli attori delle opere presentate, sono il programma di questa edizione.

Alle sezioni di sei concorsi consueti (internazionale, nazionale, Regione Campania, documentari, film brevi d’animazione e film a tematica ambientale) si affianca anche quest’anno, oltre alle sezioni dei “Cortissimi”, e quella fuori concorso dei film sperimentali giunti dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Spagna e da moltissime nazioni dei cinque continenti, una sezione focus sul cinema italo canadese curata dal partner internazionale Italian Contemporary Film Festival.

Una selezione dei cortometraggi italiani presentata durante la ventiduesima edizione di accordi @ DISACCORDI verrà programmata nel mese di marzo 2026 in Canada durante una manifestazione curata dall’Italian Contemporary Film Festival.

 Lo svolgimento di questa ventiduesima edizione, ad ingresso gratuito, avverrà presso la Corte dell’Arte di FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli, in via Portacarrese a Montecalvario , 69 a Napoli, location che ospiterà anche la serata conclusiva della kermesse il 9 Novembre con la premiazione e la visione dei filmati brevi vincitori di tutte le categorie del concorso festivaliero.

    Confermate le giurie del Festival, oltre a quella del pubblico che assegnerà il suo premio e quella artistica composta quest’anno dal docente Luigi Barletta e dai giurati il critico cinematografico Ignazio Senatore e dal docente e regista Pino Sondelli,  anche la giuria dell’associazione nazionale partnership della manifestazione AMC – Associazione Montatori Cinematografici e Televisivi che assegnerà un suo premio al miglior montaggio ai film in concorso nelle sezioni nazionale e quella della regione Campania. L’associazione nazionale di categoria ha designato come giurati i montatori: Alessandro Giordani, Carla Macrì, Maria Chiara Piccolo ed Antonio Toscano. La giuria d’onore composta da Guido Lombardi, Nero Nelson e Marcello Sannino affiancherà quella artistica nelle decisioni di assegnazione dei premi. Il Festival si avvarrà della preziosa collaborazione della canadese Italian Contemporary Film Festival e come sempre, della preziosa collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Production, dell’AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema e delle agenzie nazionali di promozione cinematografica tedesca, francese oltre a quella italiana.

Nella sezione internazionale si contenderanno la vittoria finale, il film breve austriaco I Hate New York di Jasmin Baumgartner: per salvare la loro relazione, Marisa si lancia in un’odissea attraverso la vivace vita notturna di New York, determinata a trovare a ogni costo una maglietta con la scritta “I Love New York” per Rafael. Ben presto scopre che, nella metropoli del capitalismo, anche a Natale nulla è davvero gratuito  tranne, forse, ciò che viene da chi non ha niente.

Il cortometraggio francese La Valse des Adieux di Louis Salvatore Bellanti: rinchiusa in casa, Camille Claudel scolpì “La Valse”, una delle sue opere maggiori. La scultura simboleggia il punto di rottura con Auguste Rodin. Di fronte al suo doppio invecchiato che arriva nel suo atelier, Camille Claudel vede riaffiorare i drammi della sua esistenza e l’influenza dell’artista che aveva amato di più. Nel crepuscolo della sua vita, dopo aver trascorso trent’anni in un manicomio, il vortice delle sue speranze perdute la avvolge. La parte del leone, con ben tre film in finale nella sezione, la svolgerà la Spagna con la sua ricchissima ed interessante produzione cinematografica di cortometraggi: Cups di David Casals – Roma, Silencios di Yago Casariego, L’Últim Combat di  Joan Paüls Vergés. Completano la sezione, Place Under the Sun di Vlad Bolgarin e l’iraniano She Is Not Here di Saeed Seiri.

La sezione nazionale, quest’anno è rappresentata da sette film brevi con il filo rosso del genere noir.

La Buona Condotta di Francesco Gheghi, migliore opera prima ai Nastri d’argento 2025, ” è una commedia nera che esplora il confine tra moralità e immoralità all’interno delle dinamiche familiari. La storia si sviluppa in una notte carica di tensione, dove i protagonisti, una famiglia apparentemente normale, si trovano a fronteggiare una sconvolgente rivelazione della figlia. L’opera riflette in modo grottesco e ironico sulla natura dell’amore, della responsabilità e delle scelte estreme.

Una storia di Alessia Olivetti: un uomo esce da un rifugio, sotto shock, con un martello stretto in mano. Un cane gli si avvicina mostrando i denti. L’uomo si chiama Fabrizio. All’interno del rifugio ci sono i corpi di Alessia, Gaia e della piccola Erica, colpite dalla ferocia della follia di Fabrizio. Una storia come ce ne sono troppe! Una storia che accade ogni due giorni. Una storia in cui la vittima ha sempre e solo un genere: quello femminile.

Padre di Michele Gallone con Filippo Timi in gran spolvero: in un futuro prossimo, le emozioni sono in vendita. È stata una scelta dolorosa, ma Francesco ha deciso di vendere il suo amore per la figlia, Anna: non l’avrebbe mai fatto se la vita della bambina non fosse stata compromessa da una malattia terminale. L’acquirente è Mario, un uomo mosso da un ambiguo spirito di sacrificio, al prezzo più alto che un padre possa provare.

Nella sezione nazionale, la più rappresentativa del Festival, anche: Due Sorelle di Antonio De Palo, L’Ospite di Alberto De Grandis, The Prompt di Francesco Frisari e Tutti Uccidono di Francesco Maria Puppini.

 Sorprendente e ricchissima, come al solito, la sezione dei film brevi prodotti o girati in Campania, che esprime la notevole vivacità creativa della produzione cinematografica campana e della città di Partenope. Intriga la storia e l’ottima fattura del pluripremiato A Domani di Emanuele Vicorito:  Arturo da due anni è rinchiuso nel carcere minorile di Nisida. Durante dei lavori socialmente utili su una spiaggia, con fare accorto decide di allontanarsi. Dall’altra parte del muro Arturo incontra Catrine, un’affascinante turista in vacanza. Negli occhi della ragazza e tra le pagine di un libro, Arturo ritroverà il suo nuovo inizio. Assisteremo al noir esistenziale prodotto in Intelligenza Artificiale: Mecré: A Napoli anche i sogni lasciano indizi di Nicola Guarino.

In una Napoli onirica, dove ricordi e ombre si sovrappongono, l’investigatore privato “Mecré” segue tracce che non dovrebbero esistere. Ogni caso apre una porta su una realtà che sembra un sogno, e ogni sogno lascia dietro di sé un indizio. Una donna dai capelli rossi appare e scompare, sempre appena fuori portata, mentre la città stessa diventa uno spazio di riflessione e assenza.

Mecré – Parte Prima espande e reimmagina la prima stagione della web serie in un unico cortometraggio dall’atmosfera intensa. Mescolando noir e surrealismo, esplora l’identità, la memoria e il fragile confine tra la veglia e il mondo dei sogni.

Da non perdere Sharing is Caring di Vincenzo Mauro. Marco, un aspirante cryptotrader, noleggia un’auto e attiva “Sharing is Caring”, un servizio che premia gli utenti per la condivisione dei propri dati. Mentre confessa i suoi segreti, scopre di aver autorizzato la trasmissione a media nazionali, rendendo le sue rivelazioni un caso pubblico.

Coinvolgeranno il pubblico le storie di Camera con Vista di Mario Porfito e Appuntamento a Mezzogiorno di Antonio Passaro con Gigi Savoia e Nunzia Schiano in forma smagliante E si apprezzeranno anche fini prodotti cinematografici campani quali: Diatriba di Enrico Iannaccone, Dolly Make Up di Giuliana Boni, Fermata “Le Madonnelle” di Lorenzo Cammisa, Il Compleanno di Ciro di Marta Esposito e Su di Noi di Gennaro Parlato.

 Un quarto della programmazione del Festival accordi @ DISACCORDI, quest’anno è dedicato al cinema d’animazione che ha visto la partecipazione al Concorso di opere di ottima fattura sia nella tipologia classica che in quella della stop-motion. Di notevole interesse l’italiano The Storm di Angela Conigliaro. In una splendida baia, due bambini, Zeno e Flora, appartenenti a famiglie diverse, stringono una profonda amicizia e un legame intenso. Tuttavia, una violenta tempesta — simbolo del potere distruttivo della guerra — mette alla prova il loro coraggio e la loro solidarietà, rivelando infine il vero valore della pace. Questo film breve propone un approccio simbolico per aiutare i bambini a comprendere il “concetto” di guerra. Da segnalare anche il cortometraggio d’animazione americano Tin Tune di Carolyn Gair. Quando sei alto appena pochi centimetri, una soffitta piena di cianfrusaglie può trasformarsi in un mondo di mistero e meraviglia! Zip e il suo amico Wheel esplorano gli angoli in penombra di un vecchio asilo dimenticato, giocando con i blocchi di legno, i giocattoli a carica, i soldatini di latta e il pupazzo a molla.

Poi si avrà modo di ammirare in anteprima i film in concorso al recente Festival internazionale d’animazione di Annecy.

Per i documentari sono stati scelti anche quest’anno diversi film che toccassero i temi più svariati invece di concentrarsi su un focus. Tra i documentari brevi presentati in concorso ci sarà il film  La Flobert’s di Francesca Ferrara. La storia dell’esplosione della fabbrica Flobert è la storia della Contrada Romani, un angolo di provincia vesuviana tradito dalle promesse dell’industrializzazione. È la storia di una scintilla che, in pochi secondi, ha spazzato via vite e sogni di molte persone. Una storia di lavoro nero, come la polvere da sparo. Ci sarà anche Tre Minuti – La storia di Silvia Ruotolo di Adriano Natale. Tre minuti cambiano il destino di una famiglia a Napoli. In mezzo, trenta colpi di pistola e la camorra. A terra, una giovane madre: Silvia Ruotolo.

 Infine a chiudere le sezioni in concorso quella a tematica ambientale e sui cambiamenti climatici. Uno sguardo a 360° gradi sullo stato del Pianeta Terra, contemplando anche bellezze che forse un giorno potranno definitivamente scomparire.

In selezione ufficiale non mancherà lo sguardo verso il cinema sperimentale e verso i film brevissimi di durata fino a tre minuti. La grafica della manifestazione è stata cura da un giovane talentuoso illustratore, Davide Arpaia. Si terranno, come di consueto, workshop sul linguaggio del formato breve cinematografico in alcuni licei partenopei.