Omicidio Antonio Custra, poliziotto di Cercola. L’ex terrorista rosso Raffaele Ventura, condannato  in Italia, mandante morale dell’assassinio, salvato dai giudici francesi

Cercola (Na) – E’ rimbalzata a Cercola la notizia del salvataggio dei giudici francesi dell’ex terrorista rosso Raffaele Ventura, condannato in Italia quale mandante morale dell’omicidio di Antonio Custra che il 14 maggio 1977 fu barbaramente ucciso: il poliziotto di Cercola, vicebrigadiere del III° reparto celere di Milano, a soli 25 anni fu assassinato mentre prestava servizio durante una manifestazione di militanti di estrema sinistra.

“E’ stata dichiarata estinta per “decorso del tempo” -come si legge in una notta diffuda dall’Ansa.it – la pena di Raffaele Ventura, ex delle Formazioni Comuniste Combattenti, condannato per concorso morale nell’omicidio del ’77 del vicebrigadiere Antonio Custra a Milano. Il 75enne era uno dei 10 ex terroristi che con l’operazione ‘Ombre rosse’ del 2021 avrebbero dovuto rientrare in Italia dalla Francia per scontare le condanne, ma i giudici francesi negarono le estradizioni. L’estinzione della pena è stata decisa dalla Corte d’Assise d’appello su richiesta dell’avvocato Davide Steccanella, col parere favorevole della Procura generale. Ventura potrà rientrare in Italia da persona libera.” 

A distanza di cinquant’anni la “Dottrina Miterrand” fa ancora scuola nel dibattito pubblico internazionale rispetto all’accoglienza offerta dalla Francia a tanti ex militanti della lotta armata italiana alla fine degli ‘Anni di Piombo’. In virtù di questa imbarazzante ‘pratica’ dei francesi è stata calpestata, ancora una volta, la memoria di Antonio Custra, servitore dello Stato, figlio del Vesuvio, napoletano di Cercola, che ha perso la vita per opera di terroristi di sinistra che ancora oggi governano il potere pubblico ed anche le nostre città.

Nulla si ricorda in città di commemorazioni e iniziative istituzionali dedicate al poliziotto cercolese caduto in servizio. Si hanno memoria di Antonia Custra, figlia del poliziotto, che scrisse un libro e che volle essere incontrata dall’esecutore materiale dell’uccisione, tale terrorista Marco Ferrandi. L’incontro ci fu ed in carcere. Dalle istituzioni comunali nessun ricordo o iniziativa per tenere vivo il ricordo di unservitore dello Stato assassinato in servizio.

DAL SINDACO DI CERCOLA BIAGIO ROSSI ANCORA NESSUNA REAZIONE ALLA NOTIZIA: MENTRE IL ‘CATTIVO ESEMPIO’ PASQUALE APREA DETTA LA LINEA POLITICA DEL SILENZIO? Dal palazzo municipale di Cercola non si è registrata nessuna reazione alla notizia da parte del sindaco Biagio Rossi. Questo silenzio sembrerebbe strano, però, fino ad un certo punto, infatti nel momento in cui si narra con esattezza la storia personale e politica dell’entourage dell’attuale sindaco il silenzio potrebbe essere preventivabile. Il sindaco di Cercola Biagio Rossi è il nipote acquisito di Pasquale Aprea, da 25 anni è il suo mentore e guida politica: Pasquale Aprea, ex brigatista rosso, pentito e graziato dal Presidente della Repubblica, dal 27 aprile 1981 è stato il carceriere di Ciro Cirillo – ex assessore democristiano -, insieme alla sua moglie Maria Rosaria Perna, tenne sequestrato nella loro abitazione Cirillo per 89 giorni, prigionia scandita dall”emissione continua dell’Internazionale Socialista. Oggi Pasquale Aprea, presente quotidianamente nelle stanze del Municipio, non si sa a che titolo o ruolo, è il segretario politico di Uniamoci per Cercola, lista che conta 4 consiglieri di maggioranza, mentre sua figlia Giusy Aprea è consigliere comunale di maggioranza. Il sindaco Biagio Rossi, suo nipote risulta essere il figlio acquisito della sorella di Maria Rosaria Perna (moglie di Pasquale Aprea n.d.r.), medico di base, anche lei pentita per i fatti del sequestro Cirillo.

La città di Cercola è ‘intrappolata’ da cinquant’anni nella morsa di una cultura della sinistra al potere della città che va a braccetto con i democristiani, ovvero i riferimenti territoriali di quei politici che trattarono la liberazione di Cirillo con la Camorra e Brigate Rosse. Una delle scuole di Cercola. quella che insiste su via Modigliani/via Europa, è intitolata al poliziotto Antonio Custra. Si sa, ‘chi governa scrive la storia’: stavolta è stata scritta davvero male…. Mancando cultura di legalità e di memoria per i servitori dello Stato e mai dichiarazioni di condanna al terrorismo rosso si arriva al nefasto momento in cui viviamo, comandano ‘i cattivi esempi”.

ANTONIO CUSTRA – POLIZIOTTO DI CERCOLA CADUTO IN SERVIZIO A MILANO IL 14 MAGGIO 1977