Con Liberato ci troviamo di fronte ad un fenomeno, che va ben oltre al mistero del famoso cantante napoletano senza volto, che divide il suo pubblico tra amore e odio per chi non riesce a trovare risposte. In realtà, Liberato, è un vero e proprio progetto, capace di fondere insieme sia l’aspetto musicale che strategico della comunicazione e che insieme hanno contribuito a creare un mito. Un mito contemporaneo. Le operazioni che si celano dietro alla sua musica spiccano, ben strutturate, studiate nei minimi dettagli nella scelta di immagini, parole, melodie e narrazioni. Elementi che emergono anche questa volta minuziosamente nel videoclip Partenope, in vetta per il numero di visualizzazioni, firmato da Francesco Lettieri, regista napoletano, che collabora alla realizzazione dei videoclip musicali per Liberato sin dal suo primo singolo, uscito nel febbraio 2017, Nove Maggio.
Nel videoclip del nuovo brano, Partenope, c’è molto di più, qualcosa che viene dal nostro passato, dalla nostra storia e che si incarna perfettamente nella melodia contemporanea tra pop, rap e trap; e che unisce generazioni. In Partenope c’è una storia che ci proietta nel mondo della narrazione sin dalla prima inquadratura, in cui percorriamo le stanze di Palazzo Reale. Un cortometraggio, i cui protagonisti sono i Borbone, gli antichi sfarzi della città e la sirena Partenope. In un’interpretazione ben riuscita di Giacomo Rizzo, nei panni di Ferdinando IV e Tonia Laterza, ballerina, che interpreta l’ammaliante sirena dal canto micidiale che farà sanguinare le orecchie di Ferdinando di Borbone.
Anche gli altri brani sono un omaggio alla tradizione come la rivisitazione di “Cicerenella”.
Tra passato e presente, tradizione e innovazione il misterioso Liberato torna a far parlare di sé.