Villa di Poppea, emergono nuovi affreschi nel salone della Maschera e del Pavone

Èin corso a Oplontis-Torre Annunziata un cantiere di scavo e restauro della Villa di Poppea, che sta interessando in particolar modo il celebre salone della Maschera e del Pavone, uno degli ambienti più raffinati della villa, decorato in II stile.

Dallo scavo, di recente avviato, affiorano primi nuovi scorci di raffinati affreschi, tra cui vivaci figure di pavoni e maschere.


I primi risultati delle indagini, tra cui il completamento dello scavo del salone, sono illustrati in un articolo dell’e-journal degli scavi di Pompei. “Nonostante le tracce presenti e gli sforzi interpretativi fatti al tempo dei primi scavi, il reale andamento di questo ambiente e di quelli vicini fino ad oggi conservava molte incertezze che l’attuale intervento potrà chiarire – spiega il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel – oltre a mettere in luce nuove porzioni decorate con straordinari dettagli e colori, di cui già possiamo ammirare qualche anteprima”. Tra le scoperte sono emersi una figura integra di una pavonessa, speculare all’esemplare maschio rinvenuto sulla porzione meridionale della stessa parete, e alcuni frammenti con la raffigurazione di una maschera scenica. Grazie alla tecnica dei calchi, lo scavo ha anche restituito le impronte di alberi che ornavano il giardino, in posizione originale e inseriti in un preciso schema ornamentale, che raddoppiava il colonnato del porticato meridionale, richiamando schemi documentati nelle domus pompeiane e nello stesso sito di Oplontis. Lo scavo ha, inoltre, determinato l’individuazione di quattro nuovi ambienti che si aggiungono ai 99 già noti, tra cui un vano absidato che fa verosimilmente parte del settore termale.
    In contemporanea all’intervento di scavo è in corso anche un cantiere di restauro degli apparati decorativi di due piccoli e preziosi ambienti, in origine destinati ad area di riposo, detti cubicola, che affacciano nell’area sud occidentale della Villa, proprio in prossimità dell’area dell’altro cantiere. Colpisce la loro ricca decorazione, costituita da stucchi, pareti affrescate, volte dipinte e mosaici pavimentali di straordinaria bellezza, che rivela, al pari degli altri ambienti della Villa, una capacità tecnica da parte degli esecutori dell’epoca molto alta e una palette di pigmenti varia, costituita anche dal blu egizio.

Fonte e foto: Ansa.it