“Se la partecipazione è luce che illumina il futuro della nostra terra, l’indifferenza è l’ombra che lo oscura. Non prendere parte al voto non è un gesto neutrale: indebolisce il tessuto democratico e consegna a pochi le decisioni che riguardano l’intera comunità.
Restare a casa significa rinunciare a quella porzione di futuro che ciascuno può costruire, lasciando che siano altri a determinare il destino della nostra regione. In un tempo in cui sfiducia e rassegnazione rischiano di spegnere l’energia civile, ricordiamo che ogni cittadino è portatore di valore e responsabilità. Ogni assenza pesa sul bene comune; ogni partecipazione, invece, diventa seme di speranza, fiducia e impegno condiviso”. Lo scrivono, in una nota, i vescovi della Conferenza episcopale della Campania in vista delle elezioni regionali del prossimo novembre.
“La 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, celebrata a Trieste, ci ha ricordato che la democrazia non è un meccanismo astratto, ma un tessuto vivo che si nutre di partecipazione e di attenzione reciproca. Come ricordava Giorgio La Pira, ‘i destini di una città sono i destini dell’uomo che vi abita’. Ogni voto è quindi un atto di fiducia e di responsabilità verso la comunità di appartenenza e verso chi verrà dopo di noi. La politica non è solo gestione del potere, ma cura delle persone e dei luoghi, investimento sul futuro comune”, aggiungono i vescovi.
Fonte Ansa.it