Volla (Na) – Le dichiarazioni rese a TuttoVesuvio dall’ex consigliere comunale Lino Donato hanno suscitato l’ira funesta social dell’ex sindaco Pasquale Di Marzo e dell’ex consigliere comunale Raffaele Castiello. Lino Donato ha avuto la colpa, a detta loro, di ribadire quanto ha sostenuto durante le sue esperienze consiliari: “Il comune capofila dell’Ambito Sociale n. 24 deve tornare a Volla.” Anche l’invito a leggere le carte, in pratica i verbali del coordinamento istituzionale dei sindaci dell’Ambito Sociale n.24 lanciato dall’ex sindaco Pasquale Di Marzo risulta inopportuno perchè da quanto emerge dai verbali del coordinamento istituzionale di fine 2019, pubblicati a fine articolo, si registra il voto di Di Marzo favorevole a spostare il comune capofila da Volla a Cercola, disposizione contenuta nella proposta di convenzione dell’epoca. Tant’è vero che Pasquale Di Marzo non rischiò di arrivare in consiglio comunale a votare contro la volontà dei tre comuni dell’Ambito Sociale in quanto sarebbe risultato politicamente imbarazzante il fatto di cambiare idea dalla sera alla mattina, inoltre, sarebbe venuto meno ad accordi politici con gli altri tre comuni, patti politici presumibilmente promossi dall’assessore regionale Lucia Fortini. In un certo senso non andando in consiglio comunale a Volla consentì all’ex sindaco Vincenzo Fiengo di non convocare quello di Cercola, infatti, la prassi istituzionale prevede che l’ultimo comune a votare la convenzione sarebbe il capofila, quindi, in quel periodo Cercola. Di Marzo salvò il pariruolo dell’epoca Fiengo in quanto se fosse andato in consiglio comunale sarebbe stato travolto dalle critiche politiche perchè l’allora responsabile finanziario del comune di Cercola espresse un duro parere tecnico, sostenendo che nel caso il capofila dell’Ambito Sociale n.24 fosse stato aggiudicato a Cercola il comune non avrebbe avuto le capacità necessarie per le anticipazioni di cassa al fine di garantire i servizi sociali essenziali. Nei fatti così è accaduto: l’amministrazione Fiengo non garantì la gran parte dei servizi sociali ai comuni interessati, quindi, anche a Massa di Somma e Pollena Trocchia. A stretto gomito Di Marzo e Fiengo condussero la campagna elettorale regionale per la Fortini sostenendo la promotrice dell’accordo funesto che decretò l’inizio della fine della funzionalità dell’ambito sociale n.24. Queste sono le carte e tale è la storia politica di quegli anni che determinò l’inizio della fine dell’erogazione dei servizi sociali ai comuni interessati. Nel settembre 2020, visto che due dei consigli comunali su quattro non si espressero, la Regione Campania inviò un commissario ad acta per l’approvazione della convenzione che decretò anche il passaggio del comune capofila dell’Ambito Sociale n.24 da Volla a Cercola.
L’EX VICESINDACO CARMINE RUOTOLO SI RIFIUTO’ NEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE DEI SINDACI DI SPOSTARE A CERCOLA IL COMUNE CAPOFILA DELL’AMBITO SOCIALE N.24. DI MARZO, INVECE, NO! A supporto di quanto abbiamo registrato sulla vicenda dell’epoca arrivano anche le dichiarazioni di Carmine Ruotolo, ex vicesindaco del governo comunale, in carica da luglio del 2018 a giugno del 2021, guidato dall’ex sindaco Pasquale Di Marzo: “In quegli anni, – chiarisce Carmine Ruotolo – come tutti sanno, mi era stata affidata la delega alle politiche sociali dell’Amministrazione Di Marzo. All’epoca dei fatti, accaduti tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, ha fatto da protagonista il Coordinamento Istituzionale costituito dai sindaci dei comuni di Volla, Cercola, Massa di Somma e Pollena Trocchia. In tale circostanza, come si evince dai verbali che trasmetto e che sono per antonomasia atti pubblici da pubblicare secondo la normativa vigente nella sezione apposita delle piattaforme digitali dei quattro comuni dell’Ambito N24, si può constatare chiaramente che il mio assessorato si è sempre battuto per la conservazione dello status di Comune Capofila a Volla non per un fatto puramente di appartenenza ma in piena coerenza con quanto disciplinato dalla legge quadro nazionale oltre alle disposizioni della legge regionale di riferimento. Volla, oltre ad essere la sede dell’Asl zonale, è anche il comune più popoloso avente a disposizione risorse finanziare maggiori per garantire anticipazioni per i servizi in essere. – ha continuato Ruotolo. Per essere più precisi si specifica che nel C.I. del 13.12.2019 il sottoscritto si è nettamente rifiutato, per le stesse motivazioni che ho relazionato in precedenza, di cedere il comune Capofila e di impegnarsi affinché si potesse realizzare la famosa Azienda Speciale in modo da poter garantire una gestione più funzionale delle politiche sociali oltre alla possibilità di ricevere maggiori risorse dalla Regione Campania. Naturalmente, da come si evince dal successivo verbale del C.I. del 23/12/2019, i sindaci dei quattro comuni hanno sottoscritto la convenzione con il cambio del Comune Capofila e hanno trasmesso la stessa ai consigli comunali per la ratifica definitiva. La successiva non approvazione dei consigli Comunali di Volla e Cercola hanno portato poi al commissariamento dell’Ambito N24 con la conferma successiva del Commissario ad acta di spostare il ruolo del comune capofila da Volla a Cercola. A seguito di tali azioni il sottoscritto più volte ha manifestato agli organi competenti, come Regione Campania con diverse note protocollate e opportunamente inviate, la mia perplessità nell’esecuzione dei servizi chiedendo anche se Cercola fosse in grado di sopperire l’azione amministrativa e finanziaria per lo svolgimento di tale ruolo. Purtroppo, a tali richieste non è mai pervenuta nessuna risposta e di conseguenza negli anni successivi siamo arrivati alla paralisi dei servizi rivolti ai cittadini. Il Centro per le persone con disabilità destinato ai beneficiari dei quattro comuni dell’Ambito che doveva operare sul territorio vollese presso il Centro polifunzionale Pasquale Cennamo non è mai stato realizzato così come non si è provveduto a realizzare altri tipi di servizi destinati al sociale. – ha concluso Carmine Ruotolo. Fatta questa premessa, mi fanno sorridere affermazioni di esponenti dell’Amministrazione (alcuni usciti e poi successivamente rientrati a seconda delle stagioni o, meglio, delle alleanze) di cui ho fatto parte, giustificandosi o addirittura promettendo qualcosa che non dipende dalla volontà di un singolo comune ma bensì dalla volontà di un tavolo istituzionale sempre ratificato dai quattro consigli comunali a ridosso delle successive elezioni amministrative del comune di Volla. I cittadini vollesi hanno pagato negli ultimi anni gli errori di una classe politica litigiosa che ancora oggi in un periodo delicato in cui viviamo, continua senza alcuna logica a utilizzare temi importanti per recuperare credibilità e sostegno.“
La strumentalizzazione politica del dolore non appartiene a questa testata giornalistica e tantomeno raccogliamo dichiarazioni in tal senso. Abbiamo concesso soltanto fiducia ad un “Castiello” che fu.. si è sempre in tempo per riconoscere, comunque, la ‘tempra’ dei politici locali.
VERBALE N.20 DEL 23 DICEMBRE 2019 DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE DEI SINDACI: L’EXSINDACOSINDACO PASQUALE DI MARZO VOTO’ FAVOREVOLMENTE AL PASSAGGIO DEL COMUNE CAPOFILA DA VOLLA A CERCOLA.
VERBALE N.18 DEL 13 NOVEMBRE 2018 DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE DEI SINDACI DELL’AMBITO SOCIALE N.24 DOVE L’EX VICESINDACO DI VOLLA CARMINE RUOTOLO SI RIFIUTO’ DI VOTARE IL TRASFERIEMNTO DEL COMUEN CAPOFILA A CERCOLA