Cercola. Assistenza specialistica nelle scuole, comune fanalino di coda per la partenza del servizio. Perplessità su gara in autonomia e utilizzo fondi Asacomm

Cercola (Na) – A 21 giorni dall’inizio delle attività didattiche tutte le scuole presenti sul territorio di Cercola non hanno ricevuto dall’Ambito Sociale n.24 il personale per l’assistenza specialistica per i diversamente abili. “L’Ambito Sociale n. 24 e i relativi comuni che lo costituiscono stanno creando un serio ed irrecuperabile blocco allo sviluppo educativo dei nostri ragazzi, i responsabili di questi disagi dovranno fare i conti con la proprio coscienza e speriamo che le autorità competenti si muovano affinchè si garantisca un obbligatorio di diritto di assistenza per i nostri sfortunati figli. Siamo stanchi di subire queste negligenze ed incapacità ad amministrare, non posso escludere altro!” Ecco lo sfogo ai nostri taccuini di un genitore di un figlio diversamente abile frequentante una scuola di Cercola che sta letteralmente soffrendo la mancanza delle figura importante e competente dell’educatore professionale.

Mentre negli altri comuni , vedi Pollena Trocchia e Massa di Somma, è già partita l’assistenza specialistica, invece, a Cercola non decolla in quanto soffre l’inadeguatezza seriale del sindaco Biagio Rossi e della sua Giunta Municipale. Corre voce, visto che documenti ufficiali dal porto delle nebbie dell’Ambito Sociale n. 24 stentano a materializzarsi, dell’esistenza di una presunta delibera approvata dal Coordinamento Istituzionale dei Sindaci dei comuni interessati che invita gli stessi enti municipali al procedere nel prevedere la gara in autonomia per la fornitura dell’assistenza specialistica fino al 31 dicembre 2024, utilizzando i fondi Ascomm che il Ministero trasferisce ogni anno ai comuni. La proposta politica ed amministrativa, udite bene, sarebbe stata avanzata dal commissario De Blasio, da qualche mese nominato dalla Regione Campania al timone dell’Ambito Sociale n. 24 :noi ci chiediamo , come mai, deve arrivare un commissario regionale per emettere provvedimenti presumibilmente in contrasto con la legge regionale che prevede la gestione condivisa dei servizi sociali dei comuni in unione – Ambito Sociale n. 24 – , comprese l’effettuazione condivisa delle gare di appalto per i servizi da erogare ai cittadini? Anche su questo il comune di Cercola è in ritardo, anche nell’accogliere questo provvedimento al fine di rendere vana la norma regionale che fissa lo svolgimento degli appalti in maniera condivisa. Inoltre, sembra anche che sarebbe in campo un’altra proposta del commissario regionale De Blasio, in verità già applicata da questi comuni l’anno scorso, che prevede l’utilizzo dei fondi Asacomm per garantire la specialistica nelle scuole: in poche parole, sacrifichiamo il servizio integrativo all’assistenza specialistica a cui tali fondi Asacomm sono destinati , tali fondi garantiscono educatori e specialisti in aiuto ai ragazzi in difficoltà per la comunicazione e spingerli verso un processo più rapido di inclusione. Tutto questo con l’obiettivo non dignitoso di colmare la mancanza di fondi a carico dei comuni, infatti, con i trasferimenti di fondi municipali si alimenta il Fondo Unico d’Ambito (FUA) dal quale si garantisce la copertura finanziaria del servizio. Quindi, in soldoni, i fondi ministeriali utilizzati per l’inclusione e la comunicazione vengono impiegati per l’assistenza specialistica perchè i comuni interessati non sono riusciti o non hanno voluto alimentare il fondo unico d’ambito: ma tutto ok? E’ possibile tutto questo? O sotto al Vesuvio vige un regime giuridico diverso rispetto a quello regionale?