Cercola (Na) – In questi giorni sta andando in scena la triste vicenda politica di Giorgio Esposito, attuale presidente del consiglio comunale, che da abatino di Caravita si sta trasformando in un Mullah Omar di periferia?Questo è l’interrogativo inquietante che si sta ponendo il mondo politico istituzionale del vesuviano all’indomani dell’aggressione alle regole che tengono in piedi l’istituzione democratica del consiglio comunale di Cercola, unico organo di rappresentanza diretta del popolo al Municipio.
I FATTI. SEDUTA CONSIGLIO COMUNALE DI APPROVAZIONE DEL DUP: IL PRESIDENTE ESPOSITO VIOLA ART. 16,21,22 E 60 DEL REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSIGLIO COMUNALE. L’attuale presidente del consiglio comunale Giorgio Esposito il 4 ottobre scorso violando in modo espresso diverse disposizioni contenute nel regolamento di funzionamento del parlamentino locale (ART. 16,21,22 e 60) ha garantito, senza avere i numeri necessari, il prosieguo di questa amministrazione comunale. I consiglieri delle opposizioni di centrosinistra, guidati dall’ex sindaco Vincenzo Fiengo, e i due consiglieri Angelo Visone e Salvatore Grillo, appena usciti dalla maggioranza, adottando una strategia politica , consentita dal regolamento consiliare, ed abbandonando la scorsa adunata consiliare e quindi, facendo venir meno il numero legale, hanno fatto comprendere al sindaco Biagio Rossi ed alla città che i numeri per governare non ci sono. I numeri ci sarebbero in seconda convocazione, ma le opposizioni consiliari adottando questa strategia, secondo le disposizioni regolamentari cercolesi, di fatto, non si potrebbe mai celebrare, Tanto è vero che la già citata seduta del 4 ottobre, dove si votava anche il DUP (atto necessario e propedeutico al bilancio), fu sciolta per mancanza del numero legale. Alchè Giorgio Esposito avrebbe dovuto riconvocare, in applicazione del regolamento comunale., i consiglieri in prima seduta di convocazione, invece, violando le norme regolamentari (art.16 )Esposito , si fece rilasciare un parere – non contestualizzabile in quel di Cercola – dall’organo di supporto al consiglio comunale e decise che i punti non trattati nella prima convocazione sarebbero posti in votazione il giorno successivo (caso non contemplato nel regolamento), senza che i consiglieri che si allontanarono dall’aula e i cittadini sapessero di questa tenuta irregolare del consiglio comunale (Violati art.16 e 21 del regolamento). Il presidente Esposito avrebbe dovuto, comunque portare a votazione nella conferenza dei capigruppo consiliari il parere rilasciato dall’organo di supporto consiliare, invece, ha violato anche l’art.60 del regolamento, che lo imponeva espressamente. Il giorno dopo – 5 ottobre – i consiglieri comunali di maggioranza – appena otto – tenuti “sotto sequestro” ( in quelle 24 ore nessuno si espose e non parlarono di quella seconda convocazione, non usci nulla nemmeno dalla loro piattaforma bulgara ‘Cercola InForma’) andarono ad espletare . alle 15, 00 – la consolidata funzione prettamente fisica di alzata di mano all’invito del presidentissimo Giorgio Esposito, calpestando la dignità del popolo cercolese e di tutti quelli che hanno lottato ed hanno pagato con la vita per conquistare la democrazia in Italia. Ora ci chiediamo preoccupati: Giorgio Esposito reitererà tale comportamento al solo scopo di garantirsi il prosieguo dell’amministrazione comunale in modo talebanesco, senza che vengano rispettato le regole democratiche, oppure dichiara finita la consiliatura per mancanza dei numeri per governare? Quindi, la sua ventennale opposizione sacerdotale in consiglio comunale, una sorta di narcotizzazione delle veemenze delle minoranze, ai governi di centrosinistra rappresentava soltanto il lasciapassare per il tranquillo accesso nelle istituzioni, in particolare nell’Ufficio Tecnico Comunale? Le risposte a queste domande spigolose ci consegnerà alla città un’altra storia di un politico controverso oppure di un uomo che guarda in faccia la storia ed ammette che ha sbagliato?
GIORGIO ESPOSITO, DA EX RIFERIMENTO DI LUIGI CESARO A FIANCHEGGIATORE DEL GOVERNO SOSTENUTO ANCHE DA EX BRIGATISTI ROSSI (PASQUALE APREA, DELEGATO DI LISTA DI UNIAMOCI PER CERCOLA). Giorgio Esposito nasce democristiano, dopo un decennio alla corte di Luigi Cesaro, detto a’ purpetta, parlamentare di Forza Italia molto discusso, decide di fondare Fare X Cercola, insieme all’attuale capogruppo consiliare Pasquale Esposito, una lista civica ibrida dove vengono coinvolti ex Forzisti e pentastellati. Fare x Cercola appoggia la candidatura a sindaco di Biagio Rossi, nipote acquisito di Pasquale Aprea( ex brigatisita rosso), nonchè riferimento politico da un ventennio dello stesso attuale sindaco. Gli ex berlusconiani, oggi, governano con Pasquale Aprea, segretario politico di Uniamoci per Cercola, lista più votata a Cercola, la figlia Giusy Aprea in maggioranza, in aggiunta troviamo il vicesindaco Giulio Bentivoglio, una vita nel centrosinistra ed altri gruppuscoli borderline, oltre all’infinito mondo del finto comunista. Insomma, un inguacchio drammatico. Tale raggruppamento si ufficializza il giorno di Carnevale del 2023, tanto che noi di TuttoVesuvio la definiamo Coalizione Arlecchina, anche perchè pezzi consunti della politica locale si aggregano al candidato sindaco Rossi. Non era uno scherzo, tale coalizione di governo ‘fa scherzi’ in ogni azione di governo e sembra una carnevalata: purtroppo, però non potrebbe essere, davvero, uno scherzo.
FARE X CERCOLA DI GIORGIO ESPOSITO SI PIAZZA ANCHE NEL CDA CIMITERIALE E NEI SETTORI PATRIMONIO E POLITICHE SOCIALI AL COMUNE. BUTTANDO FUORI IL CAMBIAMENTO DI VISONE E GRILLO. Fare X Cercola acchiappa tutto. In pochi mesi di Amministrazione Rossi, nonostante sia rappresentata da soli due consiglieri comunali, si becca l’assessorato alle politiche sociali patrimonio ed edilizia scolastica con la candidata al consiglio comunale non eletta Simona Belprato, quest’ultima alla prima esperienza amministrativa ( e si nota ) e nel consiglio di amministrazione del Consorzio Intercomunale del Servizio Cimiteriale dei comuni di Cercola Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio piazza un’altra sua candidata non eletta, tale Fabiana Perna, appena ventenne e senza esperienza e titoli per quel ruolo. Fare x Cercola , poi, in piena voracità compulsiva si becca pure la presidenza del consiglio comunale con il loro leader Giorgio Esposito, facendo spostare gli equilibri della maggioranza nei soliti versanti, determinando, di fatto, l’abbandono del capogruppo Liberi e Forti Salvatore Grillo e di Angelo Visone, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle.
FARE X CERCOLA “HA ALLUNGATO LE MANI” ANCHE SULL’ASSEGNAZIONE DELLA BIBLIOTECA GIANCARLO SIANI DI CARAVITA. Un altro fatto amministrativo, nonchè politico, che caratterizza questa criticabilissima azione di governo comunale della squadra Fare X Cercola è relativa all’invasione della parte politica nel procedimento di assegnazione della Biblioteca Giancarlo Siani di Caravita, dove lo stesso Esposito e l’assessore Belprato, ‘invadendo’ una procedura amministrativa definita e conclusa in epoca commissariale, hanno invitato al palazzo municipale, insieme al sindaco Rossi, le associazioni assegnatarie paventando criticità e irregolarità non riscontrabili, ad oggi, da atti concreti dai responsabili dei servizi al municipio. Quello di Fare X Cercola, sotto l’occhio attentissimo del sindaco Rossi, è un agire amministrativo che sta scardinando in modo pessimo regole e atteggiamenti istituzionali che non ha precedenti storici nella vita amministrativa e politica della città Cercola.
Per completezza di informazione Giorgio Esposito è stato candidato sindaco, in quota Forza Italia, del centrodestra nel 2013 e nel 2018 sconfitto da Vincenzo Fiengo in entrambi le occasioni.