Cercola (Na) – Lunedì, 6 novembre, alle ore 17,30, presso la sala del Teatro Comunale di viale dei Platani, si terrà il consiglio comunale in prima convocazione. Si discuterà della riapertura della Biblioteca Comunale Giancarlo Siani, del business sanitario consentito al centro sociale Edilfutura e la pessima gestione dei rifiuti dell’era Rossi. Inoltre, si metteranno ad approvazione alcune modifiche al regolamento comunale del Gruppo Volontari della Protezione Civile di Cercola.
Alla conferenza dei capigruppo consiliari convocata da Giorgio Esposito, pessimo e inadeguato presidente del consiglio comunale, sarebbe stata comunicata l’assenza del segretario generale del comune di Cercola Valentina Santini. I consiglieri comunali ancora beffati: infatti, proprio il segretario generale avrebbe dovuto rispondere dell’irregolare delibera di Giunta Municipale che ha concesso al Centro di Cura dei Linfedema di attuare un business sanitario in una struttura sociale del comune e destinato a luogo di aggregazione per gli anziani, tra l’altro chiusa agli stessi. Mentre la stessa Valentina Santini è stata protagonista negli scorsi consigli comunali entrando spesso nel dibattito consiliare: si è ancora in attesa della pubblicazione della deliberazione consiliare di una seduta dichiarata deserta dalla stessa Santini, senza che nessun consigliere era presente e aprì la seduta, una sorta di evento storico quello di avere nelle mani un verbale di deliberazione consiliare del genere.
La discussione prevista in consiglio comunale per la riapertura della Biblioteca Giancarlo Siani rappresenterà una vergogna storica per le istituzioni municipali di Cercola. La co-gestione fu assegnata cinque mesi fa , a seguito di una complessa procedura attivata ed approvata nel periodo commissariale prefettizio, a quattro firmatari del patto complesso previsto dal regolamento comunale ed oggi si assiste ad un’altra invasione della politica, l’imbarazzante politica cercolese, in una procedura già definita alla quale avrebbe dovuto seguire la consegna delle chiavi ai legittimi assegnatari. Invece, si arriva in consiglio comunale. Una vergogna inaudita!
Siamo al cospetto di un serio e imbarazzante attacco alla memoria di Giancarlo Siani, unico simbolo anticamorra ed antimafia a Cercola: non c’è spazio pubblico intitolato a Falcone, Borsellino, Livatino ed agli altri eroi dell’antimafia. Da una parte c’è il mondo variegato delle sigle antimafia e un giornale d’inchiesta locale ( spiccano Libera contro le Mafie e Il Secolo Nuovo) e dall’altra ex brigatisti rossi ( Pasquale Aprea, dominus politico di Uniamoci per Cercola) e figli consiglieri comunali e nipote acquisito sindaco (Biagio Rossi) dello stesso Aprea. Da una parte l’oltranzismo legalitario delle lotte contro la mafie e contro i malaffari della politica e delle amministrazioni comunali locali e dall’altra i discepoli della lotta violenta alle democratiche istituzioni statali culminate con il sanguinario Sequestro Cirillo, autentica pagina buia del nostro territorio.