Cercola (Na) – Mentre il comune cade a pezzi – servizi inesistenti e buco di bilancio abnorme – il sindaco Vincenzo Fiengo, ormai sempre più solo, costruisce e distrugge fantasiose alchimie per la composizione di un nuovo esecutivo comunale che manca al Municipio di Cercola da 42 giorni: mai crisi politica fu più lunga, forse nella storia dei comuni. Il sistema de La Grande Accozzaglia si è avvitato su se stesso facendo emergere, proprio in questi mesi, tutti i limiti di chi ha voluto vincere a tutti i costi senza essere accompagnato da una visione politica seria, ma intrappolato nelle richieste continue dei vari gruppi politici e del loro sottobosco. Il de profundis politico è alle porte…
L’ultima geniale trovata dell’attuale fascia tricolore vede la composizione di una Giunta Municipale che lo stesso definisce tecnica, che mette, invece, tra gli intoccabili il disastroso assessore del PD Giulio De Filippis, dirigente anche democrat a San Paolo Belsito e, in particolare, accusato pesantemente in consiglio comunale dalle opposizioni cercolesi di presentare un bilancio presumibilmente falso. In aggiunta a De Filippis Fiengo avrebbe in testa di nominare altri due soggetti, di fuori comune, dotati spiccata caratura tecnica (?) e lascerebbe altri due assessori per accontentare, parrebbe a suo dire, le due non maggioranze consiliari: quella dei dinosauri (composta dai consiglieri Riccardo Meandro, Maria Rosaria Donnarumma, Marco Picardi, Antonio Tammaro e Salvatore Carrotta) e dall’altra degli scissionisti di maggioranza ( composta dai consiglieri Giuseppe Romano, Luigi Sorrentino, Santolo Esposito, Antonio Forte e Domenico Busiello).
Quindi, un assessore a testa per le voraci aspettative delle due non maggioranze certificano un drammatico epilogo dell’esperienza del secondo governo de La Grande Accozzaglia: cosa succederà in queste ore? Ci ritroveremo il commissario prefettizio in città?