Cercola. Riesame, confermate le accuse a Sabino De Micco, resta in carcere. Voto di scambio politico – mafioso, la Procura fornisce nuove intercettazioni

Cercola (Na) – Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato le accuse per il voto di scambio politico – mafioso a Sabino De Micco, attualmente consigliere della sesta Municipalità di Napoli, e Giusy De Micco, candidata al consiglio comunale di Cercola in Europa Verde. I pubblici ministeri John Woodcok e Stefano Capuano, titolari dell’inchiesta, hanno portato in udienza nuove intercettazioni che cristallizzerebbero la compravendita del voto a 30 euro al primo turno ed in 20 euro al secondo turno: ecco quanto riferisce Internapoli.it. Quindi, Sabino De Micco resta in carcere, mentre resta ai domiciliari la sorella Giusy De Micco, posizione alleggerita dal precendente interrogatorio di garanzia.

L’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale di Napoli della Procura della Repubblica, guidata da Nicola Gratteri, mise in luce una sconvolgente operazione di compravendita di voti, in particolare nel quartiere bollente di Caravita, che coinvolse, secondo l’accusa della Procura, esponenti di due diversi clan , i “Fusco Ponticelli” e i “De Micco De Martino“: Sabino De Micco avrebbe acquistato voti per la candidata Giusy De Micco e il candidato sindaco Antonio Silvano , area PD. Antonietta Ponticelli, all”epoca dei fatti, da quanto sostenuto dalla Procura, era, insieme ai fratelli Fusco, la reggente del clan “Fusco Ponticelli”, clamorosamente, la figlia del boss ergastolano Gianfranco Ponticelli e colpita da condanna per associazione mafiosa, fu nominata rappresentante di lista per Europa Verde. Tra gli indagati risultano Antonio Silvano, attuale componente della Commissione Locale per i Paesaggio, candidato sindaco del centrosinistra e l’architetto- ex assessore Ciro Manferlotti, delegato di lista per Europa Verde del tik-toker parlamentare Francesco Emilio Borrelli. Delicata resta la posizione dell’attuale consigliere comunale di opposizione Vincenzo Barone, non indagato, che dalle intercettazioni e dalle risultanze del GIP del Tribunale di Napoli risulterebbe essere colui che ha fatto la soffiata al gruppo De Micco Ponticelli, relativamente ad una reale operazione della Tenenza dei Carabinieri di Cercola in corso nei giorni delle elezioni comunali per il contrasto al voto di scambio.