Cercola (Na) – Le improvvise ed ‘inquietanti’ dimissioni dell’assessore Domenico Busiello hanno determinato un vero sconquasso in seno alla risicata maggioranza che sostiene il sindaco Biagio Rossi. Da un’iniziale voce di un insolito appoggio esterno del gruppo consiliare ‘Manuela Forte e Santolo Esposito’ , preludio di un presto ritorno a casa del sindaco Rossi, si è passati, in queste ore, ad una possibile richiesta di rimpasto dalla Giunta Municipale: iniziativa che sarebbe stata avanzata, oltre dai consiglieri comunali che esprimevano Busiello nell’esecutivo comunale, anche dal consigliere comunale Gaetano Barone.
Nulla trapela dal palazzo comunale, il sindaco Biagio Rossi si è trincerato, a quasi quattro giorni dal primo abbandono in giunta, in un silenzio irrituale. La macchina da guerra della comunicazione istituzionale, costata ai contribuenti quasi 100.000€ annui, non è entrata in azione al fine di spiegare alla città quanto sia successo in uno uno dei più delicati settori – ecologia – al comune, anche rispetto al clamore pure mediatico che sta suscitando l’attenzione di organi esterni sulla regolarità dell’appalto di igiene urbana, inadempienze contrattuali, in verità, tanto contestate da Domenico Busiello nell’esercizio delle funzioni di assessore. Un’agenzia di comunicazione, un portavoce del sindaco e due componenti dello staff della fascia tricolore, in veste di responsabili delle relazioni esterne, non hanno prodotto ‘due righe’ al fine di informare i cittadini di quanto stia accadendo. Da non sembrare vero.
Antonio Forte, Luigi Sorrentino e Giulia Tavolaro sono i nomi che il sindaco sarebbe obbligato a scegliere per la ricomposizione della Giunta Municipale e per la nuova presidenza del consiglio di amministrazione del consorzio cimiteriale. Infatti, ‘Uniamoci per Cercola’ , listone che vanta quattro consiglieri comunali è deflagrato, implodendo sotto i colpi dell’ex brigatista rosso Pasquale Aprea, delegato di lista e dominus della stessa, allontanando dalle decisioni importanti dell’amministrazione comunale questi tre consiglieri comunali. I dissidenti tentano di rientrare dalla porta principale, risultano tra i più eletti e i meno considerati dal sindaco eletto dal voto popolare e dal sindaco di fatto – scelto dal favore delle tenebre della storia buia di Cercola -. Se il sindaco Biagio Rossi vuole continuare a governare con questa maggioranza sarebbe obbligato ad accettare le eventuali richieste di questo gruppo: due assessori e la presidenza del CdA cimiteriale, al fine di ripristinare il vero rapporto di forza uscito dalle urna. A farne le spese sarà “Fare X Cercola”, la lista degli ex Forza Italia Giorgio e Pasquale Esposito, in quanto detiene uno sbilanciamento favorevole nel rapporto voti e rappresentanti consiliari ottenuti rispetto alla nomine politiche in quanto è di due consiglieri comunali ( Giorgio e Pasquale Esposito) e tre posizioni istituzionali di nomina politica, eccole: Giorgio Esposito (Presidente del consiglio comunale); Simona Belprato, assessore alle politiche sociali e Fabiana Perna, componente del consiglio di amministrazione del cimitero consortile. I consiglieri comunali Fabio Miracolo e Mario Paudice ‘esprimono ognuno un assessore in giunta, rispettivamente Annunziata Ilardo e Caterina Manzo. I fuoriusciti da ‘Uniamoci per Cercola‘, ovvero ‘Manuela Forte, Santolo Esposito’, insieme a Gaetano Barone che risulterebbe in posizione critica rispetto alla lista, rivendicherebbero una visibilità e un’agibilità politica mai riconosciuta in questo anno e mezzo dal sindaco Biagio Rossi rispetto al peso elettorale e istituzionale in consiglio comunale ottenuto dai tre soggetti politici. Le richieste politiche ipotizzabili e forse già sul tavolo delle trattative condurrebbero a prevedere due assessori, scelti uno tra Antonio Forte, già tre volte consigliere comunale a Cercola ed a Volla, l’ex presidente del consiglio comunale Luigi Sorrentino , ed in quota Gaetano Barone, spunterebbe il nome di Giulia Tavolaro, già vicesindaco, un passato ed un trascorso di esperienza familiare che la porterebbero inequivocabilmente a ricoprire con grande dignità in Giunta la delega pesante delle politiche sociali. Antonio Forte e Luigi Sorrentino si giocano l’altro posto per l’assessore all’ambiente ed ecologia lasciato libero da Domenico Busiello, e chi, di loro, invece farà un passo indietro rispetto al ruolo di assessore, già sarebbe pronta la presidenza del consorzio cimiteriale. Sorrentino e Forte hanno tutti i titoli per ricoprire il ruolo di vertice amministrativo al camposanto, essendo già stati amministratori comunali.
Nell’azione di ripristino dell’equilibrio rispetto al d rapporto di forze delle liste in campo l’assessore indicato a lasciare la Giunta Municipale sarebbe Simona Belprato, candidata non eletta nella lista ‘Fare X per Cercola’, pende sul capo dell’assessore il fallimento della gestione delle sue deleghe al patrimonio, in particolare, quella delle politiche sociali, inadeguatezza che sta letteralmente devastando la quotidianità dei più fragili in virtù dell’azzeramento dell’erogazione dei servizi sociali. I sindaci dei comuni dell’Ambito Sociale n.24 accusano pesantemente l’inadeguatezza politica del sindaco Biagio Rossi, di conseguenza dell’assessore in materia, che hanno bloccato i servizi sociali sui territori interessati. Sembra una scelta facile. Anche il sacrificio della presidenza di Davide Giampaglia appare percorribile, in quanto la gestione del cda rispetto ad un solo impegno di quest’anno relativo alla della costruzione realizzazione ed assegnazione dei nuovi loculi al cimitero, previsti con autofinanziamento dei cittadini, hanno determinato una serie di criticità evidenti, complice anche il cda, esplodono presunte irregolarità contabili tecniche, addirittura hanno chiesto e incassato più soldi, si parla di 500€ a contribuente. Nella primavera 2025 arriva la scadenza della convenzione del consorzio cimiteriale dei tre comuni – Massa di Somma Cercola e San Sebastiano al Vesuvio – si necessita di una presidenza forte ed autorevole, quella di Davide Giampaglia, candidato non eletto nella lista Uniamoci per Cercola, è risultata essere debole ed inadeguata. La scelta di Davide Giampaglia, candidato non eletto nella lista ‘Uniamoci per Cercola’ ebbe uno sponsor d’eccezione, quello di Pasquale Aprea. Ricordiamo ai nostri elettori che giusto un anno fa il sindaco Biagio Rossi nominò solo due componenti di Cercola per il cda del consorzio cimiteriale, ed il terzo dovuto per statuto consortile, fu suggerito e ‘regalato al sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, e fu Giorgio Nocerino: facendo perdere di fatto la maggioranza delle quote a Cercola, fatto mai registrato nella storia del consorzio cimiteriale. Quindi, ad oggi Rossi dovrebbe revocare Nocerino e nominare uno tra Forte e Sorrentino. Tutto ciò anche per arginare le velleità di presunta commercializzazione del cimitero ipotizzata dal comune di Massa di Somma, ente sulla cui superficie ricade il cimitero consortile. Si parla di azienda speciale per la gestione, mai realizzata per piccoli centri, e una nuova idea di costruzione dei forni crematori bocciati da una sommossa popolare nel 2019.
L’alternativa al ritorno a casa per Biagio Rossi è quella di piegarsi alle richieste politiche di Luigi Di Dato e Marco Picardi, espressioni della timida opposizione del centrosinistra, i quali in consiglio comunali lanciano da mesi messaggi d’intesa. In verità , l’ex sindaco Luigi Di Dato ha già dato modo di far comprendere il transito verso la maggioranza, assentandosi nel consiglio comunale che si approvò riequilibrio di bilancio nel momento in cui gli attuali dissidenti stavano già puntando i piedi e Rossi si assicurò l’assenza nella seduta consiliare che garantiva, in caso di voto contrario dei dissidenti, il quorum abbassato, evitando il rischio di andare a casa prematuramente. Anche nello scorso consiglio comunale, l’unico delle opposizioni che andò via , dopo l’imbarazzante fuga del sindaco dei suoi assessori e dei suoi consiglieri comunali, fu Luigi Di Dato, attese cinque minuti e li rincorse al municipio, Un vecchio adagio dei sinistri cercolesi recita ‘nessuno fa nulla per niente’: sembrerebbe spuntare un documento al comune che ‘salverebbe’ un’attività di servizio pubblico sul territorio riconducibile una cooperativa legata a Luigi Di Dato, ed un altro presumibilmente alla società del segretario Vincenzo Terracciano di Città Futura che esprime il consigliere Marco Picardi. Attendiamo con fiducia che questo documento esca fuori presto, così da comprendere cosa succede nel sottobosco degli appalti comunali e degli uffici stessi. Condizionamento del consiglio comunale rispetto a servizi comunali in corso? Ai documenti la facile risposta!
Tale situazione di disastro politico sancisce la fine della nefasta luna di miele del sindaco Biagio Rossi con sua inadeguatezza nel guidare la città. Ora contano i numeri e meno “Zio Lino”. Niente di nuovo sotto il cielo di Cercola!