La dentosofia è una dottrina odontoiatrica caratterizzata da un approccio umanistico, particolarmente attento al legame tra l’equilibrio della bocca, quello dell’essere umano e quello del mondo. Ogni terapia viene messa in atto nel riconoscimento del nesso che esiste tra la salute del cavo orale e l’integrità psicofisica.
Raggiungere l’equilibrio della bocca, equivale a mantenere in armonia l’intero organismo; un concetto che rappresenta l’aspetto innovativo di questo approccio e che fa la differenza dall’ odontoiatria convenzionale moderna. Le terapie che, quindi, seguono questa linea di pensiero non si occupano soltanto del cavo orale ma tendono ad interessarsi dell’organismo intero e di ciò che intercorre tra organismo fisico e attività psichica del paziente.
Secondo quest’ottica i “problemi” della bocca rispecchiano le problematiche di cui soffre il nostro corpo.
La dentosofia si fonda sui principi della pedagogia steineriana. I pionieri di questa scienza furono i medici francesi Michel Montaud e Rodrigue Mathieu. Il loro principio fondamentale dichiarava che ogni dente è la rappresentazione di un archetipo (maschile femminile / padre e madre) ed il mal posizionamento di uno o più denti è l’evento manifesto di un disagio interiore o psico-affettivo dell’individuo.
I dentosofi utilizzano i cosiddetti “attivatori”; apparecchi in materiale elastico e vengono utilizzati insieme allo svolgimento di particolari esercizi che il medico indica al paziente.
Proprio su questo argomento ci soffermeremo nei prossimi giorni, perché noi di Tutto Vesuvio, ci recheremo presso lo studio di una Odontoiatra Dentosofa, a Napoli, per conoscere da vicino cosa sono gli attivatori.