Ingiustificati aumenti dei prezzi dei loculi, l’UTC del cimitero consortile incasserebbe dagli ignari assegnatari  53.000€ non dovuti

“Assaltate” le tasche degli assegnatari dei 120 loculi e dei 9 tumuli in costruzione al cimitero consortile dei comuni di Cercola, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma. Da alcuni provvedimenti amministrativi, emessi dagli organi del Consorzio Intercomunale del Servizio Cimiteriale, sono emerse delle richieste incredibili, presumibilmente irregolari, agli assegnatari delle nicchie. Oltre 53.000€, presumibilmente non dovuti, sono stati caricati agli assegnatari indebitamente e da uno strano aggiornamento del quadro economico dei lavori, pari ad altri 80.000€, disposto dal consiglio di amministrazione del consorzio cimiteriale nel novembre 2022 clamorosamente messo a carico degli assegnatari dei 120 loculi e dei 9 tumuli del camposanto vesuviano. Atti amministrativi che hanno fatto aumentare i prezzi d’acquisto del loculo dai 2.100€ originari ai 2.700€ odierni e, invece, i tumuli passano da 4.500€ a 5.700€: tutto disposto dalla determina dirigenziale n. del 31 maggio 2024 del capo dell’Ufficio Tecnico del Consorzio Cimiteriale Antonio Perugino e confermato dagli inviperiti assegnatari delle nicchie cimiteriali che in queste settimane si sono visti notificare a domicilio la richiesta della seconda rata di pagamento delle nicchie. I lavori di costruzione dei 120 loculi dei 9 tumuli sono stati previsti con l’autofinanziamento dei beneficiari: ovvero, l’intero costo dei lavori di costruzione è a carico degli assegnatari. Basta un semplice calcolo della massaia per comprendere l’ingiustizia subita dagli assegnatari che devono coprire l’intero il costo di costruzione del nuovo impianto cimiteriale, infatti, se si moltiplica il costo del loculo 2.700€ per il numero di essi 120 si genera la cifra di 324.000€ e si aggiunge a questa la cifra di 51.500€ che è determinata dalla moltiplicazione di 9 tumuli per il costo di 5.700 si arriva alla cifra complessiva di 375.500 ben superiore al quadro economico approvato dal consiglio di amministrazione del cimitero consortile che è quantificato in 322.000€. Richiesti indebitamente ai contribuenti finanziatori ulteriori 53.000€ rispetto al valore dell’appalto totale per costruzione di queste nicchie. Senza contare l’inconsueto addebitamento di altri 80.000€ agli assegnatari dovuti ai ritardi di realizzazione dell’opera cimiteriale, dovuti esclusivamente a ritardi riconducibili alla scarsa azione amministrativa degli organi consortili.

Noi di TuttoVesuvio vi esponiamo i passaggi amministrativi di quest’altra ‘inquietante’ vicenda che si sta registrando nei territori sotto al Vulcano.

Partiamo dall’inizio. La deliberazione n° 14 del 25 ottobre 2018 del Consiglio d’amministrazione del Consorzio Cimiteriale, presieduto all’epoca dall’ex sindaco Giuseppe Gallo, approvò la decisione di costruire in autofinanziamento per gli assegnatari di n° 120 loculi e n° 9 tumuli da realizzare presso il Cimitero Consortile, al Lotto A del Nuovo Cimitero. I prezzi fissati nel bando di assegnazione – novembre 2018 – delle nicchie erano questi: 2.000€ ( in aggiunta anche 100€ per i diritti consortili) per i loculi e 4.500 per i tumuli. Il bando in questione non ha previsto nessun aumento dei prezzi per eventuali aggiornamenti dei costi dei materiali ed altri imprevisti, questa mancata previsione fu spinta dal fatto che i lavori in oggetto non erano difficoltosi ed il materiale da utilizzare non era di grosse quantità, parliamo di un semplice modulo con piccoli fornetti che ospiteranno i resti mortali dei cari degli assegnatari della concessione consortile. La domanda di partecipazione alla graduatoria per l’assegnazione dei loculi e tumuli scadde il 31 gennaio 2019. La graduatoria fu stilata nel 2021, registrando un enorme ritardo e piovvero critiche dai partecipanti al bando. Ad oggi, trascorsi quasi cinque anni, i lavori non sono stati ancora ultimati.

L’11 novembre 2022, invece, il consiglio di amministrazione del consorzio cimiteriale, presieduto da Marco Aiello, dispose un insolito aggiornamento dei prezzi per i lavori della costruzione delle nicchie cimiteriali che lievitò dai 240.000€ originariamente fissati dal bando in questione ai 322.000€, disponendo il costo di questo ulteriore aumento, tra l’altro fonte di forti perplessità, a carico degli assegnatari chiamati in autofinanziamento a rendere reale la nascita di questi presidi cimiteriali. Il nuovo quadro economico proposto dal progettista esecutivo dei lavori – architetto Ida Ciriello – come disposto nella delibera del CDA, giustificò tale modifica economica con un aumento del costo dei materiali e l’aumento dei costi dell’energia piombati in quel periodo perchè ci fu l’emergenza Covid19, iniziata l’8 marzo 2020, e per la guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022. Tale eventualità imprevista ha delle radici di responsabilità proprio nei ritardi di azione dei vertici amministrativi consortili che ritardarono tutte le procedure amministrative arrivando ad essere imbrigliati ‘ingiustificatamente’ nel periodo Covid. Tutta la procedura si sarebbe dovuto chiudere entro il 2020. Noi di TuttoVesuvio, ci chiediamo: perchè accollare una spesa imprevista sulle spalle degli incolpevoli assegnatari, quando, invece, i ritardi della procedura, completamente amministrativi, sarebbero, comunque, ascrivibili ai vertici del consorzio cimiteriale, senza dimenticare che nel bando non è per nulla previsto un aumento dei costi a carico dei cittadini per cause non prevedibili? Da una prima analisi del nuovo quadro economico presentato dal progettista esecutivo Ida Ciriello in CDA rimbalza un aumento delle spese tecniche di procedimento da 22.000€ a 35.000€, e ci chiediamo: trattandosi di spese già abnormi per i professionisti, architetti ed ingegneri, rispetto ad una semplice costruzione di nicchie cimiteriali, cosa è cambiato nel periodo Covid, rispetto all’aumento dei costi dell’energia e materiali? I malcapitati assegnatari starebbero pagando anche l’aria condizionata sparata a palla nei propri studi e laboratori dai professionisti oppure qualcosa non si riesce a capire profondamente? Un’altra voce che va ad arricchire questo strano piano economico è relativa all”aumento degli imprevisti, che passano da 13.660 a 18.000. Perchè si addebitano nel quadro economico agli assegnatari gli imprevisti prima della consegna delle nicchie? Perchè non aspettare la rata di saldo finale per inserire questa voce per fronteggiare qualcosa che deve ancora accadere, anche di difficile accadimento, visto la semplicità del lavoro di apposizione di un apposito prefabbricato contenente i 120 loculi, visto che rilascio della concessione è condizionato del pagamento della rata di saldo finale, da pagare a conclusione dei lavori, giustificando con documenti alla mano gli imprevisti, se fossero realmente sopravvenuti? Tra le altre voci che prevede il nuovo quadro economico emerge il rinnovo del permesso a costruire per l’edificazione delle nicchie, tributo da pagare al comune di Massa di Somma, ente che rilascia il permesso a costruire. I ritardi dei tecnici del consorzio determinano anche ulteriori spese di concessione edilizia, le troviamo di nuovo caricate agli assegnatari, perchè? Insomma, un gran bel pasticcio indigesto, come al solito, agli ignari contribuenti e molto gustoso per i consapevoli manovratori di palazzo.

I lavori sono stati concessi in affidamento diretto alla D.G. Appalti di Pollena Trocchia che ha anche beneficiato anche di un anticipo del 20% sul costo dell’appalto. Anche l’inizio dei lavori è stato ritardato, come riportato nei nostri articoli di settembre e dicembre 2023. Iniziati realmente sono verso l’inizio del gennaio 2024.

Soldi chiesti ingiustamente ai contribuenti massesi,cercolesi e sansebastianesi: tutto questo accade sotto le distrazione dei sindaci componenti l’Assemblea dei Sindaci ( Biagio Rossi per Cercola, Giuseppe Panico per San Sebastiono al Vesuvio e Gioacchino Madonna per Massa di Somma) e sotto al mancato controllo del consiglio di amministrazione del cimitero consortile, presieduto da Davide Giampaglia, uomo molto vicino a Pasquale Aprea, ma oggi, e da sempre, mentore politico del sindaco Rossi.

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