‘Patto per Volla’  nel pieno caos politico. Nomina della Giunta al palo,  ‘Moderati per Volla’ si spacca  sul presidente del consiglio comunale. Il sindaco Di Costanzo avrebbe tentato  di ‘fregare’ Gennaro De Simone ‘imponendo’ Del Vecchio assessore

Volla (Na) – A solo tre settimane dalla vittoria elettorale del sindaco Giuliano Di Costanzo, sostenuto dalla coalizione Patto per Volla, è già caos politico in città. Ad oggi non è stata ancora nominata la nuova Giunta Municipale, i nomi dei nuovi assessori sarebbero condizionati dalla scelta del presidente del consiglio comunale: ecco quanto trapela dal mondo Patto per Volla. Quindi, tutta la narrazione esposta in campagna elettorale da Di Costanzo e i suoi leader di coalizione, relativamente alla volontà di ritornare alla guida del municipio per l’interesse dei cittadini, viene smentita da questi giorni in cui la ‘poltronite’, ovvero quella cinica predisposizione dei politici locali di beccarsi l’indennità di funzione e la visibilità politica, a prescindere dal ruolo di servitore della comunità, sembra essere il motivo ispiratore che anima i componenti di Patto per Volla in queste incredibili trattative politiche.

Senza Giunta non si possono garantire servizi per la comunità. I partiti si stanno scannando per le poltrone. Su questa vicenda un dato risulterebbe inquietante: quelli di Patto per Volla, ad oggi non sono riusciti, presumibilmente non hanno voluto, mettere in posizione prioritaria gli interessi dei cittadini. Il ritardo dell’ufficializzazione della Giunta Municipale comporta uno stallo dell’attività amministrativa al comune che blocca l’erogazione di importanti servizi pubblici ai cittadini, alcuni di essi hanno delle scadenze perentorie e non rinviabili: tra due mesi inizia l’anno scolastico e si necessita dell’avvio di tutte le procedure di gara affinchè vengano erogati la refezione e il trasporto scolastico. Il personale al comune risulta essere al collasso, senza la Giunta Municipale non si possono richiedere unità lavorative ad altri enti pubblici, utilizzando l’ormai collaudato metodo dello scavalco condiviso, in quanto risulta essere l’esecutivo municipale che approva lo schema di convenzione. In assenza della Giunta, vista la latitanza dell’Ambito Territoriale Sociale n.24, non si può mettere a punto una strategia comunale di assistenza e sostegno alla fasce fragili della comunità vollese – anziani diversamente abili e malati gravissimi – in particolare durante questo periodo di caldo intensissimo e , inoltre, intervenire sul fenomeno delle invasione di topi blatte e insetti di ogni tipo. Invece, di rimboccarsi le maniche, il recidivo Giuliano Di Costanzo e i componenti di Patto per Volla sono impegnati a consumare una lotta intestina che avrebbe come obiettivo vedere esaudite le voglie di un portafoglio più felice per chi si becca l’incasso di un’ottima liquidità mensile dell’indennità di funzione di assessore o presidente del consiglio comunale e vedersi ‘coccolato’ il proprio ego per la conquista del volgare potericchio locale.

Simona Mauriello e Vincenzo Manfellotti, la lotta per la presidenza del consiglio comunale che ha spaccato in due ‘Moderati per Volla’. Il presidente del consiglio comunale lo dovrà esprimere, secondo accordi preelettorali, Moderati per Volla, quest’ultima è arrivata seconda nella coalizione Patto per Volla rispetto ai voti di lista conquistati al primo turno. Moderati per Volla si è letteralmente spaccata in due sul nome da votare nel consesso civico per la presidenza del consiglio comunale: l’area della sinistra cattolica rappresentata dall’ex sindaco Angelo Guadagno e dagli ex amministratori comunali Pasquale Petrone e Domenico Viola spingono sul nome di Simona Mauriello, prima nei voti di preferenza. Mentre l’area di destra di Moderati per Volla, rappresentata dall’imprenditore Luciano Manfellotti ( anche candidato sindaco del centrodestra nel 2016), Vincenzo Manfellotti ( già vicino a Fratelli d’Italia e contestualmente in area politica dell’assessore regionale Fortini) e Roberta Cirella (candidata alla sesta municipalità nel 2021 nelle liste del forzista Catello Maresca), puntano sullo stesso Vincenzo Manfellotti che nel novembre 2024 sfiduciò il sindaco Di Costanzo davanti al notaio. Il sindaco Giuliano Di Costanzo, in pieno e rinnovato senso di inadeguatezza al ruolo di primo cittadino di Volla, sta attendendo da Moderati per Volla che arrivi il nome del capo del consesso civico al fine di mettere a punto tutti i tasselli della Giunta Municipali: azioni non previste da ciò che dichiarava in campagna elettorale.

Gennaro De Simone (Liberi Insieme) avrebbe respinto l’indicazione di Del Vecchio assessore, invece, ha proposto un suo nome al sindaco. Un altro nodo politico da sciogliere, abbastanza complicato, è quello della casella dell’assessore in quota alla lista civica Liberi Insieme. Il sindaco Di Costanzo ha fatto i conti senza l’oste, tentando di imporre il discusso ex assessore al bilancio Marco Del Vecchio, tessera del PD in tasca, al consigliere comunale Gennaro De Simone, invece, lo stesso navigato politico locale ha proposto di rimbalzo un proprio nome dal curriculum importante. Quindi, il grossolano tentativo di Di Costanzo di piazzare uno dei suoi fedelissimi in quota Liberi e insieme è stato sventato da Gennaro De Simone. Altro pezzo di crisi politica che mette in imbarazzo la coalizione.

Potrebbero essere questi i nomi dei cinque assessori: Daniela Petrone (PD), Marco del Vecchio (Quota sindaco), Carmine Ruotolo (Viva Volla), Raffaele Ascione (Moderati per Volla) e un nome (potrebbe anche essere donna) ancora segreto di Gennaro De Simone.

Caserma dei Carabinieri, recupero maxi evasione fiscale, attenzione sugli oneri concessori e quote dovute al Comune di Volla non pagate dai costruttori, mensa e trasporto scolastico, sub ambito distrettuale n.4 con la prevedibile conseguente soccombenza a Portici, le politiche sociali, ecc: questi sono i temi politico ed amministrativi dove il sindaco Di Costanzo è pronto a sciogliersi come neve al sole?