Napoli – Lo stile sartoriale napoletano, molto richiesto tra i gentlemen di tutto il mondo, vanta origini molto lontane. Bisogna andare indietro nel tempo fino al 1351, quando nasce la confraternita dei Sartori, presso la chiesa di Sant’Egidio al Mercato.
Una Napoli importante e molto viva, grande centro culturale e socio- economico. E’, però , nel 1800 che la confezione sartoriale partenopea attira l’attenzione dei re e dei capi di Stato, così che comincia ad esprimere sempre più l’ identità di uno stile tutto napoletano, apprezzato ancora oggi nel mondo.
Abbiamo incontrato Cosimo La Neve, direttore di un noto punto vendita di capi sartoriali, situato nel centro storico della città, in via Toledo.
“La lavorazione sartoriale napoletana continua ad essere sempre molto richiesta; i nostri capi – spiega Cosimo Laneve- sono completamente cuciti a mano da professionisti del settore che continuano ad esprimere tutto il loro stile attraverso i propri modelli, la cucitura a zampa di gallina ,l’ applicazione di bottoni in madreperla e l’utilizzo di tessuti di altissima qualità che fanno la differenza”.
“Abbiamo clienti – continua Cosimo La Neve– di ogni fascia d’età, a partire dai ventenni agli uomini più maturi, che amano indossare capi unici nello stile, nei colori e nella qualità delle stoffe. Il cliente napoletano è esigente, conosce il valore della manifattura sartoriale e continua a sceglierla sia per occasioni particolari sia per il lavoro e la vita di tutti i giorni.
Presso di noi si rivolgono anche numerosi clienti stranieri che apprezzano molto la nostra produzione”.
Il Direttore ci racconta anche che, dopo il forte rallentamento delle vendite a causa del periodo Covid, vi è stata una grande ripresa ed il settore sta vivendo un momento molto positivo.