“Fate presto!”, ecco il commento di una delle Mamme Coraggio dei malati gravissimi e diversamente abili all’indomani dell’effettiva liquidazione degli assegni di cura, appena 4 mesi rispetto ai dieci in arretrato. Tale promessa di liquidazione fu esposta in una riunione la settimana scorsa dal sindaco di Pollena Trocchia, da agosto 2024 comune capofila dell’Ambito Sociale n.24. In verità Carlo Esposito parlò anche di una ricognizione da effettuare in quelle ore al fine di scovare altri 100.milaeuro per liquidare altri tre mesi. Presumibilmente la ricognizione non ha sortito gli effetti voluti.
“La responsabilità di queste mancanze è soltanto politica! Non mi interessa quale comune abbia sbagliato a non rendicontare la Regione Campania, ora è arrivato il momento che ci liquidino subito gli altri sei mesi. Chiederemo al comune di Pollena Trocchia, come accaduto l’anno scorso a Cercola, di anticipare soldi dal Fondo Unico di Ambito e pagarci le dovuto indennità mensili arretrate. Siamo al collasso familiare, le istituzioni ci stanno venendo contro, in particolare i comuni dell’Ambito Sociale. Non fermeremo la nostra protesta! Vogliamo le liquidazioni restanti!” Ha continuato ai nostri taccuini una delle mamme coraggio. L’Ambito Sociale n.24 è l’unione dei comuni di Pollena Trocchia, capofila da agosto 2024, Cercola, Volla e Massa di Somma per la gestione condivisi dei servizi sociali nei comuni interessati.
La situazione è davvero complicata in quanto si è accertato che la Regione Campania non ha trasferito le liquidazioni degli assegni di cura FNA in perchè Cercola, comune capofila dell’anno scorso, non ha relazionato e rendicontato lo stato dei beneficiario di questo sostegno sociale. Il fatto più grave, come emerso nel corso dell’ incontro con e le Mamme Coraggio a Pollena Trocchia, il sindaco di Massa di Somma Gioacchino Madonna ha puntato il dito fortemente contro il supporto all’ufficio di Ambito Sociale n. 24, effettuato da Valinor come agenzia, e poi da Giuseppe Precchia, consulente Valinor , percependo quasi dieci mila euro al mese, per quasi un anno e mezzo e secondo Gioacchino Madonna non avrebbero fornito nessun documento od atto al nuovo comune capofila.