Cercola (Na) – “Voci false, nessuna crisi. Pieno appoggio al nostro sindaco”. Ecco il titolo di una nota politica surreale diffusa sui social a ‘firma’ dei consiglieri comunali e responsabili di lista della maggioranza. “...Evidentemente c’è chi, non avendo argomenti politici, si dedica al gossip, mettendo voci in giro che non hanno alcun riscontro nella realtà….” Ecco uno dei passaggi più grotteschi della nota pubblicata dalla Coalizione Arlecchina, costituita, a sostegno del sindaco Rossi, nel giorno di Carnevale del 2023. Questi firmatari, presumibilmente inclini anche a sottoscrivere, in caso di necessità, ricette di pastiere (cit. Salvatore Grillo in consiglio comunale), non si sono accorti, forse distratti dall’organizzare feste di pagnotte e o panini, al netto del fallimento di quelle della pizza, che due consiglieri comunali passarono all’opposizione nell’ottobre 2023 e in questi giorni anche l’assessore Domenico Busiello ha abbandonato il municipio: tutti diffondendo accuse inquietanti.
Domenico Busiello si è dimesso dalla carica di assessore lo scorso giovedì, diffondendo una lettera il cui contenuto desta delle preoccupazioni, a detta di Busiello nel suo percorso amministrativo al comune non ha trovato persone che hanno condiviso i sani principi e valori che lo stesso ritiene di aver ereditato dai suoi genitori. Accuse pesantissime che in un mondo politico di maggioranza serio e credibile avrebbe aperto una seria riflessione politica, invece, la coalizione Arlecchina sostiene che non c’è crisi. Già nell’ottobre 2023 i consiglieri comunali Angelo Visone e Salvatore Grillo, entrambi eletti nelle liste a sostegno del sindaco Biagio Rossi, andarono in opposizione dichiarando nell’assise cittadina di essere stati traditi dal sindaco che non rispettò gli impegni elettorali presi con i cittadini relativamente alla restituzione ai contribuenti cercolesi 392,000€ di bollette Tari incassate indebitamente dal comune di Cercola. Ed invece i pochi consiglieri comunali e i responsabili delle liste di Biagio Rossi sostengono ‘falsamente’ che non c’è crisi, che , invece, è visibile nel momento in cui non avendo i numeri per raggiungere la validità del numero legale in prima convocazione, in caso di assenza strumentale dell’opposizione, la maggioranza deve disertare la prima convocazione ed andare in seconda perchè il quorum in esame è più basso: tecnicamente e giuridicamente è sancita la crisi cronica, ma, loro, gli uomini di Pasquale Aprea, dicono che non c’è. La crisi politica rispetto ai numeri è tangibile, tant’è vero che questo rinvio delle sedute di consiglio comunale costano a fine anno ai contribuenti ben decine di migliaia di euro.
I consiglieri comunali dissidenti, ormai le cui gesta politiche sono note alla città, hanno comunicato in ogni angolo della città il loro disappunto, rientrato in poche ore. Noi di TuttoVesuvio saremo attenti ai segnali concreti rispetto alle basi di rientro momentaneo degli ormai ex dissidenti e lo racconteremo. Tra un pizza fest e qualche influenza tributaria si costruiranno le solite grossolanerie cercolesi? Ormai è chiaro, anche al netto del rientro momentaneo dei dissidenti, il sindaco Biagio Rossi non ha una maggioranza politica solida che lo sostiene, basta il raffreddore o una polmonite di un solo consigliere comunale che tutto si ferma.
Passa la linea di Pasquale Aprea, responsabile politico di Uniamoci per Cercola – listone dei dissidenti – proiettato direttamente dai sequestri degli ‘Anni Ottanta’ ai percorsi gastronomici di pizza e panini, sempre con la stessa idea: la rivoluzione al potere. Ma de che? Pizzaaaaa…. panini…… ‘accatatteve o’ panin ca’ crema’…Niente di nuovo sotto al cielo di Cercola!