Cercola (Na) – Dopo solo un mese dall’accettazione del decreto sindacale n.15 del 25 marzo 2024, l’avvocato Paolo Giannarini non è più il componente del Nucleo di Valutazione al Comune di Cercola: un’altra nomina effettuata dal sindaco Biagio Rossi che presumibilmente risulterebbe essere irregolare, fa il paio con quella di Carmela Graziano, coordinatore dell’Ufficio dell’Ambito Sociale n.24, che fu incaricata con decreto del sindaco Rossi nonostante non fosse inserita nell’obbligatorio elenco dei coordinatori d’ambito disposto dalla Regione Campania. Fu aperta anche un’indagine della Procura della Repubblica di Nola e il sindaco Rossi fu costretto a revocarla.
IL CASO ESPLOSE DOPO INCHIESTA TUTTOVESUVIO. PRESUMIBILE INCOFERIBILITA’ DELL’INCARICO A GIANNARINI RISPETTO AL RUOLO DI DIRIGENTE M5S. Il caso della presunta inconferibilità dell’incarico triennale a Paolo Giannarini esplose a seguito di una nostra inchiesta giornalistica, datata marzo scorso, relativamente alla presunta violazione dell’avviso pubblico da parte dello stesso avvocato Paolo Giannarini, bando che escludeva categoricamente la partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica di soggetti, nel momento della presentazione della domanda e nei tre anni antecedenti ad essa, che avessero ricoperto incarichi di partito sul territorio: Giannarini era il rappresentante del gruppo territoriale di Cercola del Movimento Cinque Stelle, l’art.10 del regolamento nazionale dei pentastellati evidenzia il ruolo politico di riferimento dell’intero movimento grillino sul territorio comunale. Paolo Giannarini presentò la domanda di partecipazione al comune di Cercola nel novembre 2023, fu incaricato dal sindaco Rossi a fine marzo 2024 ed ha rinunciato a fine aprile 2024.
UN ALTRO CASO DI ‘CANDIDATOPOLI RIFLESSA’? LA MOGLIE DI GIANNARINI FU CANDIDATA AL CONSIGLIO COMUNALE A SOSTEGNO DEL SINDACO ROSSI CON LA LISTA DI ISPIRAZIONE CATTOLICA. La notizia della ‘rinuncia’ di Paolo Giannarini, protocollata al comune di Cercola il 22 aprile 2024, è stata diffusa con la pubblicazione del nuovo decreto sindacale n. 16 del 28 maggio 2024, pubblicato all’albo pretorio on line solo in questi giorni. Il decreto del sindaco Biagio Rossi ha disposto ufficialmente il sostituto del ‘rinunciatario’ Giannarini, si tratta dell’avvocato Simona Caruso di Atripalda (Av) che si aggiunge al dirigente del comune di Torre Annunziata Nunzio Ariano, presidente dell’organismo di valutazione, ed al dirigente del comune di Casale di Principe Enrico Pignata. Paolo Giannarini risulta essere il marito di Adele Scarpato (58 voti), candidata non eletta al consiglio comunale della lista Per i cittadini e Per la Comunità, lista di ispirazione cattolica che sostenne il sindaco Biagio Rossi, però, non riuscì ad ottenere il seggio nell’assise cittadina. Tale nomina rientrerebbe nel disegno politico del sindaco Rossi che starebbe tentando di occupare tutti gli spazi di agibilità politica e amministrativa incorrendo nella “candidatopoli” e “parentopoli”, non perdendo mai di vista anche l’amichettismo. La nomina di Giannarini potrebbe rientrare nel percorso ibrido di candidatopoli e parentopoli, riconducendola al legame familiare dello stesso con la candidata al consiglio comunale Adele Scarpato. Però, stavolta a differenza delle scelte dello staff, del portavoce, della comunicazione istituzionale, del consiglio di amministrazione, del cimitero consortile ed altre ancora non è riuscita l’operazione: “non tutte le candidatopoli e parentopoli riescono con il buco”, la violazione dell’avviso pubblico non è stata considerata?
GIANNARINI FUORI ANCHE DAI RUOLI APICALI DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE CERCOLA. Paolo Giannarini sarebbe stato costretto anche alle dimissioni dal ruolo apicale di dirigente politico locale del Movimento Cinque Stelle, infatti, non sarebbe più il frontman dei grillini a Cercola, questi ultimi usciti malconci dalla diffusione sulla stampa locale dell’incarico borderline al loro dirigente. Da fonti interne al Movimento Cinque Stelle Paolo Giannarini sarebbe dimissionario anche da rappresentante del gruppo territoriale del Movimento Cinque Stelle, partito che in consiglio comunale oggi all’opposizione con Angelo Visone.
L’ALTRO COMPONENTE DEL NUCLEO ENRICO ENRICO PIGNATA A PROCESSO, ACCUSATO DAI MAGISTRATI CASERTANI DI MANCATO CONTROLLO SUI FONDI DESTINATI AGLI LSU DEL COMUNE DI CASAL DI PRINCIPE. Un altro componente del Nucleo di Valutazione è Enrico Pignata , dirigente del comune di Casale di Principe, nominato fiduciariamente con decreto dal sindaco Biagio Rossi, a processo da inizio gennaio 2024 perchè nel ruolo di responsabile di servizio finanziario e del personale, è stato accusato dai magistrati casertani di aver avuto presumibilmente un comportamento omissivo rispetto al controllo dell’operato di 43 LSU del comune casalese, gli stessi LSU avrebbero percepito utilità economiche non dovute che sarebbero state certificate dalle indagini degli investigatori casertani. Piove davvero sul bagnato: il controllo dei funzionari del comune di Cercola è nelle mani di chi, a sua volta, è accusato di scarso controllo, od addirittura presumibilmente omissivo, rispetto ad attività amministrative svolte nel suo comune – datore di lavoro. Scelte curiose. Pignata non è nuovo al municipio di Cercola, fu scelto come istruttore finanziario al comune di Cercola nel 2021, in convenzione con il comune di Casal di Principe disposta dall’ex Giunta Municipale, guidata dall’allora sindaco Fiengo. Enrico Pignata fu ‘pescato’ nel variegato mondo dei socialisti, ricerca attivata e voluta parrebbe dall’ex sindaco Luigi Di Dato, oggi timido consigliere comunale di minoranza, ormai stampella del governo Rossi. Tutto gira intorno a loro – La Grande Accozzaglia e La Coalizione Arlecchina – e ritornano insieme, sempre: nulla di nuovo sotto il cielo di Cercola.