Cercola (Na) – Mario Paudice, vicepresidente del consiglio comunale, si sarebbe rifiutato di ricevere dalle mani del messo comunale la notifica riguardante l’irrogazione della sanzione pecuniaria di 20.000€ che fa seguito ad un verbale di inottemperanza, già notificato allo stesso Paudice dalla Polizia Municipale nelle settimane scorse per il mancato ripristino dello stato dei luoghi disposto dall’ordinanza n. 5 del 31 gennaio 2017, emessa dall’allora capo dell’Ufficio Tecnico del Comune ing. Ciro De Luca Bossa, furono sanzionati lavori eseguiti in difformità alla concessione edilizia n.8/80 del 3 ottobre 1980 di variante alla concessione edilizia n. 16/75 del 10 ottobre 1979. Questo criticato comportamento ed atteggiamento è stato messo in campo dalla seconda carica del consiglio comunale ed è stato comunicato all’assise cittadina dal consigliere comunale Salvatore Grillo, senza che in seduta pubblica lo stesso Paudice battesse ciglia, consumando, comunque, una sorta di attacco importante alla credibilità delle istituzioni cittadine, infatti, in questi anni ha preso piede in città il forte disagio avvertito dal cittadino comune rispetto ai presunti favori, accompagnati da atteggiamenti arroganti sul fronte del rispetto delle norme da parte degli stessi politici locali ed amministratori comunali.
L’abuso edilizio in questione investe Mario Paudice nella duplice veste di amministratore di condominio e sarebbe anche proprietario di un immobile del Parco Edilfutura. Il comune di Cercola ha certificato, attraverso la notifica del verbale di inottemperanza della Polizia Municipale del 12 febbraio 2024, il mancato rispetto dell’ordinanza dell’UTC n.05/2017 che registrò l’illegittima trasformazione urbanistica in sette autorimesse dei porticati destinati a parcheggi auto del piano terra di sette fabbricati che sono stati irregolarmente ‘tompagnati’, ovvero chiusi con muri perimetrali, creando volume non consentito dalle vigenti norme urbanistiche che vietano espressamente l’aumento di volume in zone vincolate come quella di Cercola, in Zona Rossa del Vesuvio e in piena applicazione del Piano Paesistico dei Comuni Vesuviani.
PERCHE’ IL CAPO DELL’UTC IRROGA UNA SOLA SANZIONE DI 20.000€ RISPETTO ALLA REALIZZAZIONE ABUSIVA DI SETTE AUTORIMESSE (SETTE GRUPPI DI PROPRIETARI) AL POSTO DEI PORTICATI APERTI AL PARCO EDILFUTURA? Noi di TuttoVesuvio abbiamo registrato una presunta volontà di ‘addolcire’ gli effetti negativi di questo mega abuso edilizio al Parco Edilfutura, partiamo dall’ultimo atto amministrativo, emesso dal capo dell’UTC Lorenzo D’Alessandro relativo alla irrogazione dI una sola sanzione pecuniaria (20.000€) rispetto a sette abusi rilevati dalla Polizia Municipale o dei 4 fabbricati deducibili dalla concessione edilizia. Visionando la concessione edilizia n. 16/75 del 10 ottobre 1979 si legge che il sindaco dell’epoca Francesco Romano, detto Franz, ricevette ed autorizzò una richiesta di concessione per eseguire i lavori di costruzione di quattro fabbricati per la previsione di 63 alloggi, Invece, analizzando gli esiti del sopralluogo sul posto effettuato il 12 dicembre 2016, come da verbale n.151 del dicembre 2016 emesso dal Comando della Polizia Municipale a seguito di un’operazione congiunta della Polizia Municipale dai Carabinieri della Tenenza di Cercola e dal personale dell’UTC, constatarono che i porticati di n.7 scale del complesso edilizio Edilfutura risultano attualmente chiusi da pareti (tompagnati) realizzando per ogni singolo fabbricato un’ autorimessa a servizio dei residenti. Da una nostra verifica espletata sul luogo, inoltre, ci hanno riferito che, probabilmente, ogni proprietario di un alloggio ha acquisito il diritto del posto auto insieme ad altri 8 condomini del porticato sottostante alle sette scale, oggi trasformato illegittimamente in autorimessa. Per completezza di informazione ognuna delle sette scale è suddivisa in tre piani, ad ogni piano ci sono tre alloggi, quindi, ecco ricavati i nove proprietari di ogni autorimessa collegata alla scala di riferimento. Clamorosamente escono fuori dal conteggio dei posti auto i residenti dei sottotetti degli ultimi piani – 4 piano – un altro scenario si apre sulla presunta legittimità dell’abitabilità dei sottotetti trasformati in mansarde. Anche questa vicenda è posta all’attenzione anche dai consiglieri comunali di opposizione che avrebbero già chiesto, ancora non ottenuta, la documentazione del caso all’Ufficio Tecnico del comune di Cercola.
GRAVI RITARDI RISPETTO ALL’ESECUZIONE DELL’ORDINANZA N.05/2017. L’UTC ‘SOSPESE’ LA PROCEDURA PERCHE’ PAUDICE INOLTRO’ UNA IRRITUALE RICHIESTA DI PROROGA DEI TERMINI DELL’ORDINANZA. Noi di TuttoVesuvio, analizzando la documentazione della inquietante vicenda degli abusi edilizi nel Parco Edilfutura, in particolare la significativa mancanza del rispetto dei tempi di esecuzione degli effetti di quest’ordinanza dell’UTC – 90 giorni – eseguita – oggi dopo sette anni – impiegando tempi biblici o semplici ‘tempi politici’, registriamo un ritardo ingiustificato dell’intervento amministrativo, accompagnato da una pacchiana e presunta pressione politica architettata in grossolane richieste di sospensione degli effetti dell’ordinanza accettate dall’Ufficio Tecnico Comunale. Facciamo ordine con i tempi amministrativi: 1.) Sopralluogo al Parco Edilfutura di Polizia Municipale, militari della Tenenza dei Carabinieri di Cercola e incaricato dell’Ufficio Tecnico Comunale. Il giorno 12 dicembre 2016 le autorità competenti si recano sul posto – al parco Edilfutura in via Rubinacci n. 23 – e registrano la presenza abusiva di sette autorimesse in luogo dei porticati aperti previsti della concessione edilizia. 2.)Emissione ordinanza n.5/2017 dell’UTC. A seguito del sopralluogo, precedentemente citato, l’allora capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cercola, ingegnere Ciro De Luca Bossa, emette l’ordinanza n.. 5 del 31 gennaio 2017 che obbliga il ripristino dello stato dei luoghi disposto dall’ordinanza n. 5 del 31 gennaio 2017 , furono sanzionati lavori eseguiti in difformità alla concessione edilizia n.8/80 del 3 ottobre 1980 di variante alla concessione edilizia n. 16/75 del 10 ottobre 1979. 3) Mario Paudice, amministratore di condominio Parco Edilfutura, chiese ad UTC proroga effetti ordinanza, e Formisano (UTC) girò la richiesta alla Polizia Municipale annunciando la sospensione dell’ordinanza. Clamoroso! L’Ufficio Tecnico Comunale e la Polizia Municipale, nonostante trascorsero i novanta giorni fissati dall’ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi, non attivarono le procedure per l’abbattimento in danno delle opere abusive e non acquisirono al patrimonio comunale le proprietà di quelle aree abusive in via Rubinacci n.23. Anzi, invece, l’UTC ricevette una richiesta di Mario Paudice, in qualità di amministratore di condominio, protocollo n. 0005711 del 28 aprile 2017 (ben oltre i 90 giorni) , però, noi non comprendiamo ancora a quale norma ed in quale procedimento giuridico ignoto si agganci tale richiesta, manifestando in tale nota il desiderio di ricevere una fantasiosa proroga dei termini dell’ordinanza, motivando per concedere il tempo al tecnico incaricato dal condominio di espletare la pratica per la sanatoria. L’ufficio tecnico del comune , incredibile, ma vero, invece di cestinarla, coinvolse Mauro Formisano, oggi in pensione, geometra dell’ufficio tecnico all’epoca, concedendo la sospensione degli effetti dell’ordinanza n.5/2017, in attesa della pratica di sanatoria, e creando un “diritto creativo sul fronte cercolese del trattamento degli abusi edilizi commessi dai politici locali”. Mauro Formisano, fa di più, non essendo nemmeno il capo dell’UTC comunica alla Polizia Municipale – attraverso nota n. 0005786 del 2 maggio 2017 – questa fantasiosa sospensione degli effetti dell’ordinanza n.5/2017. Nel 2019, attraverso il loro tecnico, il condominio Edilfutura, quindi, due anni dopo, fuori dai termini dell’ordinanza n.5/2017, incardina una istanza di conformità urbanistica, dopo aver passato clamorosamente il vaglio paesaggistico alla criticata Commissione Locale per il Paesaggio, arriva in Soprintendenza dei Beni Ambientali di Napoli – inviato al comune di Cercola del 13 dicembre 2020 ricevendo un parere negativo: “..tali opere comportano la realizzazione di ulteriori volumi in quanto viene realizzata una totale chiusura del porticato che seconda la concessione edilizia rilasciata era delimitata perimetralmente da un muretto alto circa cm 80 per la quasi totalità della lunghezza.”, ecco cosa stabilirono i commissari ambientali napoletani.. 5). A fine dicembre la “premiata ditta” UTC/Mario Paudice tenta il colpaccio chiedendo, attraverso l’invio di motivi aggiunti, l’endorsement della Soprintendenza, peccato che a gennaio 2024, però, è stata partorita una circolare ministeriale inviata a tutti gli organi coinvolti che le nuove volumetrie in zone vincolate, come quella di via Rubinacci sotto la tutela del Piano Paesistico del i Comuni Vesuviani, non potranno essere assentite. La conclusione di questa procedura, a meno del coupe de theatre dell’ingegnere D’Alessandro, dovrebbe chiudersi negativamente per il vicepresidente del consiglio comunale e dei proprietari dei 63 alloggi del Parco Edilfutura che dovranno cedere al comune la proprietà delle sette autorimesse, pagare l’indennità dell’occupazione del suolo pubblico degli ultimi cinque anni, ed anche per il futuro e , infine, probabilmente, vedersi elevate o 4 maxi o sette maximulte di 20.000€.
Mario Paudice, oggi vicepresidente del consiglio comunale, un sodale fondamentale del sindaco Biagio Rossi, da un trentennio in politica imbarazza non poco la sua posizione istituzionale rispetto alla balbuzia amministrativa che sta coinvolgendo l’azione dell’Ufficio Tecnico Comunale: perchè questi ritardi? Da precisare che Giovanni Paudice, figlio di Mario Paudice, nei mesi dei ritardi degli uffici comunali era consigliere comunale del partito Democratico dal 2013 al 2018), attivando una staffetta con il padre Mario, in consiglio comunale da un quarantennio, testimone lasciato di nuovo al padre dopo l’assunzione all’ENEL del figlio. Non bisogna, nemmeno dimenticare che Mario Paudice è stato anche assessore ai lavori pubblici ed urbanistica per tre anni nel governo comunale guidato da Luigi Di Dato: dal 1998 al 2001. In conclusione, vista l’esperienza ai vertici del dipartimento comunale dell’urbanistica l’amministratore di condominio Mario Paudice del Parco Edilfutura era consapevole di quanto stava affrontando. Perchè questo silenzio della politica e degli uffici comunali? Nulla di nuovo sotto il cielo di Cercola: ….
ORDINANZA N. 5 DEL 31 GENNAIO 2017 DI RIPRISTINO STATO DEI LUOGHI DEI PORTICATI TRASFORMATI IN SETTE AUTORIMESSE AL PARCO EDILFUTURA.
VERBALE DI INOTTEMPERANZA DEL COMANDO POLIZIA MUNICIPALE A MARIO PAUDICE, AMMINISTRATORE CONDOMINIO EDILFUTURA, PER MANCATO RIPRISTINO STATO DEI LUOGHI DEI PORTICATI IN VIA RUBINACCI N.23
RICHIESTA IRRITUALE DI PROROGA TERMINI ORDINANZA N. 5 /2017 DA PARTE DELL’AMINISTRATORE CONDOMINIO EDILFUTURA MARIO PAUDICE
SOSPENSIONE ORDINANZA N.5/2017 DA PARTE DEL GEOMETRA MAURO FORMISANO – CAT. C – UTC CERCOLA . NOTA DEL 2 MAGGIO 2017
AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA DELLE SETTE AUTORIMESSE PARCO EDILFUTURA. PARERE NEGATIVOS SOPRINTENDENZA AMBIENTALE DI NAPOLI – DICEMBRE 2019
SOPRALLUOGO CARABINIERI, POLIZIA MUNICIPALE E UTC. ACCERTAMENTO ABUSO SETTE AUTORIMESSE. PERCHE’ UN SOLO VERBALE DA 20.000€? VERBALE COMANDO POLIZIA MUNICIPALE N.151 DEL 20 DICEMBRE 2016
CONCESSIONE EDILIZIA EDILFUTURA. PARLA DI 4 FABBRICATI. PERCHE’ IRROGARE UNA SOLA SANZIONE?