I cinquanta diversamente abili e malati gravissimi non percepiscono l’assegno di cura da oltre otto mesi, ecco il grido di rabbia e di dolore di una delle ormai leggendarie Mamme Coraggio: “Siamo pronte a denunciare in ogni sede i responsabili delle mancate erogazioni degli assegni di cura, partiranno da subito le nostre istanze di ingiunzione del pagamento all’Ambito Sociale n.24 di tutte le somme dovute, anche quelle degli anni scorsi, non faremo un passo indietro. Diciamo basta con le prese in giro e alle parole dei politicanti. I nostri figli si sono ammalati per venire a protestare con noi, freddo e pioggia non li resistono più, quindi, fermiamo la protesta e mobilitazione nelle sedi istituzionali e continueremo con le nostre appassionate battaglie in tutte le aule giudiziarie possibili al fine di riconoscerci i nostri diritti!” Circa 50 famiglie sono in credito di maxi arretrati degli assegni di cura, in parte già erogati dalla Regione Campania all’Ambito Sociale n.24, ovvero l’unione dei comuni di Cercola, Volla, Massa di Somma e Pollena Trocchia, quest’ultimo comune capofila da agosto 2024.
“I politici, – continua un’altra Mamma Coraggio – in particolare i sindaci e i tecnici dell’Ambito Sociale n.24, si devono vergognare di aver regalato un Natale amaro e senza soldi ai nostri familiari già colpiti da vicende di salute davvero gravi. Noi ci chiediamo come faranno quando a Natale saranno seduti a tavola per gustarsi le loro luculliane pietanze e nel momento in cui guarderanno negli occhi i propri figli, non si faranno un pò schifo per aver lasciato senza soldi ed assistenza i coetanei dei loro figli già sfortunati per la loro condizione di salute?” Senza mezzi termini e legittimamente le Mamme Coraggio mostrano e esternano il loro disappunto verso coloro che si riempiono la bocca di solidarietà ed inclusione, e poi, negano i diritti acquisiti, in particolare, i soldi trasferiti dalla Regione Campania a questo Ambito Sociale n.24, ormai fallito grazie al nefasto lavoro dei sindaci del territorio.
Lo scorso 21 novembre, davanti al Municipio di Pollena Trocchia, le Mamme Coraggio, diversamente abili e malati gravissimi al seguito, misero in campo una commovnte e passionale protesta al fine di sensibilizzare i sindaci e l’Ambito Sociale n.24 affinchè accelerassero i tempi delle procedure di erogazione degli assegni di cura, ma nulla è accaduto in questo mese. Nulla ha sensibilizzato questi amministratori locali. Fu presente anche Carmela Rescigno, presidente della commissione regionale anticamorra, che promise il suo impegno che in caso di mancata azione amministrativa dei comuni inadempienti, nel giro di una settimana avrebbe proceduto lei stessa a denunciare le criticità in Procura a Nola. “Nè l’on Carmela Rescigno, nè il suo riferimento territoriale Raffaele Castiello, ci hanno fornito notizie dell’effettivo trasferimento di soldi al comune capofila e tantomeno di denunce presentate in Procura. Ma noi agiremo senza aspettare istituzioni e politici, i nostri figli e familiari reclamano assistenza. A noi non interessa altro, combattiamo per loro.” Ha così concluso una delle Mamme Coraggio.
Dal comune di Cercola non sono ancora stati trasferiti 150.000€ arrivati nelle casse comunali dalla Regione Campania all’ente di Piazza Libertà ad inizio anno 2024, il comune di Cercola era capofila dell’epoca. Oltre al probabile problema dei trasferimenti esisterebbe anche un problema di rendicontazioni degli aventi diritto all’assegno di cura, mancherebbe una relazione attuale sui beneficiari che avrebbe dovuto preparare l’ex coordinatrice dell’Ambito Sociale n. 24 Carmela Graziano , nominata dal sindaco di Cercola Biagio Rossi, che fu costretta a dimettersi già a gennaio perchè non era iscritta nell’obbligatorio elenco regionale dei coordinatori d’ambito.
Al di là delle evidenti pecche commesse dal comune di Cercola, ormai nel vortice dell’irrilevanza pubblica ed istituzionale, un governo comunale fantasma, fa irritare l’atteggiamento del sindaco di Pollena Trocchia Carlo Esposito in quanto ha fatto messo in campo una lotta spietata per vedersi riconoscere il ruolo di comune capofila e poi non deterrebbe nemmeno la capacità di anticipazione finanziaria, come la ebbe , invece, comunque Cercola l’anno scorso, che anticipò qualche centinaia di migliaia di euro per sopperire a questa grave situazione sociale, oggi ormai diventata insopportabile da gestire. In verità, nella delibera di consiglio comunale di Pollena Trocchia che approvò la nuova dimensione cell’ente di via Esperanto in qualità di comune capofila dell’Ambito Sociale n.24 fu accompagnato da un parere del funzionario del comune pollenese che mise in luce le criticità futuribili nel gestire questo governo dell’Ambito Sociale, ma il sindaco Carlo Esposito e l’assessore alle politiche sociale Carmen Filosa si gonfiavano inutilmente il petto per questa possibilità , ormai divenuta nefasta per coloro che attendono l’erogazione dei servizi sociali per i contribuenti dei comuni interessati