Ambito Sociale n. 24. Dirigente regionale Somma accusa :”L’interruzione degli assegni di cura crea un danno alla collettività!”. Fate presto! Le ‘Mamme Coraggio’ stanno sfidando il ‘sistema’

” …. di dover attestare, altresì, che la liquidazione delle risorse di che trattasi riveste carattere di urgenza e indifferibilità e che la spesa è connessa a servizi la cui interruzione determinerebbe grave nocumento alla collettività. Noi di TuttoVesuvio desideriamo iniziare il nostro racconto da queste parole ufficiali, inserite in un documento regionale – Decreto Dirigenziale n.125 del 27 gennaio 2025, avente ad oggetto FNA 2022 – liquidazione 70% – Ambito Territoriale n.24 – a firma di Maria Somma, direttore generale del dipartimento delle politiche sociali della Regione Campania. Il direttore generale ‘ammette’ candidamente, ribadiamo in modo ufficiale, che la liquidazione delle somme relative agli assegni di cura FNA 2022 sia urgente e indifferibile la “cui interruzione determinerebbe grave nocumento alla collettività: ecco potremmo chiudere la questione dei responsabili già con queste espressioni di Maria Somma contenute nel suo provvedimento regionale che sblocca altri 263.000€ da destinare ai beneficiari degli assegni di cura FNA 2022 residenti nei comuni dell’Ambito Sociale n.24 che gestisce in forma associata i servizi sociali di Pollena Trocchia,ente capofila, Volla, Cercola e Massa di Somma. Tali fondi arrivano dal fondo accantonato previsto dall’ente di Palazzo Santa Lucia, come anticipammo noi di TuttoVesuvio. Il dirigente regionale Maria Somma invita l’Ambito Sociale n.,24 a non interrompere l’erogazione di questo fondamentale sussidio alle famiglie dei diversamente abili e malati gravissimi, però, gli arretrati ai beneficiari ormai superano i nove mesi. Risulta essere evidente che si è creato nocumento ( un danno) a questi ‘figli e parenti speciali’: stavolta non lo scrive TuttoVesuvio, bensì Maria Somma in un documento regionale ufficiale, ovvero il Decreto Dirigenziale n. 125 del 27 gennaio 2025. Il caso è chiuso sul fronte dell’individuazione dei responsabili per i ritardi. E le autorità competenti, ove ritengano opportuno faranno quel che è di competenza, invece, la nostra narrazione continua…

SBLOCCATI DAL FONDO ACCANTONATO I 263.000€ DEGLI FNA 2022. ORA OLTRE 400.000€ FERMI AL COMUNE DI POLLENA TROCCHIA. MAMME CORAGGIO INVIPERITE! Facciamo un pò di chiarezza sul perchè oggi al comune di Pollena Trocchia, ente capofila dell’Ambito Sociale n.24, ‘piombano’ in bilancio, ovviamente bloccati, oltre 414.000€ da destinare ai beneficiari degli assegni di Cura FNA 2022. Adesso cerchiamo di analizzare le eventuali responsabilità politiche ed amministrative di queste mancate erogazioni ai beneficiari. Il maxi ritardo ha responsabilità chiare, attribuibili ai vertici politico/amministrativi del comune di Cercola, guidato dal sindaco Biagio Rossi, che fino a fine luglio 2024 riasultava essere l’ente capofila dell’Ambito Sociale n.24, e da agosto 2024 dal comune di Pollena Trocchia, guidato dal sindaco Carlo Esposito, nuovo comune capofila. La Regione Campania trasferì ad inizio 2024 al comune di Cercola 151.000€, deducibili da un calcolo numerico confrontando la popolazione anagrafica a quella sociosanitaria, quindi, costituendo il 30% dell’importato degli assegni di Cura FNA 2022. L’amministrazione comunale di Cercola, i suoi dirigenti e coordinatori dell’ufficio di piano, fino ad agosto 2024, non hanno erogato questa parte dei fondi ai legittimi beneficiari. Nel momento in cui è passata la guida dell’Ambito Sociale N.24 al comune di Pollena Trocchia si è ritardato il trasferimento dei fondi non spesi – sempre i 151.000€ – , arrivando a trasferirli al Municipio di via Esperanto lo scorso 23 dicembre 2024. I fondi incassati dal comune di Pollena Trocchia ad oggi nemmeno sono stati erogati ai beneficiari, sono ancora parte dell’argenteria al bilancio del municipio pollenese. In pratica la duplice responsabilità gravissima di inerzia politico / amministrativa di questi due comuni hanno bloccato l’erogazione di questi fondi ai beneficiari. L’altro 70% dei fondi FNA 2022 per le liquidazione degli assegni di cura, parliamo dei 263.000€, sono stati sbloccati solo in queste ore, nel momento in cui il comune di Cercola ha, finalmente, rendicontato l’impiego delle risorse FNA 2020, impegno amministrativo che se fosse stato mantenuto entro il 30 novembre 2023 le liquidazioni sarebbero già state inviate ai beneficiari: invece il comune di Cercola ha ritardato di ben un anno e due mesi. Badate bene che in quel periodo che va dal dicembre 2022 al dicembre 2023 al coordinamento dell’ufficio d’ambito sociale a Cercola, guidato da Amedeo Cortese, i contribuenti sotto al Vesuvio pagavano 10.000€ alla società Valinor di Portici che fungeva da supporto ai vari coordinatori d’ambito che si sono succeduti nelle attività, in particolare di rendicontazione alla Regione Campania: soldi pubblici buttati dalla finestra? Uno dei coordinatori fu Carmela Graziano, che fu revocata dal sindaco Biagio Rossi a fine dicembre 2023 , perchè non inserita nell’elenco regionale dei coordinatori d’ambito: fatto che fu attenzionato dalla Procura della Repubblica di Nola che attraverso la Tenenza dei Carabinieri di Cercola attivò alcuni accessi sul caso al Municipio. Naturalmente, Pollena Trocchia comune di dimensione demografica e di personale abbastanza ridotto rispetto ai comuni di Cercola e Volla non è stato capace di anticipare ai beneficiari la liquidazione di questi contributi per gli assegni di cura che come ha scritto ufficialmente il dirigente regionale crea un danno enorme alla collettività. In verità, tale critica posizione rispetto alle casse precarie del comune di Pollena Trocchia non floride alla tenuta di una gestione di un ente intercomunale così oneroso negli impegni finanziari fu sollevato anche dai suoi funzionari che fecero emergere le attuali difficoltà finanziarie dell’ente: profezia che si è avverata, nessuna capacità di anticipazione finanziaria delle risorse ed eccoci all’ennesimo blocco del servizio che crea nocumento alla collettività. Ma il sindaco Carlo Esposito era in attesa di gonfiarsi il petto ed apporsi la medaglietta dello ‘scippo’ al comune di Cercola. Ieri, al gazebo posto in piazza della Libertà su iniziativa dell’ex sindaco Vincenzo Fiengo c’è stata la partecipazione delle Mamme Coraggio che hanno mostrato la solita grinta e la volontà di affrontare fortemente la sfida incredibile ai politicanti del territorio che bloccano i servizi sociali sul territorio.

LA SOMMA E LA RANALDI CHIEDONO LA RENDICONTAZIONE AI BENEFICIARI, OBBLIGO MAI COMUNICATO ALLE FAMIGLIE: UTILIZZANDO UN PROVEDIMENTO AD EFFICACIA RETROATTIVA? SCONCERTO TRA LE FAMIGLIE. A margine di questa incredibile vicenda relativa alla mancata erogazione degli assegni di cura FNA 2022 i sindaci del territorio, compulsati o in accordo (?) con la Regione Campania, stanno ponendo la questione anacronistica rispetto alla tempistica dei provvedimenti amministrativi del caso relativo all’obbligo della rendicontazione dei beneficiari per aver accesso al sussidio che non prendono da nove mesi. In pratica secondo l’Ambito Sociale n.24, attraverso un avviso pubblicato alcune settimane orsono, i beneficiari devono firmare un patto di rendicontazione, in caso contrario riceveranno solo il 30%. La stessa coordinatrice dell’ufficio di piano Ilaria Ranaldi nell’avviso pubblico, a sua firma, pubblicato sul sito ufficiale del comune di Pollena Trocchia e da nessuna parte più, pone quest’obbligo in attuazione della Delibera di Giunta Regionale n.70 del 2024: tale norma ha efficacia retroattiva? Fu approvata a marzo 2024 e tra provvedimenti di attuazione in regione Campania e avviso ai beneficiari, la voce sarebbe circolata solo a fine 2024 quando i beneficiari di questi fondi avevano già consumato le scarpe e chiesto prestiti a destra e manca per sostenere i propri cari in difficoltà: ma quali scontrini o fatture esige la Ranaldi se non sarebbe mai stato comunicato prima che spendessero in anticipo i loro soldi? Anche il già citato Decreto Dirigenziale n.123 del direttore generale Maria Somma è opaco in questo passaggio, infatti al punto i : “di dover disporre che le suddette risorse siano soggette a rendicontazione”, la Somma sostiene che si debba rendicontare senza citare a quale norma si deve far riferimento, ovvero quale provvedimento ha disposto questa imbarazzante rendicontazione a ritroso nel tempo? Però, la Ranaldi cita nell’avviso pubblicato sul sito del comune di Pollena Trocchia una norma successiva la DGR 70/2024. In pratica, sin d’ora vanno liquidati tutti gli arretrati , ossia nove mesi, in caso contrario si crea danno alla collettività: non lo scrive TuttoVesuvio, ma il direttore generale del dipartimento delle politiche sociali della Regione Campania Maria Somma nel Decreto Dirigenziale n.123 del 27 gennaio 2025. Chi vuol capire, agisca!