Volla(NA) -“Ho votato NO al Bilancio Riequilibrato perchè è un voto di responsabilità, non di propaganda” Ecco quanto espone Ciro Petrazzuolo dal suo account personale di faceboo. Queste le prime impressioni del presidente del consiglio comunale in carica rispetto alle forti dichiarazioni espresse nei giorni scorsi dal sindaco Giuliano Di Costanzo.
“Lunedì scorso – ha scritto Petrazzuolo – ho espresso il mio voto contrario all’ipotesi di bilancio riequilibrato. Questo voto non è solo un atto tecnico, ma soprattutto una presa di posizione politica di fronte a un’amministrazione che continua a ignorare i bisogni reali della nostra comunità.” Petrazzuolo di Free Volla risponde energicamente sulle accuse di viltà mosse dalla fascia tricolore e scrive : “Non è né vile né subdolo chi vota contro un bilancio che non rispetta le promesse fatte ai cittadini. Al contrario, è vile e subdolo chi cerca di nascondere le mancanze di questa amministrazione dietro a post propagandistici, privi di fondamento e fatti solo per apparire. È vile chi preferisce appoggiare una gestione scellerata che penalizza il futuro del nostro paese piuttosto che ascoltare la voce di chi chiede trasparenza e concretezza.”
Il sindaco Giuliano Di Costanzo in teoria non ha più una maggioranza politica in consiglio comunale determinatasi dalle dichiarazioni di Petrazzuolo di Free Volla e, in particolare, dal voto contrario al bilancio riequilibrato proposto dalla maggioranza consiliare. La situazione vollese rispetto alla mancata approvazione del documento di riequilibrio dei conti comunali diventato necessario dopo la dichiarazione consiliare del dissesto finanziario dell’ottobre 2023 avrebbe messo in difficoltà il Ministero dell’Interno, ricevuti gli atti vollesi dalla Prefettura di Napoli. Sembra un caso unico in Italia, non è di facile interpretazione da parte del Ministero dell’Interno, non esisterebbe una norma perentoria che dichiarasse la fine dello scioglimento del consiglio comunale per inezia dell’amministrazione comunale sul tema contabile. Prevedibile, invece, sarebbe stato il dietrofront di alcuni consiglieri comunali che non avrebbero aderito all’idea di sfiduciare dal notaio il sindaco Giuliano Di Costanzo. Una città in ginocchio senza una maggioranza politica credibile e numerica e i servizi da erogare ai contribuenti/cittadini ai minimi storici.
“Ho votato NO perché credo che la nostra comunità meriti molto di più di questo. – ha scritto dal suo account facebook Ciro Petrazzuolo. La mia non è una posizione per “ostacolare”, ma per proteggere il nostro territorio da scelte amministrative che ritengo dannose e irresponsabili. Basta con le promesse disattese e le illusioni: è ora di un impegno vero e concreto, di un’amministrazione che lavori per tutti i cittadini, non solo per l’immagine. Diciamo basta alla propaganda e chiediamo una gestione attenta, che guardi al bene della comunità e non alle apparenze. Questo voto rappresenta inoltre una presa di posizione forte e necessaria contro un’amministrazione che, negli ultimi tre anni, ha imposto scelte calate dall’alto, senza alcuna visione per il futuro della nostra comunità. Ho visto progetti mancati, servizi promessi e mai attivati, aree degradate e l’assenza di politiche sociali concrete. Qualcuno doveva prendersi la responsabilità di porre fine a questa gestione. – Ha concluso Petrazzuolo. Con piena consapevolezza delle conseguenze che questo voto potrebbe avere su di me, ho scelto di oppormi al bilancio riequilibrato, dicendo NO a un’amministrazione che considero priva di un reale programma e distante dai bisogni dei cittadini.“
Ciro Petrazzuolo elenca le criticità politiche dell’amministrazione Di Costanzo.
Petrazzuolo: Ecco alcuni dei punti politici più critici che ho ritenuto inaccettabili:
Un Comune riqualificato, ma allo stesso tempo privo di un cancello diventando quindi la sera sede di ragazzini e scorribande notturne.
Mensa scolastica assente: una grave mancanza che pesa sulle famiglie e sui nostri bambini.
Micronido chiuso: un servizio essenziale per le famiglie lasciato senza futuro.
Politiche sociali inesistenti: un vuoto pesante per chi ha bisogno di sostegno.
Aree verdi abbandonate: spazi che dovrebbero essere valorizzati per tutti, lasciati al degrado.
Villetta comunale di via Aldo Moro: fontana abbandonata, altalena vandalizzata, piante secche; un luogo che anziché invitare al riposo è diventato simbolo di incuria.
Centro Cennamo: dopo una riqualificazione avviata grazie all’ex presidente Molisso, il centro rimane chiuso, negato alle persone speciali a cui era destinato.
Sede della Croce Rossa: revocata per trasferirsi in locali privati, una decisione che resta incomprensibile.
Protezione Civile: mai attivata, lasciando un vuoto grave in tema di sicurezza.
SUAP bloccato: regolamenti e procedure ferme da anni, che penalizzano i piccoli commercianti.
Riscossione tributi: manca una società per gestire in modo efficiente le entrate comunali.
Convenzione con l’Agenzia delle Entrate: assente, creando incertezze sulle entrate e sulle registrazioni degli F24.
Debiti fuori bilancio: generati da una gestione superficiale e poco attenta.
Telecamere vandalizzate: nonostante il mio impegno per garantire sicurezza in un’area verde, la telecamera installata è stata abbattuta, senza che venisse preso alcun provvedimento.
Case dell’acqua: promesse, ma dopo sei mesi ancora non pervenute.
Ambito N24 trasferito a Pollena: nonostante il voto contrario, si è ignorato il parere del funzionario locale, causando difficoltà per la nostra comunità.
Taglio dei pini: un appalto al ribasso che ha lasciato molti alberi senza la manutenzione promessa.
Fondi PNRR: milioni di euro mai intercettati a discapito della collettività. Una opportunità unica ed irripetibile che abbiamo perso.
Accordi disattesi: un anno fa, le forze di maggioranza, tre capigruppo di minoranza, ed il sindaco firmavano un documento con il quale il Primo Cittadino si impegnava al raggiungimento di alcuni fondamentali obiettivi in pochi mesi. Se avesse fallito si sarebbe dimesso. Sindaco, rendi pubblico questo accordo!
Per tutti questi motivi, ho detto NO. Non possiamo più accettare un bilancio che non tiene conto delle vere esigenze della comunità, che non investe in servizi essenziali e che trascura problemi fondamentali per il nostro paese.
Chiedo un cambiamento reale, non uno slogan pubblicitario, una gestione attenta e responsabile. La nostra comunità merita molto di più.