Cercola (Na) – 50 euro annui in media per le famiglie cercolesi sarà il risparmio sulle maxi bollette Tari del 2023, diminuzione della tariffa ottenuta grazie ad un’economia, oltre 300.000€, registrata sulle gare della raccolte dei rifiuti attivate l’anno scorso dal Commissario Prefettizio: ecco quanto deliberato ieri sera dal consiglio comunale di Cercola.
Nel corso della seduta sono apparsi alquanto grotteschi i trionfalismi del sindaco Biagio Rossi e degli antichi tromboni sfiatati dello star sistem consiliare Giorgio Esposito e Mario Paudice che si son vantati di un imbarazzante risultato del Piano Tari 2023, le cui casse comunali per recuperare un’evidente economia di gara di non difficile individuazione hanno dovuto far fronte all’affidamento dell’eleborazione del Piano Tari 2023 ad un società esterna, chiamata ad aiutare il responsabile finanziario arrivato dal comune di San Sebastiano al Vesuvio. Che sforzo incredibile? Società esterna per il confezionamento del piano Tari 2023 e il funzionario che arriva dal colle di San Sebastiano al Vesuvio supervisionati dall’esperto in bilancio, tale sindaco Biagio Rossi. Incredibile, ma reale.
E’ emerso anche un fatto politicamente grave che potrebbe registrare anche delle ripercussioni fortissime in sede di investimento della criticità alle autorità di controllo è riconducile al silenzio del sindaco Rossi sulla mancata previsione della restituzione dei 393.000€ imposti ai cittadini sulle bollette 2020 per un errore di calcolo nel piano tari 2019 commesso dal responsabile ecologia dell’epoca – Giuseppe De Rosa, oggi al comune di Giuliano in Campania – che caricò erroneamente tale cifra al costo del servizio, violando la regolare ripartizione del costo del servizio in bolletta, ci furono aumenti non regolari anche di 150€ a famiglia. Lo stesso Rossi non parla nemmeno di altre economie – quasi 300.000€ – per altre gare emerse nei mesi successivi al 2020. Quasi 700.000€ , se emersi nel bilancio, avrebbero consentito una diminuzione della Tari in media oltre 200€ a famiglia. Per quale motivo il sindaco Rossi non ne ha parlato in consiglio comunale? Cosa nasconde? Eppure ne era perfettamente a conoscenza dell’esistenza perchè , come annunciarono, sia lo stesso che Angelo Visone, all’epoca consiglieri comunali di minoranza, di presentare esposti alle autori competenti? Continua l’appropriazione indebita dei soldi dei contribuenti cercolesi? Si tenta di aggiustare un bilancio già in precario equilibrio? Chi risponderà a queste domande inquietanti?
Dalle prime sedute consiliari si è compreso bene che la Coalizione Arlecchina, guidata da Biagio Rossi, non intende attivare una seria lotta alla megaevasione della Tari per abbassare il tributo al cercolese. Ieri sera, nell’assise cittadina Rossi ha ribadito con forza che l’unico modo per diminuire il peso della Tari nelle famiglie è quello di impegnarsi sulla raccolta differenziata: ovviamente, gli evasori cronici esultano.
A breve, comunque, ci sarà anche la sentenza del Tar Campania su un ricorso presentato dall’ex sindaco Pasquale Tammaro contro il comune di Cercola finalizzato alla restituzione ai cittadini dei 393000€ ingiustamente imposti sulle bollette dal piano tari del 2019. Ad oggi, comunque, non si riesce a comprendere dove sono andati a finire questi fondi.