Cercola. Approvato il Piano di Sociale di Zona. Dal coordinamento istituzionale ‘emergono’ nuove pressioni politiche sui servizi sociali

Cercola (Na) – Servizi sociali al collasso ed imbarazzante gestione amministrativa dell’ufficio di Piano dell’Ambito Sociale n.24: ecco le criticità emerse dalla riunione di Coordinamento Istituzionale dei comuni (Cercola, Volla, Massa di Somma e Pollena Trocchia) che gestiscono i servizi sociali in forma associata.

Ieri, si è tenuta in seduta pubblica, presso l’Ufficio di Piano al primo piano del palazzo municipale di Cercola, la riunione del coordinamento istituzionale alla presenza del sindaco di Cercola, comune capofila dell’ambito n.24, Biagio Rossi; il sindaco di Volla Giuliano di Costanzo, Il sindaco di Pollena Carlo Esposito e il sindaco di Massa di Somma Gioacchino Madonna, presente anche il direttore del distretto 50 dell’ASL NA3 Giuseppe Riusso. All’ordine del giorno svettava l’approvazione del nuovo Piano Sociale di Zona, si aspettava da tanti mesi, ritardo che ha determinato la pressione della Regione Campania che ha anche minacciato di commissariamento dl’Ambito Sociale n.24.in caso di ulteriore inerzia degli organi locali

Un fatto clamoroso ha caratterizzato questo incontro pubblico: la condotta della seduta risultata ingombrante e ‘politica’ di tale Giuseppe Precchia, assistente tecnico della Valinor di Portici , impresa sociale che si aggiudicò nel novembre 2022 l’affidamento diretto per il supporto tecnico all’ufficio di Piano, procedura di origine e rinnovo di giugno (di altri sei mesi) dell’affidamento sarebbe condita da imbarazzanti vicende amministrative (Nei prossimi giorni un’inchiesta sarà dedicata a tale procedura ed alla posizione del coordinatore di ambito Amedeo Cortese rispetto ad essa, n.d.r.). Precchia, sorvolando ogni bon ton istituzionale e regolamento di funzionamento del coordinamento istituzionale, disserta, nel corso della seduta pubblica, per quasi un’ora sui temi del Piano di Sociale di Zona e propone indirizzi politici precisi ai sindaci su quali servizi sociali dare priorità: “… si deve partire subito con l’assistenza domiciliare agli anziani, ove il bilancio dell’Ambto Sociale n.24 non riesce a coprire il costo per questo servizio, vedete voi sindaci, se potete recuperare i fondi dal vostro bilancio ordinario..”, ecco cosa ha esposto Precchia al cospetto di chi avrebbe dovuto presiedere la seduta, il coordinatore di ambito Amedeo Cortese. Una fretta insolita, oltre che un’espressione di posizione non adeguata al ruolo di tecnico di supporto al coordinatore Cortese, silente e solidale col Precchia, il ruolo di quest’ultimo non deve invadere la riunione di coordinamento istituzionale che ha come obiettivo la formazione di un indirizzo politico comune ai sindaci per la tutela degli interessi dei cittadini che deve scaturire dal libero dal confronto tra i sindaci – rappresentanti del popolo – e l’ASL, ed invece? Naturalmente, proprio sul tema dell’erogare il servizio di assistenza domiciliare sono intervenuti all’unisono i sindaci Madonna ed Esposito che hanno precisato il fatto di non detenere fondi in bilancio, ribadendo la propria intenzione di non far rischiare all’ente di ambito un collasso economico, già in itinere per altre questioni, perchè risulta essere di questi giorni la notizia di un decreto ingiuntivo esecutivo , andato a sentenza del Tribunale, di quasi 220.000 che l’ambito sociale n.24 deve liquidare ad un cooperativa sociale che non era stata saldata per lo stesso servizio sociale in discussione. Questo episodio ha fatto riflettere i presenti sindaci, in particolare i sindaci Madonna Di Costanzo e Esposito, visibilmente sorpresi dal nuovo corso d’ambito. La seduta di Coordinamento Istituzionale si è conclusa con un’approvazione con riserva dello stesso Piano Sociale di Zona, infatti, i sindaci si sono riservati la possibilità di introdurre delle integrazioni allo stesso Piano Sociale di Zona.

Gli addetti ai lavori di Cercola sono stati sorpresi dalla lettura delle deleghe assessorili attribuite dal nuovo sindaco Biagio Rossi ai componenti della Giunta. La delega alle politiche sociali è andata agli ex forzisti Giorgio Esposito (Area Cesaro) e Pasquale Esposito con la nomina di Simona Belprato. Fa riflettere questa sovraesposizione politica di tal Precchia nel corso della seduta del coordinamento istituzionale , diventato il vero centro di potere dell’ambito sociale n.24, ai più sconosciuti, ma collega in Confagricoltura di Pasquale Esposito, consigliere comunale di Fare per Cercola, la lista che governa le politiche sociali a Cercola. Altra riflessione va fatta sulla posizione del Precchia per le numerose e conflittuali posizioni istituzionali dello stesso: parte terza con la Valinor in quanto supporto tecnico all’ambito sociale n.24, consulente del Consorzio Luna che vanta anche un servizio di assistenza domiciliare proprio in questo distretto sanitario, dove lo stesso direttore Giuseppe Russo è proprio componente del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito 24, Precchia, infine, è presidente di associazioni e consulente di altre. Ribadiamo che Cortese, il coordinatore d’ambito, fu fortemente voluto dall’area che fa capo ad Antonio Zeno, ex sindaco di Massa di Somma all’ex assessore Giuseppe Castiello, oggi a processo per voto di scambio nel quartiere Caravita alle regionali insieme all’ex consigliere comunale Giuseppe Romano, fatto politico confermato dallo stesso ex sindaco Fiengo in vari eventi pubblici che chiarì il nome di Cortese fu indicato da quell’area. Ora l’area politica che fa riferimento a Giuseppe Castiello è in forza al sindaco Biagio Rossi, sono stati anche determinanti per la vittoria di Rossi.

Un buco di bilancio dell’Ambito Sociale n.24 abnorme (si parla di alcuni milioni di euro);cooperative sociali che hanno erogato servizi e non sono state saldate e sono in corso diversi contenziosi; cooperative sociali ed associazioni, invece, pagate e non avrebbero erogato i servizi o parte dei servizi; fondi per servizi sociali destinate a categorie sensibili ‘distratti’ per sistemare il bilancio del comune di Volla, rendicontazioni dei vari espletamenti dei servizi mai arrivati al coordinamento di ambito sociale: questi sarebbero solo alcuni dei temi inquietanti che stanno alimentando un’avanzata inchiesta giudiziaria sul tentativo di porre le mani sui milioni di euro annui che fruttano agli speculatori oubblici e privati una vita agiata ed agli ultimi una solitudine sempre più insopportabile.