Cercola (Na) – Non li ferma più nessuno! Il mondo politico locale non si arresta davanti a nulla: ogni limite è stato superato dalla folle idea di non guardarsi dalla propria storia e dal proprio nefasto passato. Arrivano inopportune, dure e provocatrici le parole dell’ex brigatista rosso Pasquale Aprea:” …. Le ali della minoranza sono schiacciate o un pò di più!” La narrazione di questa fase che entra incredibilmente nel dibattito politico sul fronte dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, condotta dal capo della Procura della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, relativamente al voto scambio politico mafioso che ha devastato sul piano nazionale l’immagine della città di Cercola e le sue istituzioni, si avvia verso l’inconcepibile: il silenzio del sindaco Biagio Rossi, inadeguato seriale per tutte le fasi di questo scorcio di amministrazione comunale, zitto da una settimana, è stato sostituito da questo imbarazzante intervento dello zio – mentore Pasquale Aprea, segretario politico di Uniamoci per Cercola, lista civica che detiene la maggioranza dei consiglieri comunali che sostengono questo governo della città. Telegiornali e testate nazionali hanno parlato di questa incredibile vicenda relativa alla tentata penetrazione dei clan camorristici egemoni sul territorio nelle istituzioni cittadine, senza che nessun rappresentante del consiglio comunale e della giunta municipale, compreso il sindaco, intervenisse, invece, chi spara sentenza e si accredita moralità sconosciuta è lui, Pasquale Aprea: direttamente dagli anni di piombo, armato di ciclostilato digitale. Devastante!
“E’ passato un anno. Complicato, molto, a causa degli immensi disastri ereditati dal passato in cui si è imbattuta l’amministrazione Rossi. Siamo vicini al raggiungimento di un grande obiettivo che ci permetterà di dispiegare le nostre ali verso obiettivi molto importanti per i cercolesi. A proposito, ma le ali della minoranza sono un pò schiacciate o di più!” Questo è il commento di Paquale Aprea postato sul suo account personale , aperto e pubblico, di facebook annunciando la realizzazione di un grande obbiettivo dell’amministrazione comunale del sindaco Biagio Rossi, presumibilmente, si riferisce alla prossima approvazione del rendiconto consuntivo, ma volutamente ed inappropriatamente inserisce un attacco duro alla minoranza colpita dalle indagini, 7 arresti ed indagati, sul voto di scambio politico – mafioso per le elezioni comunali dello scorso maggio. Al presunto esperto-analista della storia politica della città sfugge il dato che nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli vengono riferite anche diverse situazioni di presunto voto di scambio che sarebbero state effettuate da presunti grandi elettori del sindaco Rossi e, in particolare, le indagini ballano forte su una intercettazione telefonica tra un uomo e componenti dei clan locali che riportano di un presunto pacchetto di mille voti acquistato per ventimila euro da parte dallo schieramento di Rossi, fatto, interpretato dal GIP Carbone, che al candidato sindaco non eletto del centrosinistra gli ha consentito di evitare la custodia cautelare in carcere perchè lo stesso GIP Carbone ha contrastato la valutazione del pubblico ministero Woodcock che richiese l’arresto dell’architetto Antonio Silvano su questa intercettazioni, ritenuta fondamentale, presumendo che in quella telefonata ci fosse, invece, un grande elettore di Silvano stesso. Insomma, stiamo al punto dell’indagine della DDA da ultimare ed un probabile processo da sostenere. Aprea sciorina sentenze di verginità della sua compagine sul fronte del voto di scambio, senza considerare il fatto che parallelamente potrebbe già essere in corso un altro approfondimento investigativo e giudiziario su altri brogli elettorali , senza la partecipazione dei clan, su attività condotte dai candidati al consiglio comunale dei due schieramenti nel corso delle operazioni elettorali.
IL VIAGGIO ALTALENANTE NELLA POLITICA CITTADINA DELL’EX BRIGATISTA ROSSO E DEL SINDACO BIAGIO ROSSI: INSEPARABILI! APREA CALATO AL COMUNE DIRETTAMENTE DAGLI ANNI DI PIOMBO. Pasquale Aprea, colui che ha attaccato l’opposizione, riferendosi al coinvolgimento nelle intercettazioni ambientali e telefoniche effettuate dall DDA, di due consiglieri comunali, Vincenzo Barone e Vincenzo Fioengo, non indagati , ha fatto intendere, in modo parziale e non completamente documentato, il mancato coinvolgimento della Coalizione Arlecchina di Biagio Rossi da questa inchiesta giudiziaria sul voto di scambio. Pasquale Aprea, brigatista rosso pentito: fu protagonista, insieme, alla moglie Maria Rosaria Perna del Sequestro Cirillo, l’ex assessore democristiano fu rinchiuso nella loro casa per 89 giorni, prigionia scandita dall’emissione radiofonica dell’Internazionale Socialista. Aprea, insieme ai suoi leader del colonna napoletana delle BR Senzani e Chiocchi, raccolse le testimonianze controverse dei rapporti tra camorra e politica della DC, segreti mai svelati, sparirono le bobine di registrazioni degli interrogatori a Ciro Cirllo. Aprea si pentì, fu graziato dal Presidente della Repubblica e riprese nella seconda metà degli Anni Novanta la sua corsa nella Pubblica Amministrazione con tanti progetti affidati sua cooperativa sociale Elios. Il sindaco Biagio Rossi è la sua espressione politica diretta: Aprea lo fece prima eleggere in consiglio comunale in quota “Giovani Per” e poi lo fece nominare assessore alla cultura già nel 2002. Insieme sono stati al PD con l’ex sindaco Ciro Maglione. Nel 2018 approdarono nella lista Avanti Insieme nel 2018, Biagio Rossi fu eletto consigliere comunale di maggioranza a sostegno del sindaco Vincenzo Fiengo e nel 2023 fondarono questaa lista Uniamoci per Cercola, Pasquale Aprea fu delegato di lista della stessa ed oggi è il segretario politico dell’intera area di maggioranza, entra in tutti i processi politici amministrativi della città. La figlia di Aprea-e Perna, Giusy Aprea, cugina del sindaco Rossi, è attualmente consigliere di maggioranza eletta nel listone Uniamoci per Cercola.