Caserma dei Carabinieri. Surreale impegno preso dal proprietario dell’immobile con Lino Donato: sfratto prorogato di 3 mesi. Il candidato sindaco del centrodestra chi ha rappresentato: la Prefettura o il Ministero? Evidente ‘sgrammaticatura elettorale’

Volla (Na) – La vicenda degli sfratti prorogati all’immobile privato che ospita la Caserma dei Carabinieri sta assumendo una dimensione surreale, al limite del pittoresco, perchè forzatamente inserita in un contesto di campagna elettorale nel quale due dei candidati a sindaco – Pasquale Di Marzo e Lino Donato -, incredibilmente. tentano di intestarsi un risultato politico che non si riesce, in verità, a comprenderne la sostanza di esso. Lino Donato, ieri pomeriggio, ha inondato i social, annunciando che l’esecuzione dello sfratto, previsto presumibilmente per il 9 giugno prossimo, che pende sulla Caserma dei Carabinieri di via Caduti di Nassiriya sarebbe stato rinviato a tre mesi grazie ad una singolare intermediazione con il proprietario della struttura privata effettuata dallo stesso Donato e dai delegati della sua coalizione che ieri, come raccontato da Lino Donato sui social, hanno tenuto un incontro davanti a un caffè presso la caserma, di buon mattino alle 8.30, col proprietario dell’immobile: quest’ultimo avrebbe manifestato agli uomini del centrodestra la volontà di consentire alla nuova amministrazione di trovare un soluzione della vicenda controversa, procrastinando la data dello sfratto. Poi, l’incontro sarebbe proseguito nell’ufficio del Comandante di Stazione al quale sarebbe stato riferito dal proprietario Simonetti che lo stesso ha dato mandato al proprio avvocato di rinviare le procedure di esecuzione dello sfratto a 3 mesi. Alcuni interrogativi sorgono spontanei: a che titolo Lino Donato si è incontrato in caserma seppur ufficiosamente, con il proprietario Simonetti, incontro proseguito dal comandante della stazione dei Carabinieri: era in rappresentanza del Comune del Prefetto o del Ministero? Perchè Simonetti si sarebbe fatto convincere sulla proroga da un candidato sindaco e, guarda caso, a poco più di 10 giorni dal voto comunale? In sintesi, la domanda che rimbalza in queste ore in città è questa: chi ha chiuso l’accordo con il proprietario per il rinvio e mettendo nell’accordo quale impegno? Purtroppo, sul piano della grammatica istituzionale ed anche elettorale tale vicenda controversa che vede coinvolta l’Arma dei Carabinieri, vanto delle istituzioni italiane e presidio di legalità più vicino ai cittadini, presumibilmente sotto l’attacco della strumentalizzazione politica a fini elettorali.

Ad onore di cronaca, una settimana fa, anche il candidato sindaco de ‘I Volontari del Cambiamento’ Pasquale Di Marzo incorse nella stessa ‘sgrammaticatura elettorale’ facendosi fotografare fuori la caserma, in compagnia di un senatore di Forza Italia (ex Movimento Cinque Stelle), proprio nelle ore che doveva essere eseguito un altro sfratto poi, rinviato, precisiamo in quelle ore, al 9 giugno. Atteggiamento e commenti di Di Marzo di quei momenti che avrebbero potuto fare intendere di una sua presunta pressione politica sul rinvio, presenza che avrebbe mirato a riscuotere elettoralmente una non identificata azione politica di Di Marzo. Invece, il centrodestra locale intento a inseguire Pasquale Di Marzo, in questo caso i suoi presunti errori politici, ha replicato, peggiorando la stortura elettorale.

Presente all’incontro anche l’ex senatore vollese del Movimento Cinque Stello Sergio Vaccaro, assente da un bel pò dal territorio, sembra che abbia fatto ingresso addirittura in Forza Italia. Vaccaro era uno di quelli contestati da Giorgia Meloni, ‘uno di quelli entrati nel Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno, poi, son diventati tonno’. Ecco ‘l’Insuperabile Vaccaro’ è ritornato in città e in politica al fianco di Forza Italia, come l’altro senatore in carica, ex M5S, che , invece, giorni fa ha accompagnato Di Marzo che ha scatenato la bagarre in Forza Italia.

In conclusione, deduciamo dalla bagarre social Donato/Di Marzo che se il sindaco sarà Di Marzo la Caserma dei Carabinieri prenderà posto al Centro Sociale Cennamo, tale opzione è stata certificata dalle congratulazioni pubbliche espresse dall’ex sindaco Di Marzo al Commissario Prefettizio, alla guida del comune fino al termine dell’eventuale ballottaggio, che ha approvato nei giorni scorsi la delibera commissariale che destina ai militari il presidio sociale di proprietà comunale. Nel caso di vittoria di Lino Donato, invece, non si conosce la soluzione, tantomeno è citata nel programma elettorale: forse, inizierà, in accordo col proprietario dell’immobile, la stagione delle proroghe degli sfratti per l’immobile di via Caduti di Nassiriya?