Cercola. Dossier Santini, l’assessore alla legalità e personale  Annunziata Ilardo ed il sindaco Rossi starebbero ‘condizionando’  le dinamiche delle procedure concorsuali. Si teme un’occupazione ‘bulgara’ dei posti di vertice

Cercola (Na) – Caos al palazzo di città. Starebbe in atto al comune di Cercola un clamoroso tentativo di ingerenza nel gestionale dell’assessore alla legalità e personale Annunziata Ilardo, in sintonia di azione politica con il sindaco Biagio Rossi, che entra inopportunamente, e presumibilmente in modo irregolare , nelle dinamiche delle procedure concorsuali in corso, come in quelle passate (vicenda Scotti n.d.r.): ecco quanto emerge dall’analisi della relazione di Valentina Santini, segretario generale al comune di Cercola, documento che ha depositato ufficialmente lo scorso 8 gennaio, presumibilmente ribaltando in ogni aspetto una serie di incomprensibili contestazioni che il sindaco Biagio Rossi ha mosso nei confronti dell’attività amministrativa del segretario generale al comune, attivando una procedura di revoca, in verità, conclusasi, in seguito, con una risoluzione consensuale. Si teme una ‘bulgara’ occupazione dei posti di vertice al municipio, Il dossier di Valentina Santini è già sul tavolo del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a seguito della presentazione dell’interrogazione parlamentare dei deputati di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano e Michele Schiano di Visconti. Ovviamente, il contenuto delle memorie difensive di Valentina Santini sarebbe già nelle mani degli inquirenti, forse già da mesi, in particolare della Tenenza dei Carabinieri di Cercola e della Procura della Repubblica di Nola, oltre l’Autorità Nazionale Anti Corruzione (A.N.A.C.). In un atto di coraggio Valentina Santini, rinunciando alla sua privacy, ha messo a disposizione di tutti i consiglieri comunali di Cercola il dossier e i copiosi allegati al fine di tutelare l’interesse pubblico costituzionalmente garantito sui profili della trasparenza e della legalità negli atti amministrativi.

SI ‘CONSUMA’ AL COMUNE DI CERCOLA UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI DI DUE DIPENDENTI COMUNALI DI TORRE ANNUNZIATA: NUNZIO ARIANO E ANGELA MASCOLO. Un fine 2024 davvero terribile quello che ha vissuto il segretario generale Valentina Santini. L’attacco simultaneo di una sorta di ‘branco istituzionale’, costituito dalla parte politica e da diversi funzionari nominati dal sindaco Biagio Rossi, sarebbe partito nei confronti del segretario generale Valentina Santini, come si legge nel dossier, nel momento in cui ha contestato il decreto del sindaco Biagio Rossi che ha nominato nel ruolo di funzionario al personale Angela Mascolo, assunta a tempo determinato a Cercola con lo schema dello scavalco condiviso e di eccedenza in convenzione con il comune di Torre Annunziata. La Santini ha sollevato la questione della mancanza dei requisiti di competenza e di un conflitto d’interesse in corso per la dipendente del municipio oplontino. Ma, comunque, i rilievi della Santini sollevati a sindaco ed assessore al personale sono caduti nel nulla, si avvicinavano le procedure concorsuali da bandire, ED anche in considerazione della vicenda Scotti, comunque, il segretario generale Valentina Santini non era gradito nel ruolo di controllore delle procedure concorsuali in quanto aveva dimostrato di non essere incline ad accettare pressioni politiche nella gestione di tali attività. Quindi, il 23 novembre 2024 il sindaco Biagio Rossi affida ad Angela Mascolo il ruolo di funzionario al personale, strappandolo al segretario generale, la stessa Mascolo, di domenica mattina – 25 novembre 2024 – alle ore 7.56, carica da casa sua sul sistema di rete del comune la proposta alla giunta municipale di modifica dei regolamento dei concorsi e delle diverse procedure paraconcorsuali, eliminando ‘strategicamente’ dalle commissioni giudicatrici il segretario generale del comune, quello in carica – Santini – ritenuto presumibilmente ‘un’istigatore alla legalità’ quando, invece, il vecchio segretario Marcella Montesano, predecessore di Valentina Santini, ricoprì ininterrottamente il ruolo di capo del personale per sette anni e funse da presidente delle discusse commissioni giudicatrici dei concorsi nel 2019 a Cercola: il segretario generale di un comune ha proprio nel ruolo le competenze del personale, spesso in comuni dove è carente la pianta organica ci si affida ad esso. Il segnale sarebbe stato lanciato forte dalla politica: il sindaco risulta essere il ‘decretatore’ della fine del ruolo di contrasto alla corruzione del segretario generale. Nel frattempo arriva a Valentina Santini una nota dell’Anac del 14 dicembre 2024 che accoglie i rilievi mossi di nei confronti della nomina della Mascolo nella posizione organizzativa in quanto emergerebbe il conflitto d’interesse con il presidente del nucleo di valutazione Nunzio Ariano in carica al comune di Cercola, uomo scelto direttamente dal sindaco Biagio Rossi. Nunzio Ariano ricopre contestualmente anche il ruolo di dirigente del settore economico finanziario del comune di Torre Annunziata, una delle sue dipendenti subordinate è Angela Mascolo. Quindi, a Torre AnnunzIata Mascolo e Ariano lavoravano quotidianamente a stretto contatto ed a Cercola Nunzio Ariano, in qualità di presidente del nucleo di valutazione, dovrà valutare la performance della Mascolo attribuendole anche indennità di risultato, parliamo anche di diverse migliaia di euro. L’Anac nel provvedimento citato, accogliendo i rilievi invita Valentina Santini, in qualità di responsabile della prevenzione della corruzione al comune di Cercola, a chiudere il procedimento nel termine di 30 giorni al fine di sollevare il conflitto d’interessi. E clamorosamente entra la politica e viene rimossa dalla funzione. E, in questo momento storico, arriva un confronto tra il segretario generale Santini e l’assessore al personale Annunziata Ilardo, quest’ultima appena informata dalla Santini del riscontro Anac, come si legge nel dossier,  stizzita, replicava con un messaggio scritto: “mi fa piacere che prenda la nota dell’ANAC come un complimento”, in pratica si desume che quel parere Anac non è stato gradito alla Ilardo, nonostante la Santini, a sua tutela e a quella del sindaco, sosteneva che non si dovevano sperperare i soldi pubblici per mettere al comune soggetti incompetenti.Tant’è vero, si apprende dal dossier di Valentina Santini, che dopo cinque ore dalla conversazione whatsapp arriva la ‘risposta politica’ del sindaco Biagio Rossi, presumibilmente informato dal sui delegato Anunziata ilardo, che revoca anche la funzione dell’anticorruzione al segretario generale: atto scriteriato che costerà caro al sindaco Rossi, infatti, arriva il 14 gennaio 2025, proprio sul caso, la deliberazione dell’atto del Consiglio Nazionale dell’Autorità Anticorruzione, riunito in seduta plenaria come per i casi più importanti, che condanna la condotta di natura ritorsiva del sindaco Biagio Rossi nei confronti delle copiose attività di denuncia messe in campo dalla Santini. Il decreto per l’anticorruzione dal 17 dicembre è ad appannaggio di Armando Mongiovì, dipendente in convezione con la Provincia di Benevento, quindi esterno alla pianta organica del comune e che ricopriva lo stesso settore ad alto rischio corruttivo , ovvero il finanziario, rendendo scarsamente credibile la motivazione che avrebbe spinto spinto Rossi a sollevare Valentina Santini dal massimo ruolo del contrasto alla corruzione, tipicamente del segretario generale. La stessa Santini avrebbe pagato l’inclinazione a difendere il comune dall’accesso di soggetti già ‘sanzionati’ per attività contrarie al buon andamento della pubblica amministrazione nei posti ad alto rischio corruttivo come finanziario e igiene urbana, in quanto a seguito dalla pubblicazione degli avvisi e bandi per i posti a concorso in queste settimane – contabile, tecnico, finanziario, ecc – è stata eliminata la disposizione che fissa l’ esclusione per chi arriva da altri enti pubblici e che è colpito da sanzioni disciplinari negli ultimi due anni e di essere , comunque, sotto procedimento disciplinare. Puntualmente contestati dalla Santini e giustificati dalla stessa Mascolo richiamando stranamente il principio di garantismo ed addirittura che la valutazione sarebbe avvenuta in sede di colloquio, facendo venir meno l’applicazione di un criterio predeterminato delle valutazioni concorsuali che mira ad evitare in ogni modo di ricorrere alla discrezionalità dei commissari di concorso.

Niente di nuovo sotto il cielo di Cercola!