Cercola. Rendiconto consuntivo.  Allertata la Prefettura, 5 consiglieri comunali irreperibili, anche il sindaco Rossi. Vana rincorsa del messo per la notifica della diffida prefettizia

Cercola (Na) – Sta andando in scena in questi giorni la folle rincorsa del messo comunale ai cinque “irreperibili” consiglieri comunali di maggioranza dalla notifica della diffida inviata dalla Prefettura di Napoli al comune di Cercola rispetto alla mancata approvazione del rendiconto consuntivo nel parlamentino locale: ecco un’altra incredibile ed imbarazzante vicenda politico/istituzionale che sta letteralmente mandando all’aria la credibilità delle istituzioni comunali, in particolare quella di alcuni degli eletti dal popolo. In questa vicenda risulta essere clamorosamente coinvolto tra gli altri anche il sindaco Biagio Rossi, l’immancabile vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice, ormai decano protagonista delle vicende controverse al comune e il consigliere comunale Fabio Miracolo di Free Cercola. Mancano da tredici giorni al comune ?

IL FATTO. LO SCORSO 7 MAGGIO LA PREFETTURA DI NAPOLI HA DIFFIDATO IL COMUNE DI CERCOLA AD APPROVARE ENTRO 20 GIORNI IL CONSUNTIVO IN CONSIGLIO COMUJNALE. Il prefetto di Napoli ha inviato il 7 maggio al comune di Cercola la diffida. perchè superato il termine perentorio del 30 aprile 2024, per l’ approvazione del rendiconto consuntivo si deve, invece, approvare in consioglio comunale entro 20 giorni dalla data della notifica all’ultimo consigliere comunale. Soltanto il 10 maggio, guarda caso, il presidente del consiglio comunale Giorgio Esposito arriva in comune ed emette la disposizione al messo di notificare ai rappresentanti consiliari l’importante documento della Prefettura di Napoli. Giorgio Esposito invia gli atti da notificare al messo comunale solo verso le 14, orario il cui il dipendente del comune esaurisce la sua giornata di lavoro. Quindi, il messo ha potuto iniziare a notificare soltanto il lunedì 14 maggio 2024. Una settimana dopo l’invio della diffida dall”ente prefettizio di Piazza del Plebiscito. In considerazione dell’urgenza Esposito avrebbe potuto disporre un orario straordinario al messo comunale, invece, ha desistito. Ricordiamo ai lettori che Giorgio Esposito percepisce, comunque, un’indennità di funzione pari a 2.200€ mensili per l’espletamento dell’incarico a garanzia di tutti i consiglieri comunali eletti dal popolo e non a creare scorciatoie per mascherare ritardi ed inadeguatezze dalla Giunta Municipale. Dal 14 maggio il messo comunale è alle prese con la folle rincorsa al consigliere comunale che fugge dalla notifica, siamo al 19 maggio e ne mancano 5, sapete perchè scappano? Probabilmente, da quanto trapela dal palazzo di città il collegio dei revisori dei conti avrebbe riferito di serie difficoltà ad emettere il parere al rendiconto , probabilmente, i controllori contabili sono stati colti da un’improvvisa voglia di legalità determinata(?) dall”indagine in corso della Direzione Distrettuale Antimafia al comune di Cercola. Il presidente del consiglio comunale Giorgio Esposito sta assumendo un comportamento istituzionale, probabilmente, di parte ed ha sgombrato il campo dai dubbi e le perplessità di chi mette in discussione le reali capacità politiche dello stesso rispetto all’assolvimento in modo imparziale le funzioni istituzionali. Esposito, in considerazione dei ritardi avvertiti dal collegio dei revisori dei conti, insieme ai consiglieri ‘fuggitivi’, tenta di rinviare nel tempo la notifica all’ultimo consigliere comunali, fatto che determina l’immediata convocazione del consiglio comunale da tenersi entro venti giorni al fine di approvare definitivamente il rendiconto consuntivo: invece, la città deve aspettare che si pronunciano i revisori con il parere. Il sindaco Rossi si dichiarò esperto di bilancio e i disastri commessi sono ormai fatto noto. Se tutto ciò non accade nei termini messi in diffida dalla Prefettura partirebbe la procedura di scioglimento del consiglio comunale attivata dal Prefetto di Napoli.

Nei giorni scorsi, il consigliere comunale di opposizione Angelo Visone ha segnalato queste criticità al Prefetto di Napoli al fine di stimolare un intervento immediato volto a ripristinare il regolare funzionamento del consiglio comunale messo in crisi dal presidente consiliare Giorgio Esposito e dai consiglieri comunali irreperibili, compreso il sindaco Biagio Rossi.

Una serie di interrogativi pesanti su quest’altra vicenda imbarazzante che si inserisce in quella vergognosa del presunto voto di scambio politico – mafioso che ha visto il tentativo di penetrazione dei clan camorristici nel consiglio comunale, ed in aggiunta alla clamorosa vicenda dell’abuso edilizio riguardante il vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice che riesce a ‘fuggire’ senza soluzione di continuità alla contestazione della sua presunta incompatibilità alla carica di consigliere comunale, ecco che noi di TuttoVesuvio ci interroghiamo su questi temi: 1. Perché dal 7 maggio ad oggi, 19 maggio, non si è concluso il procedimento di notifica? 2. Perché dal 7 maggio il procedimento di notifica inizia solo il 14 maggio, facendo guadagnare un’altra settimana alla comitiva dei fuggitivi? 3. Perché mancano le notifiche di 5 consiglieri di maggioranza, tra cui il sindaco? 4. Perché, se il presidente sostiene che la PEC sia valida come sistema di notifica, non ricorre alla PEC per notificare la diffida? 5. Perché per il consiglio comunale Giorgio Esposito sceglie la notifica a mezzo PEC, ed, invece, per la diffida sceglie la notifica a mezzo messo comunale? 6. Soprattutto, verificato che il messo comunale, nonostante i numerosi accessi, non è riuscito a notificare ai 5 consiglieri, perché ll presidente non da’ disposizione di provvedere tramite PEC, vista l’irreperibilità dei 5 consiglieri comunali fuggitivi? La risposta a questi quesiti chiuderà definitivamente la valutazione sull’atteggiamento istituzionale dei vertici politici al Municipio. Tutto accade nel momento più drammatico della vita politica del comune di Cercola: non li ferma nessuno!