Napoli. Entro il 2027 un grande ospedale delle neuroscienze. Sorgerà accanto all’Ospedale del Mare

Napoli – Nello spazio libero dell’ospedale del Mare sorgerà il nuovo edificio dell’Ican, Istituto Campano di Neuroscienze, che la Regione Campania ha finanziato con 55 milioni di euro per la costruzione e l’allestimento delle camere operatorie e delle stanze del centro che nasce con l’obiettivo, spiega l’Asl Napoli 1, di creare un polo di eccellenza che non si limita solo alla cura dei pazienti ma si dedica con grande impegno alla ricerca, garantendo che il lavoro fatto in laboratorio trovi un rapido sbocco in applicazioni terapeutiche concrete, migliorando ed accelerando il percorso di guarigione dei pazienti.
Dal progetto si evince che ci vorranno 18 mesi per la costruzione e 6 mesi per affidare i lavori, quindi in totale 24 mesi per vederlo pronto, con la previsione che i lavori finiscano alla fine del 2027 e l’apertura possa avvenire nella primavera del 2028.

Il nuovo edificio ospedaliero sarà diretto dal dottor Giuseppe Catapano che opererà in un palazzo che racchiude tutte le funzioni, dall’imaging alla chirurgia, dalla degenza ordinaria alla fase riabilitativa post operatoria.

Il progetto architettonico, concepito ex novo, interpreta in chiave contemporanea i principi della complessità cerebrale e della connessione sinaptica, traducendoli in forma, funzione e linguaggio materico.
La composizione architettonica, ha spiegato oggi il direttore dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, trae ispirazione diretta dalle sinapsi cerebrali, elementi fondamentali della comunicazione neuronale. L’intero concept si fonda sull’idea di connessione, scambio e impulso, traducendo questi principi biologici in un linguaggio architettonico innovativo. L’edificio sarà costruito con tre piani sottoterra, di cui il primo come blocco operatorio, e tre in altezza, nel posto dove ci fu il crollo della strada nel parcheggio con una profonda fossa nel 2021, che ora verrà scavata e strutturata per ospitare i piani sotterranei. L’edificio, spiegano dall’Asl, avrà come involucro delle sinapsi fatte di materiali metallici o traslucidi, che enfatizzano la trasmissione della luce e creano effetti visivi mutevoli, quasi a simulare l’attività elettrica del cervello.
    L’utilizzo di pannelli modulari, intrecciati o sovrapposti, rende la superficie pulsante, offrendo un’esperienza visiva che muta in base all’angolo di osservazione e all’intensità luminosa. Il rivestimento contribuisce anche all’isolamento termico e alla ventilazione passiva dell’edificio, integrando così estetica e sostenibilità. Un involucro che diventa un vero e proprio strumento per suggerire un’architettura intelligente e comunicativa, in grado di “dialogare” con l’ambiente circostante.

Fonte: Ansa.it