Poliziotto De Martino accoltellato da extracomunitario a Lambrate , la Cosap scrive a Giorgia Meloni, Sergio Scalzo:  “Uomini alla sbando!”

La brutale aggressione al poliziotto Cristian De Martino ad opera del 37enne clandestino marocchino, già colpito da provvedimento di espulsione, ha scosso i suoi colleghi e una nazione intera. L’episodio di Lambrate non è passato sottosilenzio dagli organi sindacali della Polizia di Stato. Di seguito il testo integrale della lettera inviata in queste ore al premier Giorgia Meloni da Sergio Scalzo, segretario generale nazionale del COSAP:

Ill.mo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, la scrivente Segreteria Nazionale COSAP sta vivendo con immensa apprensione le notizie relative alle gravi condizioni di salute del nostro fratello Christian Di Martino, accoltellato alla schiena a Lambrate da un cittadino di nazionalità marocchina, irregolarmente presente sul territorio Nazionale e con un lungo elenco di precedenti penali per furto, rapina, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona.

La scrivente OS COSAP è profondamente arrabbiata per quanto accaduto; la misura è ormai colma!

Le forze dell’ordine non possono continuare a rappresentare le istituzioni democratiche del nostro amato Paese in questa maniera, soprattutto con le attuali regole d’ingaggio che imbrigliano di fatto il loro operato, facendole diventare dei meri bersagli della criminalità.

Quanto è accaduto a Milano, trova la sua palingenesi nella smisurata tolleranza dei Governi precedenti, i quali sia a causa della loro incapacità di governare che per le loro ancestrali ideologie politiche, hanno fatto sì che le FF.OO fossero quotidianamente additate per il loro operato, dall’ordine pubblico alle normali attività di Polizia, facendo nascere solo un ingiustificato odio anti-divise‘.

L’invasione smisurata ed incontrollata di centinaia di migliaia di cittadini extracomunitari clandestini presenti sul territorio nazionale ha letteralmente stravolto le nostre città, che li vedono bivaccare in strade e luoghi pubblici e quando si confrontano con operatori di Polizia chiamati ad intervenire per prevenire e/o reprimere reati in genere, non si esimono nell’aggredirli, beffeggiarli e sfidarli anche fisicamente, sicuri della loro impunità.

Questo, Ill.mo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri è il messaggio che il nostro paese trasmette in tutto il mondo, cioè la tolleranza a dismisura verso una immigrazione selvaggia, che rende i suoi cittadini ostaggio a casa loro.

I social sono pieni di video che riprendono appartenenti alle forze dell’ordine aggrediti, derisi, umiliati, offesi, denigrati ed ingiuriati pubblicamente, anche da nostri connazionali; tutto ciò acuisce, negli operatori di Polizia, solo un diffuso malcontento ed una enorme frustrazione perché il loro datore di lavoro non li tutela adeguatamente, mandandoli allo sbaraglio, senza perseguire chi delinque e/o aggredisce,  in qualsiasi modo, un appartenente alle FF.OO.